Difesa Contro L'amore Oscuro

Amore e distrazioni

"Così, fratellone caro, grazie ai tuoi consigli ho ottenuto la piena fiducia del barone... E ho scoperto una storia incredibile! Ma... Cosa diavolo stavi combinando?!" Vega non aveva pace. Parlava da sola rovistando tra gli appunti di Orion sui taccuini che si portava sempre appresso.
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Per Ingrid, il colloquio con Raptor fu piuttosto strano.
Il fatto di essere soli, di guardarsi negli occhi, di parlarsi a tu per tu... Non era un appuntamento, ovviamente. Era solo un incontro per programmare la tesi sugli incantesimi di protezione per i M.A.G.O., ma i loro sguardi si dicevano ben altro.
Lei la visse con meno paura, con meno ansia del solito...
Per lui invece fu un vero inferno.
Non che non volesse aiutarla: tutt'altro. Desiderava con tutto se stesso starle più vicino... Desiderava toccarla, ma sapeva che si sarebbe scottato. E temeva di fare del male anche a lei. Quell'idea era insopportabile.
Oltre a tutto ciò, le fitte alla testa non gli davano tregua, al punto che faticava a seguire i discorsi di Ingrid...
Avrebbe voluto prenderle la mano e dirle "Andrà tutto bene!". Ma non poteva assolutamente garantirglielo. Anzi! Sapeva solo di essere in un guaio enorme.
Temeva di morire.
Forse però avrebbe preferito la morte... L'avrebbe preferita all'ignoto destino che sembrava attenderlo.
Un tremito lo scosse. Era così codardo?

"C-ci rivediamo lu-lunedì prossimo, va bene?- Raptor ignorò l'ennesima fitta alle tempie- Vo- voglio vedere le formule scritte c-correttamente, e inizia a do-documentarti sulla storia d-degli incantesimi trattati!"
"Va benissimo Quirinus... Ehm.... Volevo dire Professore!" Rispose imbarazzata Ingrid.

E così, anche la settimana dopo e allo stesso modo quella ancora successiva, Quirinus e Ingrid si videro, semplicemente per imbastire la tesi della studentessa per i M.A.G.O... Fu proprio in occasione dell'ultimo incontro che la ragazza, preso il coraggio a due mani e avendo finalmente la pozione segreta pronta, decise di portarsene dietro una fiala.
Ne avrebbe versato alcune gocce addosso al professore, furtivamente, senza farsi vedere, magari appena lui si fosse distratto per prendere un libro o cercare delle pergamene.
E tale opportunità si presentò anche abbastanza presto: il docente infatti, si accorse di avere una scarpa slacciata e, senza ricorrere alla magia per una cosa così banale, decise di abbassarsi, lì, di fronte alla sua allieva, e riallacciarla, mentre lei parlava dello svolgimento della tesi.

Senza smettere di spiegare, Ingrid prese rapidamente la fiala e la aprì. Sarebbe stato davvero facile: ne avrebbe lasciato cadere giusto un paio di gocce sul turbante. Quirinus non se ne sarebbe mai accorto...

Cosa mai poteva succedere?

Ma un velocissimo gufo entrò in picchiata da una delle finestre e colpí in pieno Ingrid proprio in quell'istante, facendola addirittura sbilanciare e cadere all'indietro, inciampando nella sedia.
Il professore si era perso tutta la scena, ovviamente.

"T-tu-tutto bene!?!" Chiese, porgendole la mano per farla alzare.
Immediatamente le fitte ripresero più forti che mai, accompagnate dalla voce di Voldemort, che sentì solo lui: "Vuoi ammazzarti così!? Idiota!!!" Raptor si ricompose, taciturno.
Ingrid però non ci fece caso: aveva in mano una busta grigia sigillata.

L'uccello si rialzò e prese il volo come se nulla fosse accaduto.

"Un... Un gufogramma!... È .... È successo qualcosa! " E la ragazza spalancò gli occhi, cercando comprensione nello sguardo di Quirinus.
"A-Aprila! F-Fai pure!... Ci ma-mancherebbe!" E Raptor le fece cenno di sedersi. Non si sapeva mai cosa potesse rivelare un gufogramma.
Ingrid aprì la busta con le mani tremanti. Era sbiancata.
Non sapeva se pensare ai suoi o a qualche amico di famiglia...
Se avessero avuto un incidente? O se qualcuno avesse fatto loro del male!?
Iniziò a leggere trattenendo il respiro.