Chapter 5

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Quella mattina mi svegliai su di giri.
Il sogno era sempre lo stesso, ma quel giorno non ci pensai più di tanto, invece mi diressi immediatamente in bagno a lavarmi la faccia volenterosa di andare a scuola.
Dopo essermi vestita feci colazione e andai saltellando in stazione dei pullman.
Arrivata lì decisi di controllare l'orario, cercai il mio telefono in tutte le tasche senza risultati.
Quando realizzai che avevo lasciato il telefono a casa e che non avrei saputo presto l'orario iniziai a correre.
Il pullman non c'era, la stazione era vuota e io ero solita arrivare sempre in ritardo, unendo i punti il risultato era ovvio.
Corsi fino a scuola e quando arrivai, sfinita senza polmoni, quello che trovai fu il cancello del campus chiuso.
Non sapevo cosa fare, quindi mi limitai ad aspettare che le bidelle venissero ad aprirmi il cancello.
Mi sedetti appoggiando la testa al cancello del campus finché non mi addormentai.
A svegliarmi fu una voce famigliare che si chiedeva perché fossi lì a dormire.
Aprii gli occhi vedendo jeongin sorridermi con una mano sulla mia testa.
" Perché stavi dormendo qui a quest'ora?"
Saltai in piedi:"Mi sono svegliata e sono corsa in stazione ma non c'era il pullman e non avevo il telefono, volevo tornare a casa a prenderlo ma non facevo in tempo ero in ritardo se mia mamma mi scopre-"
"Ohi azzurra sono le otto meno dieci cosa stai blaterando?" mi interruppe il ragazzo.
"Oh" non sapevo davvero cosa dire, non capivo nemmeno se ero felice, sorpresa o delusa.
Forse ero felice perchè mia madre non avrebbe visto un ritardo sul registro.
"Non ti chiedo altro, entriamo e basta dai" Disse jeongin rassegnato.
Quel giorno mi feci accompagnare in classe da jeongin, e per le ore seguenti non riuscii a seguire le lezioni.
Eccoci di nuovo.
Ero completamente persa nei miei film mentali con un ragazzo incontrato neanche 24 ore prima.
Questa era la fase in cui tutta la mia esperienza passata con i ragazzi spariva e magicamente il vero amore aveva bussato alla mia porta.
sarebbe durata qualche giorno poi ci sarebbe stata la fase in cui nonostante tutto ci avrei sperato.

Odiavo questa parte di me perchè era l'unica che non riuscivo a controllare.
Anzi no, non può essere per quello.
Io ho sempre cercato di liberarmi da tutte le catene, ho sempre manipolato gli altri, mai me stessa.
Per essere davvero libera di essere me stessa dovevo liberarmi da tutti i legami che avevo con le persone, ed essere finalmente, completamente sola.
Tanto alla fine, che differenza c'è tra il sentirsi soli in mezzo alla gente, ed esserlo effettivamente?
Forse era per questo che non ho mai avuto amici così importanti da sentirne la mancanza.
Alla fine un amicizia non dovrebbe darti nessun tipo di vincolo, ma anche solo se non ti fai sentire per un po', se non sei sempre dalla loro parte, se non esci spesso, se non pubblichi abbastanza foto di loro, se preferisci qualcun'altro a loro, sei un pessimo amico. Tutti requisiti per l'amico da cestinare.
Ma perchè? Non sarebbe più bello se ognuno vivesse solo per se stesso, e le relazioni con gli altri fossero insignificanti al punto da essere vissute con leggerezza e spensieratezza?
Finchè nel mondo ci sarà una persona che dipende da un' altra e quest'ultima che dipende solo da se stessa, le relazioni tra le persone saranno sempre turbolente.
Un equilibrio potrebbe esistere dove una persona dipende da un altra e quest'ultima dipende a sua volta dalla prima.
Ma così non sarebbe noioso?
alla fine il mondo è bello così com'è, basta che mi salvo io e guardo questo spettacolo dai sedili in fondo alla sala, lontano da tutti, no?
Forse era per questo che non approvavo questo amore malsano basato sulla dipendenza dagli altri.
Forse questo è il vero motivo per il ripudio verso quella parte di me.
Alla fine io sono sempre stata pronta in qualsiasi momento per scappare il più lontano possibile da tutti e tutto e poter finalmente respirare.

Per pranzo decisi di andare con jeongin, per farmi dire qualcosa in più su hyunjin.
Dire no ad hayoon è stato più difficile di stare attenta in classe quella mattina, era come se già desse per scontato che io fossi di sua proprietà.

"e quindi mi ha preso il gelato" dissi entusiasta al moro che sedeva davanti a me.
"Impressionante" sembrava quasi scocciato.
"e poi siamo tornati a scuola parlando del più e del meno"
"jeongin, non sto scherzando, il modo in cui mi guardava er-"
"Senti azzurra, prima che tu finisca per andartene, lo dico per il tuo bene, quello che hyunjin ti ha mostrato ieri, lo ha mostrato a qualsiasi ragazza che si è presentata prima di te" mi interruppe il ragazzo.
"Io non voglio che anche tu vada via, mi piaci, quindi per favore, nonostante io gli voglia bene non farti fare il lavaggio del cervello da hyunjin."
Rimasi in silenzio finchè jeongin non se ne andò.
Questa volta la mia fase del vero amore finì con un inaspettato anticipo.
Delusione.
eppure sembrava tutto vero.

Sapphire [Hyunjin x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora