Capitolo 11

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Le restanti tre ore sembravano non passare mai.
Ero agitata, mi sentivo mancare il respiro.
Basta non ce la faccio piú gli scrivo!
-Hey amore come stai? Mi annoio e a te come va?
La risposta arrivò circa un minuto dopo
-Hey piccola,bene ho italiano.
Tu che lezione hai?-
-Amore che palle. Ioho la Bruni-
-Minchia la mitica Bruni! Come fai ad annoiarti?!?-
-Beh per il semplice fatto che sta interrogando e io non so che cosa fare!-
-Ahahahhahah okay piccola, adesso peró ho la Smith di inglese e lei mi becca col cell, ci vediamo tra poco
-Okay amore
L'ora per fortuna volò e in men che non si dica mi ritrovai dal muretto ad aspettare Marco.
Lo vidi uscire con una ragazza che gli stava letteralmente appiccicata, anche se lui tentava di allontanarla, cosí corsi verso di lui e girandolo per un braccio dalla mia parte lo baciai.
- Oddio Marco ti sei abbassato cosí tanto?!? Ti fidanzi con certe cessette?-
Marco stava per intervenire ma io lo fermai
-Beh cara la mia oca, sempre meglio una cessetta che una ragazza fatta per il 99% di plastica e puttanella.
Quindi adesso se non ti dispiace io e il mio ragazzo dobbiamo andare. Ciao-
Presi Marco per mano e ci avviammo verso l'uscita
- Wow amore sei stata fantastica, non ti facevo una tipa cosí tosta-
- Ahahahaha manco io sapevo di esserlo ma vederla avvinghiata a te mi ha dato troppo fastudio-
Si mise a ridere e a quella risata mi sciolsi unendo anche la mia alla sua; poi mi diede un dolce bacio sulla fronte e mi bendò, mi aiutò a salire sulla moto e partimmo per una destinazione a me sconosciuta.
Mi aggrappai al suo ventre.
Andava veramente piano cosí gli dissi
-Amore dai aumenta la velocità-
-No, ci sei tu a bordo e non voglio ti succeda niente di male-
-Ma dai amore solo per un po'- lo supplicai con occhi da cerbiatta
-Puff e va bene. Tieniti forte-
Mi strinsi forte al suo ventre appena in tempo prima che partisse a raffica e mi facesse scappare un gridolino per lo stupore e la felicità.
L'adrenalina scorreva nelle mie vene, era una senzazione magnifica: il vento che mi soffia tra i capelli, il mondo che passa intorno a noi velocissimo e noi sembriamo fermi, poi ci siamo solo io e lui, io stretta al suo grosso ventre, la guancia appoggiata alla sua schiena.
-Vorrei che questo momento non finisse mai- pensai tra me e me prima che sentissi la moto fermarsi e Marco aiutarmi a scendere.

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