Parigi, 15 settembe 2008
Erano passati cinque anni da quando James aveva scoperto il segreto della sua famiglia, da quando aveva visto sua madre e suo nonno torturare quel povero ragazzino.
Da quel giorno, sua madre lo aveva messo sotto un duro allenamento che ogni membro della famiglia Argent avrebbe dovuto praticare alla sua età, almeno erano quelle le parole di sua madre.
Lui e sua sorella si impegnavano al massimo per rendere orgogliosa la loro mamma.
James però, non credeva nei loro ideali, l'immagine di quel povero ragazzo era ancora fresca nella sua memoria, però sospettava che Lexie iniziasse davvero a crederci, forse il gusto di compiacere la madre era troppo forte.
Nonostante questo, Kate Argent aveva sempre avuto occhi solo per il suo primogenito, e per questo James si sentiva un po' in colpa, ma non era stato lui a chiedere a sua madre di amarlo più di sua sorella.
Adesso James aveva dodici anni e andava in seconda media, e ne era felice.
Tra la scuola e gli estenuanti allenamenti a cui lo sottoponeva sua madre, erano rari i momenti in cui avrebbe visto suo padre.
Nonostante ciò, la scuola era sempre stata noiosa agli occhi di James, che era sempre stato ad un passo più avanti rispetto agli altri bambini.
James era stato definito dai suoi maestri un piccolo genio, sapeva fare dei calcoli a mente che i bambini della sua età non avrebbero mai saputo fare, e ad una velocità sorprendente.
Questo faceva in modo che gli altri bambini lo evitassero, invidiosi del suo incredibile cervello.
Sua madre invece era orgogliosa di ciò, diceva che un giorno il suo cervello gli sarebbe stato utile durante la caccia ai lupi mannari.
Quella mattina ci fu qualcosa di diverso.
C'era un nuovo alunno in classe, si chiamava Lukas.
Si era seduto vicino a lui e aveva chiacchierato tutto il tempo, a James piaceva, la sua compagnia era stata piacevole.
Aveva solo dodici anni, era piuttosto ovvio che si sarebbe preso una cotta per l'unico ragazzo che si dimostrava gentile con lui.
Non si era mai fatto problemi per la sua sessualità, James aveva sempre saputo di non essere attratto dalle ragazze, all'inizio aveva pensato che sarebbe cambiato una volta cresciuto ma non era successo.
Forse era presto per dirlo, aveva solo dodici anni, eppure già sapeva che le donne non gli sarebbero mai piaciute.
Lukas invece gli piaceva, aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri con delle lentiggini che gli coprivano tutto il viso.
James sentiva tutta la sua faccia diventare rossa ogni volta che lo vedeva ridere.
Lo rendeva felice.
Anche quando era tornato a casa, non era riuscito a togliersi il sorriso dal viso.
Alla fine, durante la cena, sua madre parló.
"Cos'è quel sorriso? Lo hai tenuto per tutto il giorno"
Arrossì leggermente mentre sua sorella si giró a guardarlo.
Suo padre continuó a cenare, apparentemente disinteressato dalla conversazione.
"Stai arrossendo!" lo prese in giro sua sorella.
"Sta zitta, Lexie" borbottò lui.
"Allora?" chiese sua madre, sollevando il sopracciglia.
"Oggi ho conosciuto un ragazzo a scuola, è molto carino e gentile, credo che lui mi piaccia" ammise senza farsi alcun problema nella sua ingenuità da dodicenne.
"Oh Jamie, ti sei preso la tua prima cotta" disse sua madre accarezzandogli i capelli "Stai crescendo"
"Ma dico, sei impazzita?!" sbottò invece suo padre battendo una mano sul tavolo, facendoli sussultare.
"Che ti prende?" chiese Kate, evidentemente non molto felice del fatto che suo padre avesse alzato la voce con lei.
"Che mi prende? Tuo figlio è un frocetto del cazzo, ecco cosa!" sbottò.
"Come osi parlare così di mio figlio?" esclamó la donna arrabbiata.
Suo padre ebbe uno dei suoi soliti attacchi di rabbia, cercò di alzare le mani su sua madre, ma James si mise davanti, incassando il colpo.
Guardò suo padre con le lacrime agli occhi e la guancia dolorante.
"Non farle del male, per favore" sussurrò "Sei arrabbiato con me, non con lei, non fare del male alla mamma"
Kate spalancó gli occhi guardando suo figlio.
"Jamie..."
"Non preoccuparti per me, mamma" sussurrò "Sto bene, tu e Lexie andate via"
La donna strinse i pugni e trascinò la figlia più piccola su per le scale con ben poca delicatezza.
James invece guardò suo padre e chiuse gli occhi, aspettandosi l'impatto della sua mano dura contro il suo piccolo corpicino.
Non arrivó mai.
James aprì gli occhi e guardò sorpreso suo zio mentre teneva ferma la mano di suo padre e lo guardò con rabbia.
Quando era arrivato?
"Non osare torcere neanche un capello a mio nipote, figlio di puttana!" sibiló lui, per poi guardare James "Vai, ci penso io a lui"
James annuì e corse al piano di sopra, entrando nella sua stanza, guardando sua madre con le lacrime agli occhi, cercando di trattenerle.
Non voleva piangere davanti alla sua mamma.
"Puoi piangere se vuoi" sussurrò lei avvicinandosi e accarezzandogli i capelli.
"Papà dice che i veri uomini non piangono" sussurrò lui.
"Non ascoltare quello che ti dice, lui non sa nemmeno lontanamente cosa sia un vero uomo"
Singhiozzò per poi abbracciarla e scoppiare a piangere.
"Mi dispiace" sussurrò dolcemente sua madre "Lo sai che la mamma ti vuole bene"
A volte James stentava a credere che quella donna potesse passare dalla dolce e amorevole madre alla cacciatrice psicopatica che era.
Sapeva che sua madre non era una brava persona, Kate Argent era una persona orribile, ma era comunque la sua mamma, quindi James non poteva fare altro che amarla con tutto il suo cuore.
"Lo so" sussurrò "Anche io ti voglio bene, mamma"
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Being an Argent
FanfictionFar parte di una famiglia di cacciatori come gli Argent non è affatto facile, Allison lo sa e ne ha subito le conseguenze. Ma Allison non è l'unica Argent ad averne sofferto. James Argent è il figlio di Kate Argent, cresciuto con un padre abusivo e...