Esco di casa facendo delle nuvolette di fumo come se stessi fumando,anche se credo che il fumo faccia schifo.
Sono in ritardo. I capelli neri mi si arruffano e mi coprono la vista
Vedo qualcuno più basso di me affiancarmisi. <<Ciao! Kageyama!>> dice.
<<Hinata! Non posso parlare!>> ribatto,ansimante.
<<Oh! Andiamo!>> risponde.
<<Guarda che dobbiamo andare a scuola!>>
<<Lo so! Altrimenti adesso starei a casa a dormire!>>
<<Hinata! Non puoi sempre fare assenze solo perché hai sonno!>>
<<Ma io sto venendo a scuola oggi!>>
Continuiamo a correre affiancati finché non arriviamo al cancello. Fortunatamente,è ancora aperto. Prendo un bel respiro,ma noto che Hinata potrebbe ancora correre. Della neve gli cade sui capelli arancioni. Rido.
<<Sei proprio un idiota!>> dico,ridendogli in faccia.
Sbuffa. Per ripicca scuote la testa e fa in modo che la neve mi vada in faccia e soprattutto sulle palpebre e sulla bocca.
<<Hinata boke! Come osi tirarmi la neve in faccia! Mi è andata anche i bocca!>> sputacchio la neve che mi è entrata in bocca.
<<Dai Kageyama! Non dirmi che non sei fantastico con la neve in faccia!>> mi fa notare lui.
Sbatto le palpebre per togliere la neve bianca dalle ciglia e ne lecco un po' sulle labbra.
Sbuffo. <<Entriamo>>.
<<Si si,entriamo>> risponde.
Gli afferro la mano e lo trascino dentro. Non si ribella,anzi,stringe la mia mano a sua volta.
Sono le otto spaccate quando lo lascio davanti alla porta della nostra aula. Mi appoggio alla porta e ansimo dopo la corsa di chilometri.
<<Grazie Kageyama,ma non serviva che mi accompagnassi fino a qui>> dice.
<<Senza di me ora saresti a fare i pupazzi di neve fuori dal cancello e avresti già chiamato Nishinoya per aiutarti con la testa,e ovviamente vi sareste solo fatti male dato che siete così bassi>> ribatto.
<<Si si>> Hinata si abbassa i capelli come fa quando vuole imitarmi. <Sono Kageyama e se non fosse per me quel boke di Hinata arriverebbe sempre in ritardo>> dice,imitando la mia voce.
<<Hinata!>> gli urlo.
La professoressa apre la porta. <<Hinata,Kageyama,che ci fate fuori dalla porta?>> chiede.
Silenzio.
<<Ho capito,siete arrivati in ritardo e non sapevate cosa fare,quindi vi siete messi ad aspettare la prossima ora>> dice lei.
<<M-ma no professoressa! S-stavamo per entrare!>> risponde il mandarino.
La professoressa ride e ci invita ad entrare,promettendoci comunque di metterci ritardo sul registro.
Io e Hinata ci accomodiamo al nostro ultimo banco e lui si accascia sulla sedia,io sbatto la faccia sul tavolo.
<<Tutto bene quel che finisce bene>> dice lui.
<<No>> rispondo.
<<Ah>>.
Giro la faccia verso di lui e sorrido.
<<Perché sorridi?>> chiede.
<<Non ne ho idea>> rispondo.
Spero che i miei non notino il ritardo,o se lo faranno,userò la scusa che Hinata mi ha trattenuto.
Guardo l'orologio. Segna le sette e cinquanta. Siamo rimasti un bel po' a parlare fuori dalla porta. Eppure io non me ne sono accorto. Sposto lo sguardo su Hinata,che sta tirando fuori il quaderno degli appunti dell'ora dopo,dato che ormai questa è quasi finita. Chissà perché quando sto con lui il tempo passa più velocemente...
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𝘍𝘈𝘓𝘓𝘐𝘕𝘎 𝘞𝘐𝘛𝘏 𝘠𝘖𝘜- ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀ
Fanfiction𝔇𝔞𝔩 𝔱𝔢𝔰𝔱𝔬: <<𝘗𝘦𝘳ò 𝘪𝘰 𝘵𝘪 𝘢𝘮𝘰>> 𝘥𝘪𝘴𝘴𝘦𝘳𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘰𝘳𝘰. 𝘓𝘦 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘷𝘰𝘤𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘢𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘣𝘦𝘯𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦. 𝘊𝘰𝘴ì 𝘣𝘦𝘭𝘭𝘦,𝘤𝘰𝘴ì 𝘤𝘢𝘭𝘥𝘦. 𝘚𝘪 𝘢𝘮𝘢𝘷𝘢𝘯𝘰,𝘴𝘪 𝘢𝘮𝘢𝘯𝘰, 𝘦 𝘴�...