Capitolo 19

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Dopo tre giorni Marco fu dimesso dall'ospedale e cosí tornammo a casa.
Si stava rimettendo piano piano e io non mi staccavo da lui; le costole erano quasi del tutto ritornate normali e la faccia era di nuovo la sua, senza tutti quei segni violacei.
Adesso, anche se ancora un po' limitato nei movimenti per le costole, era tornato lui, cosí decisi di organizzargli una sorpresa.
Nel pomeriggio, mentre lui dormiva organizzai tutto; verso sera lo svegliai e gli dissi di prepararsi
- Dove andiamo?-
-È una sorpresa- dissi
-Daiiii dimmelo- mi supplicò con gli occhi dolci
-No, lo scoprirai tra poco-
-Uffa non è giusto- borbottò mentre andava a prepararsi.
Scoppiai a ridere, era bello anche col broncio!
Cosí andai a vestirmi anche io, optai per un paio di jeans aderenti a vita alta, una canotta bianca, un maglioncino di stradivarius a fantasia e tacchi alti e bianchi.
Dopo mezz'ora eravamo in macchina diretti alla destinazione; sta sera Marco era un po' piú dolorante del solito, ma per fortuna avevo con me le medicine.
Gli feci chiudere gli occhi ,lo aiutai a scendere dalla macchina e, per mano, lo condussi verso quello che avevo organizzato.

Punto di vista di Marco
Quando aprí gli occhi trovai davanti a me una splendida spiaggia con un gazebo; sotto un tavolino basso con del cibo e un divano.
Tutto intorno vi erano petali di rosa e tante candele. Era tutto perfetto.
-Ti piace?- chiese quasi in un sussurro
-Se mi piace? Lo adoro!- dissi gurandomi e tirandola verso di me.
La baciai. Ma non era uno di quei baci che ci davamo di solito, questo era quasi un bacio che aspettavamo da tempo; come se avessimo un bisogno immenso di riunire le nostre labbra.
I nostri corpi aderivano perfettamente, come fossero stati creati per stare insieme e io, sinceramente, non voglio toccare altro corpo che il suo, baciare solo le sue labbra, accarezzare solo i suoi capelli se sentire solo il suo profumo.
Finito il bacio mi porse una lettera
-Leggila qui, da solo, io vado a sedermi. Quando hai finito mi raggiungi-
Il suo tono era quasi di imbarazzo, cosí la baciai e annuii.
"Caro amore mio, sono qui sul letto insieme a te che ti guardo dormire.
Adoro vederti mentre dormi, sembri quasi un angelo e sei cosí dannatamente bello ai miei occhi.
Come sai io non sono brava a esprimere ció che provo a parole, per questo non ti dico cosí spesso "ti amo" o altre cose tenere.
Tu sei stato l'unico ad accettarmi per i miei difetti, che effettivamente sono moltissimi; solo tu mi hai fatto provare quel sentimento a me sconosciuto fino a esattamente tre mesi fa.
Amore mio, magari le parole che sto per scrivere sono come uno sputo in mare perchè magari scritte non valgono molto, ma ormai è tardi per non farlo: io ti amo.
Ti amo da morire, non esiste giorno in cui non penso a quanto io sia fortunata ad averti. Si, ad avere te che mi proteggi, che mi fai ridere, che ti guardi con me tutti quei film romantici ( che so per certo che li detesti)
Da quando ho te mi sento protetta da qualsiasi cosa.
Quando siamo a letto e mi abbracci, sento il tuo profumo che mi manda il cervello a puttane, capisco che di meglio non potevo trovare.
Da quando ci sei tu non fumo piú, non mi taglio e non ho piú quei maledetti incubi che riducevano le mie notti in laghi di lacrime.
Perciò amore mio, grazie di esistere e di rendere la mia vita cosí fottutamente perfetta."
Finita di leggere avevo le lacrime agli occhi, corsi da lei e l'unica cosa che feci fu baciarla e tenerla stretta tra le mie braccia.

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