Capitolo 25

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Punto di vista di Rebecca

Dopo aver soddisfatto il bisogno di cibo delle creature continuiamo a camminare fino a che non arriviamo davanti a un negozio per bambini.

Marco stringe ancora di più la mia mano e mi trascina dentro a quel mondo fatto di oggetti in miniatura; compriamo dei vestitini uguali, così si vestiranno uguali, che cosa carina...no okay basta sto delirando, poi il passeggino, i biberon , i ciucci e tutta quell'altra roba che serve.

Arrivati a casa Marco mi dice che deve andare a fare la spesa e, dato che sono molto stanca, mi lascia a casa a riposare; non mi sento molto a mio agio oggi sola in casa, mi sento come se qualcuno mi stesse osservando.

mi convinco che non è niente e comincio a mettere al loro posto tutti i vestitini dei bambini: jean, magliette, berretti...tutta roba alla moda, mamma quanto saranno cariniiii!!!

finito tutto, mi preparo una cioccolata calda e mi corico sul divano aspettando che Marco rincasi; e, coccolata dal calore del divano, mi addormento.

Punto di vista di Marco

Okay, è più di mezz'ora che sono in coda a questa maledetta cassa, c'è una signora che avrà come minimo comprato mezzo supercato!

Meno male che avevo già ritirato una sorpresa per Rebecca; stasera voglio farle la proposta, devo ammettere che me la sto facendo sotto dalla paura ma voglio farlo.

L'anello è semplice ma bellissimo: è argento, con un grosso brillante e dentro incisi i nostri nomi; spero le piaccia!

Finalmente sono riuscito ad arrivare alla macchina e parto alla velocità della luce, non so perché ma ho un brutto presentimento.

Punto di vista di Rebecca

Mentre sono ancora nel mondo dei sogni, vengo svegliata da un rumore fortissimo.

"Marco sarà tornato" penso tra me e me.

Così vado di là in cucina, da dove proveniva il rumore, e con mia grande sorpresa non è Marco.

Il mio corpo si blocca, il battito accelera, il respiro si smorza e comincio a sudar freddo; non può essere

vero "c..che ci fai qui?" riesco a dire con quella poca voce che ho.

"sono venuto qui per fartela pagare.." un dolore acuto attraversa la mia guancia, una risata, la voce di Marco, poi il buio.


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