chapter 5 - the truth

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a cena riddle non si presentò. non chiesi niente al riguardo, infondo non mi interessava, però non potei fare a meno di notare l'assenza della sua testa riccioluta tra tutte le altre. intorno alle nove mi avviai verso l'ufficio di silente, non avevo la minima idea di cosa volesse parlarmi e la cosa mi incuriosiva dato che io e il preside non avevamo praticamente mai avuto nessun tipo di dialogo.

bussai due volte alla porta prima di varcare la soglia sentendo una voce da dentro dirmi "avanti".
<<oh, signorina white>> feci due passi avanti notando un altra figura in nostra compagnia, il professore piton.

mancava solo lui!

<<si sieda pure, la stavamo aspettando>> mi sorrise tenero silente e decisi di prendere posto in una delle sedie situate davanti alla scrivania del preside.
<<so che voleva vedermi>> iniziai a parlare non rivolgendo il minimo sguardo a piton che invece continuava a fissarmi in modo strano...
<<si esatto, volevo parlarle di una cosa molto importante insieme al professore piton>> gli rivolse uno sguardo.
<<è successo qualcosa?>> osai a chiedere vedendo i due volti leggermente preoccupati.
<<nono, non si preoccupi non riguarda il suo rendimento scolastico>>

e allora cosa?

<<riguarda la sua vita privata, in particolare la sua famiglia>>.
il battito del mio cuore accelerò, non era possibile, dopo sei anni voleva parlarmi della mia famiglia?
mi stuzzicai le pellicine accanto alle unghie delle mani, come ogni volta che ero in ansia, ma la cosa che più mi angosciava era la presenza di piton.

che diavolo ci fa qui? cosa c'entra con la mia famiglia?

accennai a silente un segno con la testa come per dire "parli, la ascolto".

<<si starà chiedendo il perché gliene stessi parlando solo ora, le rispondo subito. la sua situazione è una cosa molto grande da digerire, a fine di questo appuntamento so che lei farà mille collegamenti come sempre fa>> iniziò a parlare concludendo l'ultima frase con un leggero sorriso <<ed è proprio per questo che ho deciso di aspettare per parlargliene. come già sa, la famiglia alla quale ora è accudita non è la sua vera famiglia, sua madre la lasciò in mano ad essa appena una settimana dopo che ebbe partorito e probabilmente lei la odia per quel che ha fatto, è comprensibile>>

su una cosa allora siamo d'accordo

<<però non sa il motivo per il quale l'ha fatto, ed è importante invece che lei sappia. io conosco sua madre, o meglio, conoscevo>>

cosa? è morta?

<<e conosco anche suo padre. sono l'unica persona che sa come è andata realmente la questione poiché sono ancora un suo amico>>

quindi mio padre è vivo...

<<e credo che ora lei sia abbastanza grande per sapere la sua vera storia. è una ragazza incredibilmente intelligente e non ci vorrà molto prima che lo scopra da sola y/n, però preferirei se ascoltasse me, in modo da avere il vero andamento delle cose>>. in tutto ciò piton sembrava essere in pre da un attacco di panico, quasi più in ansia di me, mi guardava senza mai staccare lo sguardo con fare incredulo e stupefatto.
<<lo voglio sapere da lei preside>> confermai convinta, ormai ero ad un passo dallo scoprire tutto e niente mi avrebbe fermato.
sorrise e mi rivelò la mia storia senza mai fermarsi.
<<come tutti sanno harry potter è figlio di lily evans e james potter, ma nessuno a parte me e i suoi genitori sa che lily prima di james ha avuto una relazione molto intensa con un altro uomo. lily lo amava molto, più di quanto amasse james, e quando restò incinta di quest'uomo decise di tenerlo non riferendo la notizia però al suo vero marito, il padre di harry. quando james lo scoprí per la pancia ormai troppo grande si arrabbiò molto con lily e lei decise di partorire di nascosto e affidare sua figlia, te, ad una famiglia a lei cara in modo da tenere nascosto il parto. non ha parlato di te a nessuno, solo a me quando mi pregò di farti entrare in questa scuola raggiunta la minima età, e così feci. è stata dura per lei tutta questa situazione, non c'era nessuno che l'aiutasse, per questo ti dico che non dovresti odiarla del tutto. era innamorata, è rimasta incinta e ha voluto partorire di nascosto, per tenerti al sicuro>>.
silenzio. non parlai per qualche minuto e poi dissi <<chi è l'uomo di cui si è innamorata lily?>>.
non avevo il coraggio per chiamarla mamma. ero piena di pensieri in testa ma dovevo saperlo.
silente mi guardò un momento stupito, forse non si aspettava quella domanda, insomma mi aveva parlato di mia madre e io gli ho chiesto di mio padre; rivolse uno sguardo a piton che ora sembrava star per morire e lì collegai il tutto... piton era l'uomo del quale lily si era innamorata, piton era l'uomo che l'aveva messa incinta, piton era l'amante di lily.

piton è mio padre...

———
ei!
ecco il nuovo capitolo, come al solito scusate per l'attesa ed eventuali errori grammaticali. ricordatevi di votare pls.
al prossimo capitolo! baci <3

p.s. le frasi scritte in corsivo sono al presente perché rappresentano i pensieri che la protagonista pensa in quel momento (talvolta le uso anche per "evidenziare" un qualcosa ma per lo più lo uso per i pensieri) però per il resto è tutto al passato poiché si tratta di una storia.

p.s. 2 tenetevi pront* per il nuovo capitolo perché ci sarà una sorpresina hihihi.

p.s. 3 spero che abbiate compreso la storia della protagonista sulla sua famiglia, qualora ci fossero dubbi o domande commentate, vi risponderò subito. comunque si, mi piace fare i p.s. ;)

Quei dannati occhi verdi | Mattheo Riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora