Era... Diego?
Già, era proprio lui, aprì la porta e lo trovai di fronte a me. Aveva una felpa bianca con addosso degli shorts in jeans neri, quando mi vide sorrise.
D: Ciao! Dato che avevo perso il tuo numero mi ero detto di passare da te a casa, Sara mi ha dato il tuo indirizzo.
Ancora quella Sara, non si è ancora stancata di rompermi le scatole, gli sorrisi e gli dissi
Y: Hey, il tuo numero io ce l'ho ancora, stavo per farti uno squillo domani, per non disturbarti.
D: C'è qualcuno in casa?
Risposi di colpo senza nemmeno lasciargli finire la frase
Y: Sì! C'è mio nipote, ti ricordi di Achraf?
D: Ormai ora chi non lo conosce, se domani sei libera potremmo bere un caffè insieme
Y: Sai, domani torna mio fratello, in caso ti scrivo un messaggio stamattina cioè intendevo domani mattina.
D: Ok va bene, buonanotte Yas.
Y: Buonanotte Diego!
Mi salutò e poi andò via, chiusi la porta e mi buttai sul divano, proprio tra tutte le persone che dovevano capitare, proprio il mio ex del liceo. Finì di guardare il film e poi andai in camera mia, rimasi per un po a scrivermi dei messaggi con Hakim e senza nemmeno accorgermene, mi addormentai.
**
Lunedì, 9:00
Questa mattina mi svegliai nel modo più dolce del mondo, quel ricciolino di Amine ha iniziato a saltare sul letto e a scuotermi. All'inizio non volevo alzarmi ma poi vinse lui e mi alzai dal letto, andammo in bagno e poi ci preparammo per oggi. Tra due ore mio fratello sarà qui e quindi ci preparammo alla svelta, Amine insistette per la maglietta del psg e gliela feci indossare, indossò degli shorts neri e le scarpe bianche.
Io indossai quest'outfit per cercare di abbinarmi ad Amine in un qualche modo.
Dopo esserci preparati, andammo a fare colazione fuori, andammo in uno Starbucks sotto casa mia e devo dire che oggi era una bellissima giornata. Dopo aver finito tranquillamente la nostra colazione, tornammo a casa per prendere la macchina e dirigerci in aeroporto, per fortuna non c'era molto traffico e arrivammo in aeroporto alle 11:30.
L'aeroporto era pienissimo e quindi lo aspettammo vicino all'uscita, vidi un ragazzo uscire con gli occhiali da sole addosso e un cappellino, cercai di riconoscerlo e grazie al cielo era mio fratello. Mi abbracciò forte e salutò il suo bambino
Y: Eccolo qua il nostro campione! Com'è andata chico?
Ach: Bien, ci siamo divertiti un sacco. Come stai piccolo mio?
Am: Bene! Ti ho visto ieri sulla tv con la nonna e lo zio, mi sei mancato papà.
Ach: Anche tu piccolo, ti ho portato anche dei regali.
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A football life -Hakim Ziyech
Dla nastolatkówLa storia di Yasmine Hakimi, una ragazza di 26 anni nata e cresciuta in Spagna di origini marocchine. Sin da piccina è appassionata di calcio, non solo per il fatto che suo fratello sia il centrocampista nella squadra nazionale del suo amato Marocco...