chapter 14 - oh my god

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<<y/n svegliati>>
<<mhhh>>
<<y/n forza! sono già le 10>> pansy continuava a richiamarmi ma non avevo proprio voglia di alzarmi, era sabato e questo voleva dire per me dormire tutto il giorno dato che non c'erano le lezioni.
volevo solo rimanere nel mio letto a riposare, con il fatto di aver scoperto la verità sui miei genitori, essere stata violentata, poi mattheo.
sbuffai e mi rigirai dall'altra parte, la mia voglia di vivere era pari a zero.

ma ad interrompere il mio beato sonno fu una cascata di acqua gelata che venne versata su di me.
<<PANSY MA CHE CAZZO FAI>> mi alzai immediatamente dal letto con i brividi che mi percorrevano per il corpo, mentre lei se ne stava beata in piedi ridendo rigorosamente, ora la uccido.
<<come diamine ti è venuto in mente di buttarmi dell'acqua gelata di prima mattina?!>> non c'era un bel niente da ridere. cercava di dirmi qualcosa ma rideva così tanto che a malapena riusciva a comporre una frase. sbuffai infastidita e mi chiusi in bagno avevo bisogno di una doccia calda o sarei finita ad Azkaban.

                                            ~~~

dopo una rilassante doccia calda durata almeno un ora, mi decisi ad uscire.
mi guardai allo specchio e non mi piacevo.
lividi e rossori coprivano parte del mio corpo e avevo delle occhiaie lunghe fino alle ginocchia a causa del sonno che non prendevo la notte.
era impossibile. la scena di quella sera mi tornava in mente di continuo.
presi un sospiro e mi feci coraggio stringendomi l'asciugamano attorno al mio corpo lasciando i capelli bagnati ricadere sulle mie spalle.
notai di non aver preso nè l'intimo nè i miei vestiti, perciò aprii la porta del bagno ma quello che vidi fu mozzafiato. pansy a cavalcioni su blaise, seduto sul MIO letto e quest'ultimo aveva le mani sul culo della mia migliore amica. oh mio dio.
<<COSA DIAVOLO STATE FACENDO SUL MIO LETTO?!>> appena sentirono la mia voce si staccarono e si alzarono e subito andai verso il mio povero letto per sistemarlo.
<<pensavo fossi morta in doccia>> si difese pansy
<<e ti da il permesso di fare sesso con il tuo ragazzo sul mio letto?! almeno fatelo sul tuo>> affermai disgustata aggiustandomi l'asciugamano.
<<non sono il suo ragazzo>> disse blaise frettamente  
<<ah no?>> se uno sguardo potesse uccidere, in questo momento blaise sarebbe a terra stecchito.
<<vi sembra il momento di discutere della vostra condizione sociale?>> in quel momento qualcuno bussò alla porta, così andai ad aprire vedendo i due fidanzatini bisticciare.

era draco e... mattheo?! da quando sono amici?
<<buongiorno principessina>> disse draco felice come una pasqua con in mano un vassoio ricco di cibo.

non c'è assolutamente nulla per cui essere felice

<<cosa ci fai qui?>> dissi rivolgendo uno sguardo a mattheo che non smetteva di guardarmi
<<ti abbiamo portato la colazione>> disse con fare evidente <<tu perché sei ancora così?>> solo in quel momento mi ricordai delle mie condizioni: con un'asciugamano addosso che lasciava le mie gambe scoperte, capelli bagnati e viso da morta.
sentii del calore sulle mie guance, probabilmente ero arrossata per la situazione imbarazzante in cui ero... davanti a draco era un conto, ma in asciugamano davanti a mattheo era tutt'altra cosa.
<<i-io mi stavo lavando>> risposi semplicemente <<ma quando sono uscita dalla doccia ho scoperto che il mio letto è luogo di avvenimenti sconci>> proseguii indicando i due novelli che ancora stavano litigando.

entrambi risero, sia draco che mattheo e la sua risata così sincera fece sorridere me, ma appena posò gli occhi su di me guardai altrove evitando lo sguardo.
<<beh hai intenzione di lasciarci qua fuori o ci fai entrare white?>> questa volta fu lui a parlare.
senza rispondere mi spostai di lato per farli entrare e quando mattheo mi passò accanto potei respirare il suo odore mozzafiato di tabacco.
chiusi la porta e mi poggiai ad essa mentre draco si sedette sul mio letto a parlare con blaise e pansy mentre mattheo girava per la stanza osservando ogni cosa ci fosse all'interno.
<<che fai lì y/n? vieni qui a fare colazione>> mi richiamò blaise dai miei pensieri e distolsi lo sguardo  da mattheo <<no grazie, non ho fame>>
mi diressi in bagno senza aspettare una risposta e mi chiusi dentro. fiú.

poco dopo mi accorsi di aver nuovamente dimenticato i vestiti, mi portai una mano alla fronte.

stupida
si lo so coscienza, grazie per l'informazione

<<pansy mi porti qualche vestito?>> urlai dal bagno e intanto decisi di togliermi l'asciugamano e pettinarmi i capelli.
quando sentii bussare aprii la porta di poco, giusto per far passare il braccio e presi prima le mutande e il reggiseno, poi pansy mi passò una tuta nera con un crop top a maniche lunghe del medesimo colore.

mh, bella scelta pansy.

mi vestii e decisi di lasciar asciugare i capelli all'aria, appesi l'asciugamano e uscii dal bagno ma rimasi stupita perché sul letto c'era solo seduto mattheo.

dove sono gli altri?

<<ehm>> mi schiarii la gola dato che non mi aveva sentita uscire dal bagno e stava leggendo un mio libro. <<dove sono gli altri?>>
fece passare i suoi occhi dalle mie gambe ai miei occhi per poi soffermarsi su di essi <<pansy e blaise sono usciti poco dopo che sei rientrata in bagno e draco è stato chiamato dal preside poco fa>> riposò gli occhi sul libro e realizzai... questo voleva dire che era stato mattheo a darmi i vestiti??
<<un attimo>> riportai la sua attenzione su di me <<sei stato tu a passarmi i vestiti?>>
<<vedi qualcun'altro nella stanza?>>

vuole fare lo stronzo adesso?

sospirai <<come mai sei rimasto?>>
<<non avevo nulla da fare>> rispose velocemente, andai ad aprire le ante dell'armadio per prendere delle calze <<sai cosa voleva il preside da draco?>>
lui si limitò a negare con la testa immerso nella lettura, presi coraggio e mi sedetti a gambe incrociate di fronte a lui prendendo il vassoio con il cibo e posandolo su di esse.

lui mi guardò con fare interrogativo <<cosa leggi?>> intanto addentai un cornetto che era lì presente, insieme ad un cappuccino e ad un altro cornetto.
<<prima regola: non innamorarsi>> subito mi si accese una scintilla
<<è il mio libro preferito!>>
<<sembra molto carino dai primi capitoli>>
<<cosa ti ha ispirato a prenderlo?>>
<<il titolo>> affermò <<e la copertina, nascondono sempre qualcosa, d'altronde gli scrittori e le scrittrici le producono e prendono spunto dalla storia>> mi incantai a guardarlo.
<<sai che ti verrà la cervicale a stare con i capelli bagnati all'aria?>> proseguí guardandomi
<<ti preoccupi per me riddle?>> lo beffai sorseggiando un po' del mio cappuccino portato gentilmente da draco
<<siamo passati ai cognomi ora? peccato sai, mi piaceva il mio nome sulla tua lingua>> mi guardò e io lo guardai. lui aveva un aria di chi sa quello che dice, io ero spaesata. non dissi una parola e prima di poterlo fare la sua mano raggiunse il mio labbro inferiore come il suo sguardo, mi passò il pollice delicatamente e se lo leccó mantenendo il contatto visivo <<eri sporca di cappuccino>> ammise con franchezza con un ghigno divertito sul volto.

in quel preciso istante la porta si aprì, era draco.
mi staccai immediatamente nonostante una parte di me volesse fare il contrario e mi schiarii la gola portandomi i capelli  dietro le orecchie facendo finta nulla. <<oh>> esclamò draco con aria sorpresa
<<non sapevo fossi rimasto>>
mattheo si limitò ad una alzata di spalle e si alzò dal letto con ancora il mio libro in mano
<<vado, ho delle cose da fare>>
<<aspetta>> lo richiamai e si fermò sull'uscio della porta <<il mio libro>>
<<lo terrò e lo leggerò, tranquilla white è al sicuro con me>> mi rivolse un occhiolino per poi lasciare me e draco soli.
<<avevo interrotto qualcosa?>>
<<no>> risposi frettolosamente <<assolutamente no>> e rimasi in silenzio a rimuginare ciò che era accaduto.

Quei dannati occhi verdi | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora