notte prima degli esami

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(Antonellone nazionale con la cicatrice in fronte è il top! Ammettetelo!)
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Le tre amiche studiavano come matte...

Jenny provava e riprovava a passare attraverso i due specchi delle brame, per esercitarsi.
Qualcosa però non le tornava. Nel rientro dallo specchio originale, ultimamente, le sembrava di urtare qualcosa, era come se per un attimo la forza dello specchio la "rimandasse indietro", in quella stanza segreta vicino alla scacchiera... Subito non ci aveva fatto caso; poi, siccome succedeva spesso, al momento di attraversare quel vetro; decise finalmente che ne avrebbe parlato con le amiche.

Ingrid invece si era fatta forza per andare da Raptor e lanciargli addosso il filtro magico.
Non avrebbe avuto altre occasioni, per cui, gli avrebbe parlato quella mattina: il giorno prima degli esami!
La giovane Tassorosso entrò nell'aula di difesa, dove Quirinus aveva appena lasciato andare le prime, Grifondoro e Corvonero.
Il professore sembrava guardare con adulazione il piccolo Potter mentre usciva dall'aula.
"Non ti fare distrarre da lui... Non sembrerebbe ancora una minaccia... Ci penserò io al momento opportuno..." Disse la voce di Voldemort.
"Concentrati sulla pietra. Ci sai arrivare... Mi hai portato fin lì... Stanotte la prenderai! Stanotte sarai libero!"
Raptor odiava quella voce. Odiava sentirla nella testa. Ed era arrivato ad avere pochi momenti ormai, di lucidità, durante il giorno. Era come se quel parassita vivesse le sue giornate al posto suo... E oramai, il giovane professore aveva sempre più vuoti di memoria.
Anche i suoi pensieri erano ora manipolati da quell'essere: in base a cosa pensava, Quirinus subiva fortissimi attacchi di emicrania e talvolta sveniva dal dolore. Non potendo permettersi di stare male a lezione, aveva quindi cercato sempre di spiegare normalmente, facendo finta che la minaccia che letteralmente gravava sulla sua testa non esistesse...
Ora, la promessa della libertà era l'unica prospettiva per lui. Una luce in fondo al tunnel. Sapeva che probabilmente sarebbe stato di nuovo ingannato ma, adesso, non aveva scelta.

"Professore. Mi scusi!" Esclamò Ingrid, facendolo girare di scatto.
Quirinus arrossì lievemente: "S-Sí?" Non aveva notato che la sua allieva era già a fianco a lui e lo stava chiamando.
"Altra cosa da cui non ti devi fare distrarre!" Disse nuovamente la voce, regalandogli un assaggio di quelle dolorosissime fitte che già ben conosceva.
"Posso esercitarmi un attimo con Lei, per i Protego? Ho un'ansia che mi divora e temo di non riuscire a..." La ragazza gesticolava, ridacchiando nervosamente.
"Ehi... I-ingrid!- La interruppe lui- Stai t-tranquilla! Hai fa-fatto tutto alla grande! No-non può andare m-male!"
La giovane annuì. Ma non volle demordere. Avrebbe tentato di tutto per rifilargli quella pozione.
"È che...- Ingrid inventò una scusa- Ho sognato che venivo bocciata!"
Raptor rise a quell'affermazione: "No-no-non è assolutamente p-possibile, Ingrid!... M-Ma... Se insisti..." E la sensazione di una martellata alle tempie lo costrinse a fare una pausa.
"S-se ti fa se-sentire più sicura... P-Posso de-dedicarti ancora una m-mezz'ora..." Con quelle parole si voltò, fingendo di cercare qualcosa nell'armadio; combattendo per non mostrarsi sofferente.
"Adesso?" Domandò la ragazza, che aveva già la provetta in mano.
"C-cos'hai lì?" Chiese lui, girandosi verso la ragazza e osservando la misteriosa fiala.
"Oh... Io...- Ingrid arrossì in volto- Mi sono scordata di consegnare questa a Piton... Ma gliela porto dopo! Nessun problema!" Ingrid dovette a malincuore rimettere la pozione nella tasca del suo mantello. Si chiese come avesse fatto il professore ad accorgersi dei suoi movimenti, dato che le voltava le spalle.
"V-va bene! n-no-non ti serve a-adesso! C-concentrati! Forza!" Riprese Raptor, invitandola ad iniziare con un cenno della mano.

Ingrid prese la bacchetta e iniziò a muoverla nel modo giusto. Il gesto era anche relativamente semplice. C'erano varie forme di Protego e Ingrid aveva deciso di praticarle quasi tutte, come dimostrazione.
Iniziò con un Protego horribilis.
Per un attimo il docente si sentì libero, come se il parassita si fosse assopito.
Poi provó un Protego Maxima, limitandosi all'aula.
Poi un Protego totalus, che avvolse Raptor, anche lì, al mago sembrò di liberarsi da quell'essere che gli stava rovinando l'esistenza.

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