La principessa è tornata

4.Presentazioni

Mi scuso per gli errori del capitolo precedente non l'ho riletto bene❤️

Ho notato le facce severe dei due davanti a me addolcirsi. Mi infastidisce molto non sapere i loro nomi, eppure loro sanno il mio. Poi il più vecchio parlò. "Magari possiamo parlarne, che ne dici?". "Di cosa dobbiamo parlare? Avete ucciso i miei genitori, siete assassini e non mi fido di voi.". Sinceramente non mi importava nulla di Cora e Jake e non li chiamo neanche mai "genitori", volevo farli sentire solo in colpa. "Senti  mancano solo tre anni prima che diventi maggiorenne, li passerò in orfanotrofio.". "Victoria magari puoi fare un periodo con noi e se non ti piace ti lasceremo andare te lo prometto.". Continua l'altro. Mi stava infastidendo più del dovuto non sapere come si chiamassero. "Come vi chiamate?". Chiesi dopo qualche minuto di silenzio. "Io sono Emiliano Royce, tuo padre e lui è Elia Royce, il tuo secondo fratello maggiore.". L'ha detto con una faccia irresistibile, piena di affetto. "Solo tre mesi e ad alcune condizioni.". Dissi con convinzione ma in realtà ero molto titubante. La mia testa mi diceva di non farlo ma il mio cuore voleva tentare perché non ha mai smesso di sperare che un giorno sarei stata amata. "A qualsiasi condizione a patto che tu rispetti le nostre regole.". "Dipende che regole sono ma ok.". "Sono semplici regole che seguono i tuoi fratelli a parte alcune.

1. Niente parolacce rivolte alla tua famiglia.
2. Rispetta tutti i tuoi fratelli anche se credo tu sia molto educata.
3. Niente risposte mute o a monosillabi.
4. Non ti proibiamo di vestirti come vuoi ma evita ci sono brutte persone in giro.
5. Ci sarà sempre qualcuno con te quando esci. Un'ultima cosa non andare a tutte le feste in cui va Ezekel anche se ti prega in ginocchio."

"Riguardo ai vestiti mi vestiro' come voglio non mi importa dei maniaci. Poi voglio la totale privacy, quindi nessuno uscirà con me ogni volta mi limiterò solo a farvi sapere ce sto uscendo e a che ora tornerò. Le mie condizioni sono: niente domande sul mio passato a meno che non ve lo dica io e volevo informarvi che almeno due volte alla settimana rientrerò più tardi dell'una di notte spero non vi dispiaccia.". Non volevo usare i loro soldi e dovevo guadagnarne di più quindi devo per forza andare almeno due volte a settimana agli incontri di box. "Discuteremo una volta a casa del coprifuoco, per il resto va bene.". Disse il mio presunto padre prima di farmi un enno per seguirlo. Appena siamo entrati in auto ho subito messo le mie cuffie e ho incominciato ad ascoltare la musica. Eminem in questi momenti ti salva la vita.
E se non gli piaccio? Magari mi odiano. Avevo troppi pensieri per la testa così decisi di calmarmi il più possibile appoggiando la testa all'indietro sullo schienale.

*SALTA TEMPO*
Siamo arrivati, di nuovo, alla possente, gigantesca e meravigliosa villa. Ancora non mi spiego perché non sono venuti a prendermi prima. Forse non gli importa veramente di me ma l'hanno fatto solo per pietà. Quando la macchina si ferma scendiamo tutti dall'auto che oltretutto è meravigliosa.

Ci dirigiamo verso la porta e appena entriamo papà urla. "Ragazzi siamo qui!". Ho leggermente indietreggiato al suo urlo perché mi ricorda quando Jake mi urlava in faccia e poi mi picchiava. Si sono sentiti dei passi scendere dalle scale. Ora tutti i miei fratelli erano davanti a me. "Ragazzi presentatevi.". "Ciao sorellina io sono Alexander tuo fratello maggiore" "Oserei dire gemello, siamo uguali". A questa mia affermazione si misero a ridere tutti apparte Alexander che semplicemente mi sorrideva. Poi continuarono a presentarsi tutti. Narciso è stato il più freddo di tutti, penso che mi odi. "Ciao io sono Ezekel e non vedo l'ora di uscire con te tutte le sere.". Poi toccò a me. "Ciao io sono Victoria Lombardo, la vostra nuova coinquilina immagino.". A questa affermazione la faccia di tutti i ragazzi diventò seria e arrabbiata. Stringevano tutti i pugni dalla rabbia ed io non capivo perché. Poi mio padre parlò. "Principessa che ne dici di utilizzare il nostro cognome invece?". "Certo non mi cambia nulla. Riguardo a Cora e Jake  non voglio alcun funerale.". "Mi fa piacere che tu abbia accettato il nostro nome così in fretta e sta tranquilla niente funerali.". " Posso vedere la mia camera?". Dissi dopo minuti di silenzio. "Certo, Kyson vai tu?". Lui si limitò ad annuire. Perché per lui non valgono le regole? Seguii Kyson fino ad una porta bianca all'inizio del corridoio al piano di sopra. "Le camere vanno dal più grande al più giovane per questo tu sei all'inizio. Se hai bisogno di qualcosa puoi chiedere a me o a chiunque tu voglia.". Sembra così gentile. Gli risposi con un "ok". Appena entro nella stanza spalanco gli occhi dalla meraviglia.

Anche il bagno è meraviglioso. Ne approfittai subito per farmi una doccia calda e disinfettarmi le ferite e i tagli. Prima di cenare mi prenderò qualche antidolorifico per non fare scenate. Mi vesto con l'unico cambio che avevo nel borsone della palestra.

Mi riposo nel comodo letto e poi scenderò a cena.

SPAZIO AUTRICE

Spero che la storia vi stia piacendo. Riguardo gli errori vi prego di segnalarmelo. Inoltre cercherò di pubblicare tutti i giorni anche se non credo di riuscirci sia il martedì che il giovedì. Se siete curiosi continuare a leggere la storia e mette una stellina. Baci a presto ❤️