1. Kageyama

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Esco di casa facendo delle nuvolette di fumo come se stessi fumando,anche se credo che il fumo faccia schifo. 

Sono in ritardo.  I capelli neri mi si arruffano e mi coprono la vista

Vedo qualcuno più basso di me affiancarmisi. <<Ciao! Kageyama!>> dice.

<<Hinata! Non posso parlare!>> ribatto,ansimante.

<<Oh! Andiamo!>> risponde.

<<Guarda che dobbiamo andare a scuola!>>

<<Lo so! Altrimenti adesso starei a casa a dormire!>>

<<Hinata! Non puoi sempre fare assenze solo perché hai sonno!>>

<<Ma io sto venendo a scuola oggi!>> 

Continuiamo a correre affiancati finché non arriviamo al cancello. Fortunatamente,è ancora aperto. Prendo un bel respiro,ma noto che Hinata potrebbe ancora correre. Della neve gli cade sui capelli arancioni. Rido.

<<Sei proprio un idiota!>> dico,ridendogli in faccia.

Sbuffa. Per ripicca scuote la testa e fa in modo che la neve mi vada in faccia e soprattutto sulle palpebre e sulla bocca. 

<<Hinata boke! Come osi tirarmi la neve in faccia! Mi è andata anche i bocca!>> sputacchio la neve che mi è entrata in bocca.

<<Dai Kageyama! Non dirmi che non sei fantastico con la neve in faccia!>> mi fa notare lui.

Sbatto le palpebre per togliere la neve bianca dalle ciglia e ne lecco un po' sulle labbra. 

Sbuffo. <<Entriamo>>.

<<Si si,entriamo>> risponde.

Gli afferro la mano e lo trascino dentro. Non si ribella,anzi,stringe la mia mano a sua volta. 

Sono le otto spaccate quando lo lascio davanti alla porta della nostra aula. Mi appoggio alla porta e ansimo dopo la corsa di chilometri.

<<Grazie Kageyama,ma non serviva che mi accompagnassi fino a qui>> dice.

<<Senza di me ora saresti a fare i pupazzi di neve fuori dal cancello e avresti già chiamato Nishinoya per aiutarti con la testa,e ovviamente vi sareste solo fatti male dato che siete così bassi>> ribatto.

<<Si si>> Hinata si abbassa i capelli come fa quando vuole imitarmi. <Sono Kageyama e se non fosse per me quel boke di Hinata arriverebbe sempre in ritardo>> dice,imitando la mia voce.

<<Hinata!>> gli urlo. 

La professoressa apre la porta. <<Hinata,Kageyama,che ci fate fuori dalla porta?>> chiede.

Silenzio.

<<Ho capito,siete arrivati in ritardo e non sapevate cosa fare,quindi vi siete messi ad aspettare la prossima ora>> dice lei. 

<<M-ma no professoressa! S-stavamo per entrare!>> risponde il mandarino.

La professoressa ride e ci invita ad entrare,promettendoci comunque di metterci ritardo sul registro. 

Io e Hinata ci accomodiamo al nostro ultimo banco e lui si accascia sulla sedia,io sbatto la faccia sul tavolo. 

<<Tutto bene quel che finisce bene>> dice lui.

<<No>> rispondo.

<<Ah>>.

Giro la faccia verso di lui e sorrido. 

<<Perché sorridi?>> chiede.

<<Non ne ho idea>> rispondo.

Spero che i miei non notino il ritardo,o se lo faranno,userò la scusa che Hinata mi ha trattenuto. 

Guardo l'orologio. Segna le sette e cinquanta. Siamo rimasti un bel po' a parlare fuori dalla porta. Eppure io non me ne sono accorto. Sposto lo sguardo su Hinata,che sta tirando fuori il quaderno degli appunti dell'ora dopo,dato che ormai questa è quasi finita. Chissà perché quando sto con lui il tempo passa più velocemente...



𝘍𝘈𝘓𝘓𝘐𝘕𝘎 𝘞𝘐𝘛𝘏 𝘠𝘖𝘜- ᴋᴀɢᴇʜɪɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora