Au revoir ✈️

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Era lei, la ex di mio fratello. Sarà sicuramente tornata per parlare con Achraf di cosa faranno adesso, entrai in salotto e Hiba si girò a guardarmi. 

Hiba: Eccola qui, ero venuta per sapere come stavi.

Disse con il sorriso più falso del mondo stampato sulla faccia, feci un respiro e risposi

Y: Io sto bene grazie, ma non credo che sei venuta fino a qui per me.

Hiba: No infatti, sono venuta perché voglio chiudere la cosa al più presto possibile.

Y: Tesoro mio la cosa è già chiusa, sei te che non vuoi lasciar stare mio fratello. 

Ci stavamo guardando malissimo, odio chi rende mio fratello triste o per lo meno gli crei una qualche emozione negativa e qua devo dire che lei gli ha fatto venire un nervosismo a mille.

Ach: Ora basta, Hiba cosa vuoi? L'udienza sarà ad ottobre quindi ora dimmi cosa vuoi.

Hiba: Voglio il divorzio, definitivamente.

Ach: Ok, perfetto! Dammi i fogli che te li firmo.

Disse per poi prendere la cartelletta che Hiba aveva in mano con i documenti, mio fratello prese una penna dalla tasca e firmò subito quei fogli per poi rimetterglieli in mano. 

Ach: Contenta adesso? Ora ti dirò chiederò una sola cosa, dov'è mio figlio?

Hiba: Mio figlio è con mia madre felice e spensierato a Madrid, la sua nuova casa.

Y: Mi stai prendendo in giro!? Vuoi farlo trasferire a più di 1500 km lontano da qui e da suo padre! Tu hai qualche neurone in meno tesoro mio, e sognatelo di portarti quel bambino qui.

Hiba: Tu chi sei per lui? Non sei sua madre!

Y: No ma sei scema proprio. Quello è mio nipote! E ti dirò che lo conosco mille volte meglio dite essendo che eri sempre in giro. 

Si alzò e mi guardò ancora più male e fece un passo in avanti verso di me, mi accorsi che i ragazzi si alzarono anche loro e lei mi disse

Hiba: Ricordati che ti stai mettendo contro la persona sbagliata

Y: Stai tranquilla e serena che sei la persona di cui ho meno paura in questo mondo, anzi la paura è una parola più che esagerata per una persona come te.

Hiba: Giuro che se ti azzardi ad avvicinarti a mio figlio, io ti-

Y: Tu cosa esattamente? Mi denuncerai? Mi manderai in carcere? Cosa vorresti fare, hai già rovinato la vita di mio fratello ora cosa vuoi fare ancora?

Hiba: Senti piccola puttana, non crederti un granché solo per tuo fratello.

Y: Ah ora sono diventata puttana? Prima non era, "Yasmine sei come una sorella per me", odio solo guardarti, mi fanno male gli occhi.

Mentre se ne stava andando via, feci un fischio e le dissi

Y: Comunque perché usare quei termini, non ti ruberei mai il lavoro, ti riesce bene farla la puttana. 

Andò via sbattendo la porta dell'ingresso mentre scoppiai a ridere, mio fratello e Hakim pure.

Ach: Scusa per questo brutto ingresso.

Y: Fa niente dai, vi siete allenati?

H: Eccome, abbiamo fatto circa tre ore di allenamento. E a te, come andata al lavoro?

Y: Benone, i ragazzi mi hanno lasciato dei fiori e ho svuotato l'ufficio. Riprenderò a settembre, ho bisogno di un po di riposo anche io.

H: Infatti ci facciamo una vacanzina insieme, se Achraf vorrà può unirsi.

Ach: No no no belli miei, io non sto in vacanza con voi piccioncini, io passerò le vacanze per i conti miei con i miei amici, ma che io venga con voi sognatevelo. Infatti ora devo andare al centro di allenamento, c'è un set fotografico per il nuovo merch estivo della squadra. Ci vediamo dopo!!

