Capitolo 12

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Ero in preda dall'agitazione.
Ero troppo curiosa di sapere dove mi avesse portato, io odio le sorprese, non ci posso fare niente, sono troppo curiosa.
La moto si ferma, il mio cuore batte, la sua mano mi prende facendomi scendere dal veicolo; mi prende in braccio a modi sposa, per evitare di farmi andare a sbattere dentro qualche palo.
Cammina per un po' poi mi fa scendere, mi sbenda.
Il panorama è mozzafiato; resto senza parole.
-Allora ti piace?- dice abbracciandomi da dietro e lasciandomi dolci baci sul collo.
-È stupendo amore grazie- dico girandomi verso di lui e iniziando a baciarlo con foga.
Prese uno zaino dal bauletto della moto dove dentro vi era tutto l'occorrente per fare il bagno: costumi, asciugamano, creme e cibo.
Mi mise in mano un sacchetto dicendomi di andarmi a cambiare.
Corsi nello spogliatoio e appena aprí il sacchetto rimasi a bocca aperta: c'era uno splendido costume verde acqua a fascia e la mutandina un po' a perizoma.
-Che ti aspettavi una mutanda ascellare?!- disse il mio subconscio.
Scoppiai a ridere e iniziai a indossare il costume.

Punto di vista di Marco
Appena la vidi uscire dallo spogliatoio rimasi a bocca aperta.
Era perfetta, in tutti i sensi; si muovea leggiadra sulla sabbia con i capelli al vento e quel sorriso, cavolo quel sorriso!
È capace di scaldarmi il cuore al solo pensiero di quel fottuto sorriso cosí perfetto.
Qando arrivò da me la attirai piu vicina possibile e la baciai, la baciai come se non ci fosse domani; perchè ogni istante che non avevo i suoi capelli tra le dita, le sue labbra incollate alle mie o sentire il suo respiro sulla mia pelle quando ci abbracciamo.
Mi manca tutto di lei, e poi quando ci vediamo è come se il mondo ricominciasse a girare, i minuti a scorrere e io a vivere.
Non avrei mai pensato di provare un sentimento cosí grosso per una persona, ma lei, con quella semplicità cosí adorabile, mi ha conquistato... E adesso, non riesco piú a fare a meno di lei.
La presi in braccio in stile sposa e iniziai a correre verso il mare; provai a lanciarla ma era talmente incollata a me che quando tolsi le mani rimase nella stessa posizione appiccicata come un koala all'albero.
A quel punto lei scese, mi giró dalla parte del mare; si avvicinava a me con quelle labbra perfette, io ero giá pronto, chiusi gli occhi per aspettare quel tanto atteso incontro tra le nostre bocche, ma l'unica cosa che sentí fu le sue mani sul mio petto che mi spingevano e io che cado in acqua come un salame.
Torno in superficie e la vedo piegata in due dalle risate, cavolo anche la sua risata quanto è bella!
Cosí corsi verso di lei, la ripresi in braccio e stavolta mi buttai tenendola in braccio.
Saliti in superficie lei cinse le gambe alla mia vita e iniziò a baciarmi, e credetemi, avrei voluto che quel momento non finisse mai.

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