Capitolo 6

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Mattia si appoggiò al braccio di Alex, in cerca di un sostegno nel caso in cui le sue gambe avessero ceduto.

Ad ogni passo che compiva che lo allontanava da Christian, il suo cuore si spezzava un po' di più.

Non c'era alcuna possibilità che Christian avrebbe capito che era innamorato perso di lui.

Non lo avrebbe mai ricambiato. Probabilmente i sogni che faceva significavano che la sua mente gli stava dicendo di dimenticarlo. Non aveva più alcuna speranza a cui aggrapparsi. Christian non lo odiava nemmeno più, provava solo compassione per lui.

Si chiese quanto tempo sarebbe riuscito ancora a vivere portando quel peso sul cuore.

In quel momento la morte sarebbe stata bene accetta come liberazione dal dolore.

Alex stava ripassando il discorso che dovevano fare davanti ai loro padri, ma lui non riusciva a prestargli attenzione. Poi vide suo padre. La sua espressione era impassibile.

Era tentato di dire ad Alex di lasciare perdere. Tanto non avrebbe mai amato nessun altro, quindi a cosa sarebbe servito? Tanto valeva sposare Alex.

Alzò lo sguardo per vedere l'espressione sul volto di Alex. Nei suoi occhi c'era un barlume di speranza.

Aveva capito che si fosse innamorato di Cosmary.

Tutto d'un tratto pensò che fosse importante vederlo felice con la ragazza che amava. Solo perché la sua vita era finita, non significava che anche per Alex dovesse essere lo stesso.

Aveva di nuovo un obiettivo su cui concentrarsi per potersi distrarre dal proprio dolore.

"Buonasera ragazzi" suo padre li salutò accennando un sorriso.

"Padre"

"Signore" Alex gli strinse la mano "Speravo potessimo parlare in privato con lei e con mio padre"

Il Generale annuì e Alex andò a cercare suo padre. Si sarebbero incontrati nella biblioteca di casa Valier.

Mattia si incamminò lentamente di fianco a suo padre.

"Mattia, va tutto bene? Sembri pallido" gli chiese con tono preoccupato.

"Oh sì, ero solo pensieroso"


"Franco" Ivan entrò in biblioteca e salutò il Generale con una stretta di mano.

Alex era molto nervoso. Continuava a lanciare sguardi a Mattia, sperando che iniziasse il discorso al posto suo, ma non era intenzionato a farlo. Normalmente Mattia lo avrebbe fatto, ma in quel momento aveva paura di non riuscire a dire più di poche parole con tono fermo e deciso.

Così Alex iniziò "Dunque, credo vi starete chiedendo perché volevamo parlarvi"

"No, ma immagino che siate pronti per fissare la data delle nozze. Non è così?" esordì Ivan.

Alex scosse la testa in segno di diniego, con espressione colpevole.

"In realtà, Ivan, credo che Mattia abbia convinto Alex nel chiederci di rompere il fidanzamento" gli disse il Generale con tono piatto. Nonostante il tono che aveva usato, Mattia sapeva che era arrabbiato con lui.

"È così? Ivan era confuso "Mattia? Alex?"

"Sì, è vero" gli rispose Alex.

"Davvero, non so cosa dire" Ivan iniziò a irritarsi.

"Dì semplicemente che sono state fatte delle promesse, promesse a delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più e che non possono essere infrante" gli venne in aiuto il Generale.

Fiore del deserto |Zenzonelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora