Minho, un ragazzo abbastanza monotono e serio, andava spesso in una caffetteria in particolare, conosciuta nel paese per i suoi buonissimi biscotti.
Non si sarebbe mai aspettato che la sua vita, apparentemente noiosa, che girava solo intorno al lavo...
Din din Tintinnò il campanellino della caffetteria, richiamando l'attenzione del giovane che stava ripulendo l'ultimo tavolo. Non si sarebbe mai aspettato che a quest'ora, nell'orario di chiusura, arrivasse ancora qualcuno. « mi dispiace signore ma stiamo chiudendo » gli sorrise Han, mentre faceva un piccolo inchino. Minho alzò un sopracciglio, quasi infastidito dal giovane. « quindi? voglio il solito » gli ordinò, sedendosi nel tavolo vicino alla finestra, che ormai era diventato suo. Han rimase un po' spiazzato, non si aspettava che il primo giorno di lavoro poteva finire così, eppure stava andando tutto bene. « il solito? veda io... » « sei nuovo, lo so quindi vedi di ricordati... un caffè amaro ed uno dei vostri cookies al fondente » sospirò Minho senza lasciar continuare il suo interlocutore, mentre metteva il PC sul tavolo per finire il suo lavoro. Il moro sospirò infastidito, andando verso il bancone. Non voleva rogne ma quel cliente era da prenderlo a schiaffi. Chi si credeva di essere? Han scosse la testa, preparando l'ordine. Per sua fortuna, uscì il capo dalla cucina e andò verso il cliente. Guardò con curiosità i due, sperando che BangChan lo avrebbe cacciato via. ma tutte le sue preghiere non vennero ascoltare. « mi sembrava strano che tu non fossi ancora venuto sai » gli sorrise, prendendo una sedia e mettendosi a parlare con Minho. « c'era traffico... quanto a te, non mi avevi mica detto che c'erano delle novità eh, stavo per scontrarmi con il tuo nuovo dipendente » sbuffò, aspettando con ansia ciò che aveva ordinato.
Han prese il vassoio e si gli porse la tazzina con il biscotto. « è perché non gli avevo spiegato questo particolare, vedi Han... lui è Minho, viene spesso nell'orario di chiusura, ormai è una tappa fissa per lui! trattamelo bene eh, è il nostro cliente speciale » ridacchiò, per poi alzarsi e andare via. Ed era vero, Minho andava sempre lì, puntuale e guai a chi rubava il suo posto. Odiava la confusione quindi l'orario di chiusura era perfetto, infondo non ci metteva troppo a consumare il suo pasto e in più non gli dava fastidio se nel mentre gli altri chiudevano. Questo però gli era permesso perché BangChan, il proprietario, era il suo amico delle superiori ed erano rimasti in ottimi rapporti
« quindi tu saresti Han eh... » mormorò fra se e se, lasciando perplesso il povero ragazzo. « quindi lei viene sempre a quest'ora qui... me lo segnerò » sorrise, cercando di essere gentile. Non voleva apparire antipatico agli occhi dei clienti, perdere quel lavoro significava perdere anche la casa e la scuola e lui questo non poteva assolutamente permetterselo. Sparecchiò una volta che Minho finì di mangiare. Per tutto il tempo rimasero in silenzio senza rivolgersi la parola. Non perché non sapevano cosa dire ma erano troppo indaffarati per socializzare. Ad un certo punto però, cadde un fulmine nelle vicinanze susseguito da un fortissimo tuono, facendo spaventare anche il povero Han, il quale gli cadde la scopa dalle mani. « non ci voleva proprio la pioggia » imprecò, raccogliendo la scopa da terra. « non hai l'ombrello? » « si, il problema è sono in bici quindi è complicato sai... ma me la caverò » sospirò, levando il grembiule e il cappello con il logo della caffetteria. « ... vuoi un passaggio? » la domanda rimase lì sospesa, lasciando dietro di lei il silenzio. Han voleva dire di no, infondo nemmeno lo conosceva e si, era amico di BangChan, ma non era amico suo, dall'altra non aveva altra scelta. « si o no? guarda che non mi cambia nulla, almeno non mi si può venire a dire che non sono stato gentile » sospirò impaziente, mentre aveva già preso il suo PC. « va bene va bene » gli rispose, prendendo la sua borsa e le chiavi della caffetteria. Chiuse la porta e sobbalzò non appena sentì un altro tuono e la cosa fece ridere a Minho. « paura? tks » ridacchiò fra se e se, facendo cenno ad Han di seguirlo.
Per tutto il viaggio non si sentì una mosca volare, Minho era troppo concentrato per guidare data la forte pioggia mentre Han era troppo impegnato a pensare a quella situazione di forse disagio. Non era un tipo che iniziava le conversazioni per primo e si ritrovava spesso in queste situazioni spiacevoli. Odiava quella sensazione di non riuscire a parlare per una semplice paura personale. Senza accorgersene la sua gamba iniziò a tremare, la quale venne fermata dalla mano di Minho. « giuro di non aver mai mangiato nessun essere umane eh, non farti strane paranoie » lo guardò con la coda dell'occhio e Han ricambiò lo sguardo. « mai mangiato nessuno e mai ucciso nessuno, ti sto portando a casa tua giuro» mormorò, cercando di rompere il ghiaccio. « menomale allora... oggi non mi andava di essere mangiato da qualcuno » lo guardò per poi guardare la mano che era ancora lì sulla sua gamba. Era un tocco gentile, non c'erano doppo fini ne niente, era semplice e confortante. Sussurò un grazie ma non venne sentito da Minho.
Nel tragitto riniziarono a parlare ogni tanto ma non era conversazione lunghissime ma a loro andava bene così. « grazie mille davvero, cosa posso fare per ringraziarti? » lo guardò, mentre si levava la cintura. Minho lo guardò negli occhi, quasi perdendosi. « prendila così... ora mi devi un favore » . Han gli sorrise, ringraziandolo un ultima volta per poi uscire dalla macchina e correre via verso la sua casa. Minho si accertò che entrasse, per poi fare retromarcia per andare a casa sua.
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✎ ❛ olè, primo capitolo finito cosa ne pensate? vi posso solo dire che dal prossimo in poi appariranno tutti i bambini randagi per il paese. Detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo 🍓 bacibaci ♡ ♡ - doodle ‧ ᭔
