Capitolo 14. Corri.

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«Tieni Chiara, prendilo e fai qualche passo indietro», disse Riccardo passandomi un lembo del telone.

Eravamo arrivati alla Valle del Patio da 15 minuti. Gli altri stavano scendendo tutti bagagli, mentre io e Riccardo eravamo andati a prendere un grosso telone dal retro del camper. Non mi aveva ancora detto cosa avremo dovuto farci.

«A cosa serve?», chiesi.

«Dobbiamo coprire il camper...ecco, ferma, adesso poggialo a terra e mettici i piedi sopra, devi tenerlo fermo mentre io lo distendo».

Ci salì sopra. Lui andò dal lato opposto e tirandolo lo distese completamente. Ricopriva un area di circa 10 metri quadrati ed era di colore blu.

«Lo facciamo per il caldo?», chiesi.

«Esatto. Sembrerebbe una cosa sciocca, visto che il camper è all'ombra adesso, ma nella pratica, dalle 15:00 in poi, il sole ci picchierà sopra per almeno 5 ore. Questo può portare il motore a surriscaldarsi, che a sua volta può causare danni alle guarnizioni di tenuta e anche alla batteria che potrebbe diventare meno efficiente e smettere di funzionare. Inoltre, anche se improbabile, potrebbe piovere o fare vento. In questo modo, coprendolo, il camper non avrà problemi meccanici e non si sporcherà».

«Capito.. sembri saperne un sacco di motori», dissi.

«Naa, in realtà non più di tanto, la maggior parte delle cose le ho assorbite da mio padre, so fare qualche lavoretto ma nulla di che..... comunque vieni, adesso dobbiamo andare a prendere le funi, le legheremo agli anelli del telone. Servono per agganciarle al camper, cosi il telone non volerà».

Ritornammo al camper a prendere le funi. Vidi gli altri all'entrata della Valle del Patio che chiacchieravano, difronte al cancello che aveva descritto Francesco un oretta prima.

«Quindi ti piace Francesco eh?», disse Riccardo improvvisamente. Aveva la tipica espressione sorridente di qualcuno che sa e vuole suscitare una determinata reazione.

Lo guardai imbarazzata. Non sapevo cosa dire.

«ahhaha tranquilla, non sono arrabbiato o offeso... volevo solo fosse chiaro che lo so, non voglio che ci siano inutili tensioni fra di noi. Francesco, dopo la serata al Ramo, mi ha detto quello che è successo fra voi due... non lo dà a vedere ma è una persona estremamente corretta quando si tratta di queste cose. Mi ha chiesto se la cosa mi desse fastidio. Gli ho risposto di no».

Non risposi.

«Chiara, non hai fatto nulla di sbagliato», continuò osservando il mio silenzio, «ti dirò, sono contento per Francesco, lui a te piace, no?».

«Sì... anche se non lo capisco delle volte», risposi guardando verso il basso.

«ahhaha non sei la prima, diciamo che è fatto così, col tempo riuscirai a comprenderlo meglio...dai adesso andiamo».

Legammo le funi agli anelli del telone, poi Francesco e Riccardo lo ricoprirono.

«Io vi ammazzo, c'è un casino di caldo oggi, mi avevate detto che non si doveva camminare molto», disse Clara guardando me è Michelle infastidita.

Avevamo cercato di minimizzare il più possibile la fatica complessiva dei tre giorni per convincerla a venire.

«ahahah c'è la scorciatoia», le rispose Michelle ironica.

Clara digrignò di denti guardandola storto. Un attimo dopo iniziò a inseguirla. Michelle scappò  ridendo e, nel tentativo di sfuggirle, per non farsi prendere, cercò di farsi scudo dietro una grande roccia vicina. Sembrava la tipica scena comica dei film in bianco e nero degli anni 80.

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