chapter 16 - night date

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Sono passate due settimane. Due settimane dalla scomparsa di mattheo e dunque dal nostro bacio.
È scomparso e nessuno sa dove sia, non che a qualcuno importi ma mi sarei aspettata che almeno i professori e il preside lo sapessero, mentre invece sembra che nemmeno loro lo sappiano.

Sono preoccupata? Si.
Ho paura di averlo istigato io ad andarsene perché ero troppo attaccata a lui? Si.
Non dovrebbe importarmi e invece mi importa? Assolutamente si.

Le giornate sono monotone e noiose, preferisco i continui battibecchi alla sua assenza.

Sbuffai e mi alzai dal divano in pelle della sala comune per raggiungere gli altri nella sala grande per cenare. Quando arrivai notai che lui c'era.
Dopo due settimane era tornato.
Al tavolo dei serpeverde c'era un silenzio incredibile, tutti stavano mangiando tranquillamente guardando il loro piatto e nessuno era intenzionato ad alzarlo.

Mi avvicinai al tavolo e mi sedetti di fianco a draco con davanti pansy e blaise, poco distante da noi c'era lui. Nessuno fiatò per tutta la sera e non ho idea del perché, cercai svariate volte di ottenere un suo sguardo ma niente, non guardava nessuno.
Ad un certo punto si alzò e uscì e interrompendo la mia cena mi alzai seguendolo, anche se sapevo che non ero nessuno d'altronde per chiedergli spiegazioni.
Arrivò alla torre d'astronomia e quando lo raggiunsi, dato che era più veloce di me, cercai di avvicinarmi lentamente ma sapeva già che ero lì.
<<Dovresti smetterla di pedinarmi white>>
Uscii dall'angolo buio in cui ero e mi feci avanti.
Notai una ennesima cicatrice sulla guancia oltre che sulla solita sul naso, i capelli erano ricci come sempre ma aveva uno sguardo più cupo ed i suoi occhi lo confermavano, erano neri.
<<Tu non dovresti scomparire da un momento all'altro>>
<<Questi non sono affari tuoi, te l'ho già detto, le mie cose non ti riguardano>>
<<Non posso nemmeno fare più domande?>>
<<Non se sono inopportune>>
<<Mi scusi se invado la sua privacy signorino Riddle>> mi sedetti appoggiata con la schiena alla colonna e lui emise un respiro
<<Quanta pazienza devo avere con te? Mh?>> si sedette di fianco a me e si accese una sigaretta
<<Non dovresti fumare>>
<<Lo faccio da sempre, non mi avrai sulla coscienza>> si girò a guardarmi <<e in più chi sei? Mio padre?>> finí ammiccando una risata.
<<Non penso sinceramente che a lui importerebbe qualcosa>> cazzo.
Notai il suo sguardo sorpreso, non pensava potessi dire una roba del genere, maledetta bocca!

<<Scusami, non avrei dovuto>> ero al 100% composta da senso di colpa in quel momento <<mi dispiace>> ammisi abbassando il viso
<<Tranquilla, non hai torto>> disse pensieroso facendo un tiro.

<<Mi spieghi perché ti interessa così tanto sapere cosa faccio e perché?>> mi chiese solo dopo qualche minuto di tempo

Bella domanda, non lo so nemmeno io

<<A cosa ti riferisci?>>
<<Quando ho preso a pugni quel ragazzo nella sala grande ti sei preoccupata e mi sei venuta a cercare, ora vuoi sapere dove sono stato e perché non ho avvisato>> esclamò <<perché lo vuoi sapere?>>
mi guardo intensamente negli occhi e potei notare i suoi di un colore leggermente più chiaro stavolta
<<È l'unica cosa che non riesco a leggerti nella mente... perché?>>
Presi un respiro, capii in quel momento una cosa bella e grossa.
<<Perché mi preoccupo per te mattheo>> iniziai incrociando lo sguardo <<che tu ci creda o meno, nonostante le litigate e per quanto odi i tuoi comportamenti da prepotente del cazzo mi preoccupo per te>>
<<E lo odio, perché penso di non essere mai stata così insistente con un altra persona nella mia vita>>
<<Non dovresti farlo>> disse guardando un punto fisso <<Nessuno l'ha mai fatto>>
<<Vuol dire che avrò l'onore di essere la prima>> sorrisi cercando di rallegrare la situazione ma quello che dicevo era vero.

