Difesa Contro L'amore Oscuro

Pozioni e Bolidi

"Forza! Non vorrai perderti i primi posti per tifare la casa migliore?!" Vega aveva fatto sussultare Ingrid, al tavolo della colazione, dove la giovane Tassorosso stava leggendo una lettera di Gilderoy.
"Assolutamente no! Però vi devo dire una cosa importante!"
"Andiamo, andiamo! Ché se è importante non la dimentichi!" E Jenny la trascinò, con Vega, verso il portone.
"A meno che non ti abbia obliviato via gufo, stavolta!" Rise la Serpeverde, guardando male la lettera di Allock.
"Ragazze! Mi raccomando...- sussurrò Ingrid- Non fatevi scappare che sapete che io so...!"
"...Che si diverte a rubacchiare qualche ricordo qua e là? No! Hai la mia parola!" Disse Vega ridendo.
"Shhh!" Ingrid le tappò la bocca, l'amica però si divincolò continuando: "...E buongiorno, PROFESSOR RAPTOR!"
Ingrid arrossì visibilmente notando che l'insegnante si era girato a guardare la scena, aveva fatto una risatina e aveva gentilmente risposto al saluto, per poi avviarsi velocemente all'uscita.
"Dite che l'ha capito?" Chiese imbarazzata la Tassorosso.
"Che tuo cugino rubacchia dei ricordi? Naaah! - Affermò di nuovo Vega- Ma che sei cotta persa di lui, secondo me sì. Solo un idiota non lo noterebbe!"

"Andiamo o ci perdiamo la partita!!" Concluse Jenny.
Le ragazze si avviarono sugli spalti.

"Come l'ha presa Baston, che non tifi per lui?" Chiese Ingrid a Jenny.
"L'abbiamo buttata sulla scommessa: se vincono i Grifi gli offro una burrobirra, se invece vincono le Serpi, me la offre lui!" Sorrise candidamente l'amica.
"Sei seria? Va beh! Tanto te la dovrà offrire sicuramente, visto che abbiamo già la vittoria in mano!... Si vede che sei Corvonero!" Rispose Vega, spavalda.

L'incontro ebbe inizio e, tra una chiacchiera e l'altra, le tre amiche lanciavano grida di sostegno ai Serpeverde.

"È inutile che guardi Raptor, Tassotonna! È troppo preso dalla partita!- Vega punzecchiò l'amica- Tra l'altro credo tifi Grifonfessi, sta sempre guardando Potter!"

"Ragazze! Comunque, prima vi stavo dicendo che..." Ingrid provò a cambiare discorso ma non finì la frase.

"Bravo Oliver!!!- Jenny Esultò, interrompendola... - Ehm... scusate... Forza Serpiiii!!!"
La giovane strega si corresse, vedendosi circondata da ragazzi in verde che per un attimo la fissarono di brutto.

In un altro momento in cui l'azione della partita era concentrata troppo distante, Ingrid riprese la parola: "Comunque... Cosa fate a Natale?"
"Mamma mia, parti con anticipo!" Rispose Jenny.
"...Perché mio cugino potrebbe ospitarci per le vacanze! Ha una mega villa... Che ne dite?" Proseguì Ingrid.
"Vacanze con Gilderoy Allock! - Esclamò Vega- Sai che divertimento! Potrei quasi scriverci un libro!"
"Eddai... -La convinse Jenny- Musica babbana... Festa fino a tardi... Possiamo stare assieme senza separarci per via delle lezioni... "
"Andata!..." Rispose Vega senza farsi troppo pregare: non le andava molto a genio, Gilderoy, era vero; ma l'idea di passare a casa il primo natale senza Orion le lanciò un senso di vuoto straziante; un malessere tale da poter provare dolore fisico. Una lacrima fece capolino, al ché la giovane concentró nuovamente lo sguardo sulla partita, gridando con quanto fiato avesse in gola: "Avanti Serpi! Fategli vedere chi siamo!"

La sconfitta, soprattutto dovuta al fatto che un undicenne avesse battuto i Serpeverde alla sua primissima partita di Quidditch, non fu facile da digerire per Vega, che si consolò con una bevuta assieme alle migliori amiche, in una stanza segreta dietro le cucine.

Le ragazze avevano scoperto quell'aula anni prima, grazie ad alcuni appunti di Orion sui libri che aveva passato alla sorella. Lei poi aveva addestrato i suoi elfi domestici per fare arrivare lì qualche alcolico e movimentare le serate prima dei weekend.

Anche le lezioni, ripresero regolarmente.

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Ingrid e Jenny si sbrigarono a percorrere il corridoio e scendere nei sotterranei. Il professore di Pozioni era già sicuramente in aula che le attendeva.
Le due ragazze si erano infatti perse a parlare della tesi di Jenny; basata su un intruglio amoroso dall'origine arcaica che avrebbe potuto cambiare il mondo della magia.