Capitolo 13

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Han si risvegliò piano piano, godendosi del calore che il corpo nudo di Minho emanava.
Arrossiva solo al pensiero di ciò che avevano fatto la scorsa volta, una serata a dir poco indimenticabile.
Minho stava ancora dormendo ed il più piccolo se ne approfittò per ammirare il suo ragazzo dormiente.

Gli accarezzò una guancia, senza svegliarlo, continuando il movimento su e giù, sorridendo spontaneamente al contato della morbidezza delle guance di Minho.
Ritirò la mano non appena il più grande si iniziò a svegliare, cercando di aprire gli occhi, combattendo con la stanchezza.

« buongiorno hannie »
sussurrò con voce roca, ancora impastata nel sonno, che fece rabbrividire Han.
« ’giorno »
gli sorrise, mentre veniva tirato da Minho per la vita, lasciando che i loro corpi si unissero in un abbraccio.
Minho posò il viso nel incavo del collo del più piccolo, godendosi del profumo che tanto amava.
« min, vorrei farmi una doccia sai »
sbuffò Han, cercando di staccarsi da quella forte presa.
Minho ignorò il suo richiamo, stringendolo di più a sé, tendendo sempre nascosta la testa.
« ma insomma, entrambi dobbiamo andare a lavorare... vorrei anch'io rimanere qui con te ma nello stesso tempo vorrei farmi una doccia »
« solo se te la farai con me »
finalmente alzò la testa, per incontrare lo sguardo del ragazzo, ridacchiando non appena vide la sua faccia imbarazzata.
« cos'hai da ridere?! »
sbuffò, voltando lo sguardo di lato.
« le tue guanciotte sono così carine quando sei imbarazzato, giuro che me le mangerei »
disse, dando un leggero morso su una di esse.
« non dire stupidaggini e andiamo a lavarci... sei proprio un bambino cocciuto »
borbottò il più piccolo, facendo ridacchiare Minho mentre continuava a lasciare qualche pizzicotto sulle sue guance.

Dopo vari battibecchi riuscirono a farsi la doccia, o meglio ci provarono, dato che Minho si approfittò di quell'occasione per ripetere l'atto della scorsa notte.
Entrambi erano esausti nella vasca, Han era steso sul petto di Minho, mentre gli insaponava la testa con cura.
Ormai Han era riuscito a eliminare quel senso di disagio e imbarazzo in quelle situazione. Non sopportava proprio l'idea che qualcuno lo potesse vedere nudo, perché ciò significava mostrare a chiunque le proprie insicurezze e su questo Han ne aveva per niente autostima. Infatti, non amava il mare, non sapeva nemmeno nuotare e l'idea di mettersi in costume ed essere osservato lo metteva a disagio.
Fortunatamente però, con Minho era tutto diverso.
Era riuscito a trovare una certa sintonia, la quale lo aiutava a dimenticare ciò che aveva intorno, chi era e dov'era. Per lui era una cosa positiva, staccarsi dalla realtà e rifugiarsi in quel posto sicuro, ovvero Minho, dove ogni preoccupazione svaniva.

« a che cosa stai pensando Hannie? »
sussurrò il diretto interessato, rimuovendo con cura tutto il sapone fra i capelli del ragazzo, mettendo una mano sulla sua fronte in modo che l'acqua insaponata non gli andava sul viso.
« nulla in particolare... »
« sicuro? sei così silenzio »
insistette, mettendosi seduto in modo da riuscire a guardarlo negli occhi.
« che ne dici se per queste vacanze... ce ne andiamo in montagna? »

Minho inclinò leggermente la testa, alzando un sopracciglio confuso.
« come mai questa richiesta? »
« così, i miei nonni mi hanno lasciato una baita in montagna... mi piacerebbe portarti »
gli sorrisi, con gli occhi che gli luccicavano solo al pensiero.
« non vedo perché rifiutare questa bellissima offerta quindi — »
cercò di continuare ma venne interrotto da Han, che si mise di scatto seduto.
« bene! allora dopo il lavoro prepareremo le valigie e domani si parte! »
Minho ridacchiò, trovando adorabile l'entusiasmo del piccolo e annuì, allungandosi per prendere i due accappatoi che aveva appoggiato lì vicino.
« e per quanto tempo ci vuoi stare? »
gli chiese, mentre si alzava per mettersi l'accappatoio blu.
« questo non lo so, dipende da te »
« facciamo così, dato che abbiamo due settimane a disposizione... una la decidi tu e una io! »

𝘾𝙤𝙤𝙠𝙞𝙚 | ᴍɪɴsᴜɴɢ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora