12 capitolo

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Edoardo pov's

La ferita sembrava grave non sapevo quando tempo rimasi svenuto,ma appena rinvenni chiamai l'unica persona di cui potevo fidarmi, Bryan.
Mi portarono di urgenza in ospedale,non sapevo dove quel essere viscido di mio padre aveva portato Hope.
Non riuscivo a non pensare a lei,era il mio chiodo fisso, la immaginai sola e terrorizzata, chissà come stava.
Bryan era già al lavoro e tre giorni dopo mi portò sue notizie era partita con mio padre verso l'America... esattamente erano sbarcati a New York. Capì subito dove poteva essere lui aveva una villa appena fuori New York. E il fatto che lui mi credesse morto poteva essere per me un vantaggio,ma io ero vivo si,ma ancora in gravi condizioni e non potevo muovermi.
Per i medici ero un miracolo,dicevano che da lassù qualcuno mi aveva protetto.
Una settimana dopo finalmente stavo decisamente meglio e mi spostarono in una stanza singola.
La mattina dopo mi svegliai e vicino al letto ci trovai un uomo che non conoscevo.
Sembrava un uomo buono, dai lineamenti del viso sembrava emanare fiducia.

"Buongiorno Edoardo,mi chiamo Alberto Andrisani e sono il vero padre di Hope"

"Il vero padre? Non sei quel bastardo che l'ha venduta a quel viscido di mio padre?"

" No quello era mio fratello precisamente fratellastro ora e morto lui insieme alla sua miserabile famiglia,ma mettiti Comodo la storia e lunga"

Così venni a sapere la storia incredibile e tragica di quest'uomo, sua moglie venne rapita e tenuta prigioniera, all'epoca era incinta di 8 mesi,la tennero segregata fino alla nascita del bambino,dal ecografia doveva essere un maschio e invece nacque Hope.
Il nome glielo mise la madre morta poco dopo per emoraggia dovuto al parto.Volevano eliminare la discendenza così da non avere eredi maschi.
Ma essendo nata Hope la fecero sparire, per 13 anni lei crebbe con la tata lontano da quelli che lei credeva i genitori, poi venne rinchiusa in collegio e poi successivamente venduta a mio padre.
Alberto venne poi a scoprire che fu il fratellastro ad architettare tutto. E da poco lui scopri del esistenza di Hope.
Un uomo in punto di morte presente al epoca dei fatti gli fece arrivare una lettera.
Io ero sconvolto.

"So dove potrebbero essere ma abbiamo bisogno di molti uomini mio padre mi crede morto"

"Meglio che ti creda morto così non si aspetta nessuno,non preoccuparti libereremo Hope e tuo padre la pagherà"

Tre giorni dopo venni seppur dolorante dimesso e insieme ad Alberto partimmo alla volta di New York, Hope aspettami che vengo a salvarti.

Hope speranza in una vita migliore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora