"C'é tanto sangue..."
Poi ci fu il silenzio.
Subito mi incamminai verso l'infermeria per prendere qualcosa per la sua ferita.
Quando tornai, davanti alla porta della stanza c'era proprio Hyunjin che parlava con qualcuno al telefono.
Sembrava stare perfettamente.
Quando lo raggiunsi mi accolse con un sorriso, uno di quelli che solo lui sapeva fare, uno dei suoi tristi ma bellissimi sorrisi."Hey azzurra, scusa se ci ho messo tanto, non trovavo i fogli giusti."
"Stavi parlando con qualcuno?"
"Ah, si, era mia zia, perchè?"
"No, nulla."
"Che cosa hai lì?" domandò indicando la mia mano.
"Ho sentito che parlavi di sangue, cosi ho portato qualcosa per disinfettare la ferita."
"Oh grazie mille! Ma non ti devi preoccupare, ho già fatto tutto." disse per poi mostrarmi la mano bendata.
"Mi era scivolato il taglierino e mi sono tagliato, ma non è niente di cui preoccuparsi, sono solamente un po' paranoico."
"oh, ok"
Andammo insieme nel laboratorio per poi scoprire che i fogli che cercava erano proprio lì.
"Oh, caspita! Che stupido che sono!"
Ci sedemmo nel nostro angolino ed io iniziai a disegnare qualcosa su un foglio che mi aveva dato.
Solitamente io disegnavo e lui mi suggeriva qualche tecnica, anche se alla fine si perdeva sempre via nei suoi dipinti o pensieri, tanto che a volte anche se lo chiamavo non mi rispondeva.
Ovviamente anche quel giorno andò cosi.
Io che cercavo di concentrarmi sul mio lavoro, ma che finivo sempre a guardare lui.
Lui che dipingeva e spesso si incantava a guardare un punto fisso davanti a lui.
Oh, come mi piacevano quei pomeriggi tranquilli dove tutto si fermava.
Come mi piacevano quei pomeriggi tranquilli dove nulla esisteva, anche io e lui, non esistevamo.
Per un attimo anche io potevo sparire, io e i miei pensieri troppo pesanti.
Potevo non esistere e non sentire il peso di essere in vita, pur essendolo.
Questa era la mia percezione di quei pomeriggi spensierati passati con Hyunjin, mentre lui mi introduceva al suo mondo, l'arte.
Ero seduta vicino al ragazzo, a godermi quel momento preziosissimo e insignificante, poi lui mi riporto in vita.
"Azzurra, non sto tanto bene, mi fa male la testa, ti va bene se vado a casa e finiamo domani?"E ovviamente il domani non arrivò, come mi potevo aspettare.
Infatti il bel biondino decise di assentarsi per un altra settimana, che spesi con Seungmin a disegnare nel prato finchè il tempo era bello.
Yeonjun ed io non ci scrivevamo spesso, sembrava anche un po' distaccato e timido, e ciò mi dispiaceva un po', qualche pomeriggio mi vidi anche con Hayoon.
Quella ragazza, tra tutte quelle che conobbi fu forse la persona più interessante.
Si impegnava in tutto quello che faceva, fino allo stremo, questo solo per essere la migliore in quel campo.
Doveva essere sempre perfetta, saltava notti di sonno solo per prendere il voto più alto della classe.
Ogni settimana era alle prese con un ragazzo nuovo, questo finchè non avrebbe trovato quello giusto con qui avere una relazione fissa, perchè lei era una ragazza seria visto che era perfetta.Non aveva hobby, nel tempo libero come a scuola e al club, studiava, per essere la migliore; ma nel momento in cui io le aprivo un mio nuovo passatempo, automaticamente diventava il suo.
Aveva la pelle perfetta e vestiva sempre bene, aveva un buon profumo di fragola ed era socievole.Era perfetta, come odiavo questa cosa.
Mi dava sui nervi che si impegnasse così tanto ad esserlo, perchè sembrava tutto troppo falso, e mi dava ancora più sui nervi che tutte le altre persone la ammirassero così tanto.
Strano come la gente sia così attratta dall'inesistente ideale di perfezione.
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Sapphire [Hyunjin x Reader]
Romanceuna ragazza che non prova nulla per nessuno se non per se stessa e un ragazzo abbandonato a sè e tenuto in vita solo dall'arte.