<<Non dovresti starmi vicino>>
<<Perché dici questo?>> ero confusa
<<Sono pericoloso, dovresti aver paura di me e odiarmi come fanno tutti gli altri>>
<<Non mi fai paura mattheo, te l'ho sempre detto, e per quanto la mia dignità mi prenderebbe a schiaffi in questo momento ammetto che non ti odio Mattheo Riddle>>
Giurai di aver visto una fossetta quando sorrise ma duro così poco che ne dubitai.
<<Penso che la faccenda di Theodore sia la cosa più che mi ha segnato fin ora>> inizia a fatica, soltanto ricordarlo mi faceva male <<e tu, rispetto agli altri, ci sei stato>> finii ammiccando un sorriso.
<<Sai mi ricordo una piccola favola dove c'era un cervo che odiava le sue gambe, le riteneva brutte e inutili, mentre amava le sue corna perché erano grandi e molto belle. Un giorno il cervo si trovò a scappare nella foresta a causa di un leone che lo stava inseguendo, ma per sua disgrazia, il cervo rimase incastrato nei rami degli alberi a causa delle corna. Morale della favola, le corna, che lui riteneva sue amiche e alleate lo tradirono e invece le gambe, coloro che odiava, lo aiutarono a correre e quindi a salvarsi>> mi ascoltò per tutto il racconto, senza mai interrompermi ed era anche molto preso, lo potevo notare dal suo sguardo su di me curioso.
<<Stai per caso dicendo che non pensavi di ricevere un mio aiuto?>>
<<Può darsi>> riso dolcemente <<non me lo aspettavo tutto qui>>
<<Mi è piaciuta questa favola>> ammise guardandomi <<Ne hai altre?>>
<<Certo che sì, ma non te le racconterò ora>> mi alzai spolverandomi la gonna e notai la sua occhiata su di essa <<È tardi ormai e ho un appuntamento con il mio libro>> sorrisi maliziosamente e lui si alzò sorridendo a sua volta
<<A proposito...>> iniziai io ma lui mi precedette
<<Si White lo sto leggendo il tuo libro, e a dire il vero leggo anche i tuoi commenti molto volentieri>> ridacchiò e io lo seguii a ruota nonostante l'imbarazzo
<<Ti sta piacendo?>>
<<Assolutamente si, ho letto poco finora dato che ho avuto poco tempo per leggere in questi giorni... ma mi prende molto e penso che anche io stanotte avrò un appuntamento con il mio libro>>
Entrambi sorridemmo guardandoci negli occhi per un periodo che mi sembro durare un istante, però è così bello sotto il riflesso della luna...

Scacciai via quei pensieri e mi ripresi
<<Beh allora buon appuntamento notturno>> gli sorrisi timidamente e mi voltai per andarmene
<<Buon appuntamento anche a te White>> disse ad alta voce <<a domani>> aggiunse con tono più basso ma riuscii comunque a sentirlo.
Avevo una strana sensazione nello stomaco e non riuscivo a smettere di sorridere, ero tremendamente felice e non avevo idea del perché, d'altronde avevamo solo parlato, non era successo nulla di che...

Cosa diavolo mi stai facendo Mattheo Riddle?

———
¡author space!
ei guys!
come va la vita??
fatemi sapere se vi sta piacendo commentando e lasciando una stellina grazie <3
aspettatevi ancora di tutto perché siamo solo all'inizio...

Quei dannati occhi verdi | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora