Capitolo 4

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Parigi, 3 agosto 2009

Un anno dopo quell'avvenimento, il karma fece il suo corso.

Suo padre aveva bevuto, non che fosse una novità, aveva alzato un po' troppo il gomito e come il grande imbecille che era...aveva deciso di mettersi a guidare.

C'era stato un incidente.

Era morto.

Ora la famiglia Argent era al suo funerale, ma James non provava dispiacere per la sua morte, ed era abbastanza sicuro che nemmeno sua madre fosse dispiaciuta.

Erano lì solo per non fare brutta figura e fare la bella faccia davanti ai colleghi di suo padre, che piangevano la sua morte dicendo che grande tragedia fosse e che brava persona fosse stato.

Brava persona? A James venne da ridere al solo pensiero.

Quell'uomo era il male in persona e sperava avesse sofferto prima di esalare il suo ultimo respiro.

Guardò la sua lapide con una rosa in mano e le strappó i petali, lanciando lo stelo spinato contro la pietra.

"Spero che tu stia bruciando all'inferno" sussurrò per poi girarsi e allontanarsi per sempre da quell'uomo che tanto aveva odiato "Buona liberazione"

"Attento Jamie, non vorrai che qualcuno ti sentisse"

Sorrise leggermente quando sentì la voce di sua cugina e si giró verso di lei.

"Allison" le fece un cenno di saluto "Che mi sentano, dovrebbero essere tutti felici che una tale feccia come lui abbia lasciato questo mondo"

La vide sorridere leggermente, poi parlò.

"Devo dirti una cosa" disse "Papà ha deciso che partiremo...di nuovo"

"Quindi andrete via di nuovo?" chiese guardandola.

"Si...sai com'è il lavoro di mio padre" disse lei.

James si morse il labbro, ne sapeva più di quanto immaginasse, molto più di lei.

Odiava mentire a sua cugina, le voleva bene come una sorella, ma aveva promesso a suo zio che non le avrebbe detto nulla, quindi si limitò ad annuire.

"Dove andrete questa volta?" chiese.

"In una città chiamata Beacon Hills" disse lei.

Lui annuì.

"Mi mancherai" disse abbracciandola, non sapendo che quella sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe fatto.

"Anche tu" sussurrò lei "Ora è meglio che tu raggiunga zia Kate"

Lui annuì staccandosi e avvicinandosi a sua madre, che guardava con disprezzo tutta la cerimonia.

"James, quando io morirò, promettimi che non ci sarai al mio funerale" disse senza nemmeno guardarlo.

"Perchè?" chiese stupito.

"Perchè l'ultima cosa che vorrei è vedere il mio bambino piangere per me, quindi non partecipare al mio funerale e rimani a casa a ricordare che donna cazzuta era tua madre" disse lei.

Lui annuì, dopo un po' di esitazione.

"Va bene"

Lei sorrise e avvolse un braccio intorno alle spalle del figlio.

"Ora che ne dici di bere qualcosa con me? Festeggiamo la morte di quello stronzo"

James sorrise.

"Certamente"

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