Se ne andò via in men che non si dica, io e Hakim decisimo di iniziare ad organizzare non solo le vacanze, ma anche il nostro matrimonio...

H: Che ne dici di fine agosto? Siamo in estate, quasi tutti sono in vacanza ed è il miglior periodo.

Y: Perché no, poi manca un mese, in un mese ce la potremmo fare giusto?

H: Ma sì che ce la possiamo fare, l'importante è che io e te stiamo insieme, è ciò che conta.

Disse prendendomi entrambe le mani e per poi dare un bacio alla mia mano destra. Sorrisi e guardammo un po sul computer come organizzarci per il matrimonio, abbiamo deciso di usare il 30 come giorno, essendo che ci siamo fidanzati il 30 marzo.

Passammo qualche ora ad organizzare il nostro programmino ed onestamente, è stato divertente, abbiamo trovato alcune disponibilità per la nostra data e di matrimoni ne faremo due, uno in Marocco e l'altro come avevo promesso alle sorelle di Hakim lo faremo in Italia. Era tutto perfetto.

Dopo aver finito tutto, fecimo un bel giretto in centro e cenammo anche fuori. Passammo proprio una bella serata qui a Parigi, soprattutto io. Essendo che questa è la mia ultima serata qui.

Il giorno dopo

Questa mattina mi ero alzata prestissimo, non vedevo l'ora di partire a Londra ma allo stesso tempo non volevo lasciare Parigi. Ero già pronta per partire, avevo addosso un paio di pantaloni neri, una felpa nera e delle scarpe bianche. Le valigie erano pronte, scesi al piano di sotto dove trovai mio fratello e Hakim, stavano caricando le valigie nella macchina di mio fratello.

Quando scesi dalle scale, Hakim venne subito da me e mi prese in braccio facendomi fare un giro. Il solito.

Y: Che bel buongiorno

H: Già, buongiorno.

Disse dandomi un bacio sulla guancia, andai da mio fratello e lo salutai per poi dargli i miei bagagli. Presi qualcosa al volo per colazione e aiutai i ragazzi con le ultime cose, mio fratello finì di prepararsi e ci accompagnò all'aeroporto privato di Parigi dove c'era l'aereo di Hakim che ci aspettava.

Arrivati in pista, delle hostess si occuparono dei bagagli e li misero nella stiva. Ormai era tempo di salutare mio fratello, mi tirò a sé e lo abbracciai fortissimo, mi mancherà molto e sono sicura che anche io gli mancherò. 

Ach: Fai buon viaggio, abbi cura di te e spero che ci rivedremo il più presto possibile. Mi mancherai sorellina.

Lo abbracciai forte, non volevo lasciarlo andare, dopo tutto è mio fratello. Mi mancherà venire a casa sua e disturbarlo, mi mancherà guardarlo allenarsi, mi mancheranno le nostre serate con i videogiochi ma è lui quello che mi mancherà di più.

Y: Mi mancherai troppo Achraf.

Ach: Prometto che verrò a trovarti.

Y: Poi ci rivedremo per il matrimonio, vero?

Ach: Per te troverò sempre tempo sorellina. Hakim.

Disse per poi abbracciare anche lui,  i ragazzi si conoscono dai tempi dell'accademia della nazionale e hanno un bellissimo rapporto.

Ach: E con te mi raccomando, occupati bene di te e tratta bene mia sorella.

H: Di quello non ti devi minimamente preoccupare.

Ach: Fate buon viaggio ragazzi!

Lo abbracciai un ultima volta e poi andò via con la sua macchina, io e Hakim salimmo sul jet mano nella mano, andammo a sederci e l'aereo iniziò ad andare. Ci stavamo ancora tenendo le mani quando l'aereo decollò, appena prese un po di stabilità, ci versammo la coca cola nei bicchieri. Hakim ne prese uno e lo alzò in aria.

H: Al nostro nuovo inizio?

Y: Al nostro nuovo inizio.

A football life -Hakim ZiyechDove le storie prendono vita. Scoprilo ora