L'inizio 💞

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Venerdì, 8:30. Madrid

P (Papà): Yasmine!! Dai svegliati, tuo fratello sarà qui tra poco.

Y: Ancora un minutooo.

P: Yasmine, ti voglio trovare pronta in 20 minuti. Forza tesoro dai.

Y: Ok, ok.

Ciao a tutti! Io sono Yasmine Hakimi, la sorella minore del grande Achraf Hakimi, quella che mi stava svegliando prima era mio padre, oggi dobbiamo partire a Casablanca in Marocco per la finale che decreterà chi passerà alla coppa del mondo in Qatar. Sono molto felice per questo e quindi finalmente decido di alzarmi. Vado in bagno e mi preparo, mi trucco un po per coprire le occhiaie e vado a vestirmi. Dobbiamo andare in aereo e quindi decido di indossare qualcosa di semplice e comodo, d'altronde siamo a fine aprile.

Yasmine:

Uscita dal bagno, scesi al piano di sotto e vidi i miei genitori che stavano finendo di chiudere le valige

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Uscita dal bagno, scesi al piano di sotto e vidi i miei genitori che stavano finendo di chiudere le valige. Loro si svegliano sempre prima di me e trovai la mia colazione sul tavolo, diedi loro il buongiorno e mangiai velocemente la mia colazione. Presi la mia valigia e il mio zaino, ricevetti una chiamata da mio fratello Achraf e mi disse che tra 10 minuti sarebbe qui a casa. Non vedo mio fratello da due settimane, è stato molto impegnato e mi manca molto, ma soprattutto il piccolo Amine e sua madre Hiba. Io e lei siamo molto amiche e questo mi piace molto, siamo quasi identiche che a volte ci scambiano per sorelle. Mi chiamò e mi disse che era fuori, appena uscita mi buttai tra le braccia del mio fratellone.

Y: Achraf!!!

Ach (Achraf): Sorellina!!

Y: Dov'è il mio piccoletto?

Ach: É in macchina con Hiba, la chiamo aspetta.

Achraf chiamò Hiba e subito dopo avvistai due gambette che stavano correndo verso di me.

Am (Amine): Zia!!!

Y:Tesoro!!

Venne da me e lo presi in braccio abbracciandolo, lo abbracciai forte e lo riempì di baci. Dopo qualche secondo vidimo Hiba arrivare, mio fratello prese in braccio il piccolo e la abbracciai fortissimo:

Y: Mi sei mancata un sacco!!

Hib (Hiba): Anche tu tesoro! Come stai?

Y: Benissimo grazie.

C'erano due taxi che ci dovevano portare in aeroporto, mio fratello, Hiba e i miei genitori andarono in uno e io andai in quello con Hiba e il piccolo Amine.

Y: Sei felice di partire?

Am: Siii!! Non vedo l'ora!

Y: Pronto per andare all'acquapark?

Am: Si zia, come tutti gli anni.

Dopo una ventina di minuti arrivammo davanti all'aeroporto, il club aveva dato un aereo per le famiglie dei giocatori mentre invece i giocatori dovevano prendere l'aereo della squadra. Quando le auto si fermarono scesimo tutti, quando stavo per salire sull'aereo con i miei genitori, Achraf mi fermò subito.

A football life -Hakim ZiyechDove le storie prendono vita. Scoprilo ora