EMILIANO'S POV
Non potevo crederci, mio figlio aveva appena detto tutte quelle brutte cose alla mia bambina senza nemmeno curarsi dei suoi sentimenti. Ero pronto a farlo a pezzettini quando sentimmo un urlo di dolore proveniente da Victoria. Immediatamente ci alzammo tutti e potevo notare le facce arrabbiate e preoccupate dei miei figli persino Narciso aveva una faccia terrorizzata. Appena siamo arrivati c'era Victoria davanti le scalinate, incosciente. Alla vista della mia bambina ferita non mi trattenni ero su tutte le furie ma non con Narciso perché sapevo che la sua caduta e il suo dolore non erano a causa sua. Subito Elia si fiondò su Victoria e le controllo i parametri. Elia si era laureato qualche anno fa in medicina ed era tuttora un ottimo dottore. "Dobbiamo portarla subito all'ospedale o sarà troppo tardi.". Disse Elia prendendo Vic tra le braccia e portandola verso l'auto. Io li seguii e mi misi nel posto del passeggero accanto ad Alexander che stava guidando, dietro invece c'erano Niccolò ed Elia che teneva fra le braccia una Victoria incosciente e debole. Dopo poco essere arrivati in ospedale abbiamo portato Victoria in una stanza. Ora non ci restava altro che aspettare.
ALEXANDER'S POV
In questo momento sono seduto nella sala d'attesa con i miei fratelli e mio padre. Sono davvero preoccupato per la mia sorellina, come del resto tutti in questa stanza. Sapevo che Narciso si sta incolpando di ciò che le è accaduto. Tutti sanno che non è colpa sua ma di certo non possiamo mettere da parte il suo comportamento a cena, nei confronti di Vic, e per questo verrà punito dopo. Ora ha bisogno della sua famiglia perché è visibilmente il più preoccupato, forse quanto papà. "Non è colpa tua, smetti di incolparti.". Dissi rivolgendomi a Narciso."E come potrei avete visto tutti quello che è successo. Ora per colpa mia è in un letto ospedaliero e ferita.". "Il tuo comportamento sarà indubbiamente punito ma sai benissimo come chiunque altro che c'è qualcosa di più sotto.". Alla mia affermazioni tutti si guardavano con sguardi consapevoli.
Dopo circa un'ora e mezza, Elia è uscito dalla stanza. "Allora?". Chiese papà con voce sottile come impaurito della risposta. "Sta bene ha delle ferite sulle costole e la caviglia ma fortunatamente non presenta lesioni interne. Ha un piccolo trauma cranico a causa della caduta ma niente di grave. Il suo corpo, però, è sofferente. È sottopeso di qualche chilo e ha delle cicatrici evidenti sul busto, sulla schiena e la più grave sulla coscia.". Dei sospiri di sollievo si sentirono nella stanza ma non per molto quando abbiamo elaborato anche la seconda parte del discorso. Siamo entrati tutti in stanza e Narciso si posizionò accanto a Vic. Non ci restava altro che aspettare che si svegliasse.
VICTORIA'S POV
Sentii qualcuno massaggiarmi la cute e quasi volevo continuare a dormire da quanto mi stavo rilassando in quel momento. Piano aprii gli occhi e mi accorsi di non essere nella mia stanza. "Dove sono?". Chiesi attirando l'attenzione di tutti su di me. La mano che mi stava messaggiando la cute si fermò e due braccia forti mi abbracciarono. Solo dopo ho capito di chi si trattasse. "Victoria mi dispiace tantissimo per quello che ti ho detto, non lo pensavo veramente ti prego perdonami.". Disse Narciso con gli occhi colpevoli. Per quanto avrei voluto non perdonarlo non potei arne a meno. "Sta tranquillo so che non lo pensavi ma ti avverto la prossima volta che mi parli in quel modo ti uccido fratello o no. "Ti do il consenso di farlo io stesso.". "Victoria fortunatamente stai bene eravamo preoccupati per te vuoi dirci cosa è successo?". Chiese mio padre. Sapevo che dire una bugia non avrebbe migliorato le cose, non in questo caso. Gli racconterò tutto, lo faccio per me stessa, per andare avanti, anche se la paura che mi possano abbandonare sia tanta."Ora vi dirò tutto ma voi non interrompetemi. Ho sempre vissuto con la donna che reputavo madre. Non si prendeva cura di me e non l'ha mai fatto, fortunatamente c'era Anna, la mia vicina di casa che si occupava di me e di darmi da mangiare perché ero solo una bambina. Con Cora ci sono sempre state solo spinte o rimproveri ma quando Anna è morta tutto è cambiato. Jake è entrato nella mia vita quando avevo cinque anni. Mi trattava malissimo e si arrabbiava con me per qualsiasi cosa. È iniziato tutto con qualche spinta o schiaffi ma poi si trasformò in un vero incubo. A otto anni ho imparato a cucinare per loro e non potevo neanche mangiare insieme a loro perché ritenevano che non ne ero degna. Ecco il perché del mio peso. A nove anni incominciò a piacermi la box così con alcuni percorsi che ho seguito da google riuscii ad imparare. Nel frattempo le spinte si trasformarono in pestaggi e a volte utilizzava anche coltelli ecco perché ho quelle cicatrici che sono sicura che abbiate già visto. A undici anni mi sono specializzata in infermeria base con dei corsi online, utilizzando una falsa identità, per curare le mie ferite. Ora che sapete tutto capisco se non mi vogliate più, non fa niente troverò un modo.". Avevo finito e guardai i volti di tutti con espressioni arrabbiate. Poi papà parlò "Piccola come potremo abbandonarti tu se la nostra principessa e ti prometto che nessuno ti farà più del male quando saremo con te.". Poi abbracciai mio padre in un caloroso abbraccio paterno e piano piano altre braccia si unirono. Mi sentivo così bene e amat che non volevo assolutamente che quel momento finisse. Poi ci staccammo tutti. "Sorellina dovrai stare in ospedale per qualche giorno e non dovrai sforzarti troppo. Ti verrà assegnata una dieta per riprendere peso che dovrai seguire per almeno due mesi.". All'affermazione di Elia non potei che dargli un sorriso di gratitudine. Poi continuammo tutti a parlare come se non fosse success niente e mi fa piacere che non mi stiano trattando con pietà o come se fossi un oggetto estremamente fragile.
SPAZIO AUTRICE
Ciaooo spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Volevo informarvi che probabilmente ne pubblicherò un'altro oggi.
Consigliatemi un modo pe rivolgermi a voi con un nomignolo che vi piaccia a dopo baciiiii ❤️
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La principessa è tornata
ActionVictoria è una ragazza che ha vissuto una vita infernale, per colpa dei suoi "genitori" fino ai suoi 15 anni. Una sera però "grazie" ad un assassino che, di uccidere, ne è negato, scoprirà le sue vere origini. Sei nuovi fratelli iperprotettivi e un...