Capitolo 9

223 23 5
                                    

Christian stava ancora ridendo per alcune battute che si era scambiato con Albe, quando si rese conto che lui avesse lasciato la stanza e fosse rimasto da solo con Mattia, che stava fingendo di sistemare i cuscini del divano. Sospirò e si guardò intorno, poi andò verso la porta.

Invece di uscire dalla stanza e recarsi in corridoio, chiuse la porta a chiave.

Oh, no. Ovviamente voleva parlare con lui. Di che cosa?

Aveva cambiato idea dopo il sogno? O forse voleva la conferma che lui mantenesse quanto promesso?

Si aspettava una conversazione non particolarmente piacevole.

"Conosco quella camicia" gli disse serissimo, con le mani poggiate sui fianchi.

Di che camicia stava parlando? Lui non indossava una camicia.

"Che camicia?"

"Quella che stava indossando Serena"

Oh, ok. Aveva visto Serena con indosso una camicia, non da donna, ma da uomo. E allora? Fino a quel momento non ci aveva prestato molta attenzione. Ehi, mica pensava...

"Beh, non è mia" rispose accigliato.

"Lo so che non è tua. È di Albe, l'ho riconosciuta perché gliel'ho regalata io"

Non gli piaceva il modo in cui lo stava guardando, come se lui non riuscisse ad arrivare a qualcosa di ovvio.

"Non capisco. Cosa mi sta sfuggendo?" Chiese, incuriosito.

"Serena indossa la camicia di mio fratello. Mi chiedo: dove ha trascorso la notte scorsa? E avrai notato come si sono comportati l'altra mattina a colazione..." gli spiegò lentamente.

"Oh, sì" Christian stava cominciando a capire.

"Ecco, stanno nascondendo qualcosa"

"Comunque sia, non credo siano affari tuoi"

"Lo sono eccome. Albe è mio fratello e vorrei capire quali siano le intenzioni di questa Serena con lui. D'altronde sappiamo praticamente nulla di lei"

"In effetti lui è anche mio socio in affari. Non hai tutti i torti"

"Dovremmo accertarci che vada tutto bene"

"Esatto, dovremmo tenerli d'occhio" quando Christian smise di parlare, lo stomaco di Mattia brontolò.

Improvvisamente un leggero rossore si diffuse sulle sue guance per l'imbarazzo.

"Mi sembra di capire che hai fame"

"Oh ehm. Non se in cucina ci sia qualcosa di pronto"

"Potremmo andare di sopra e vestirci per uscire e poi posso mettere insieme qualcosa per fare colazione" Christian voleva toglierlo dall'imbarazzo.

"Ecco, ottimo. Mentre mangiamo potremo pensare alla strategia da adottare con quei due"

***

Alex entrò in sala da pranzo sbadigliando. Cosmary gli rivolse un sorriso, che lui ricambiò immediatamente.

Carola e Luigi erano seduti uno di fronte all'altro, facendo colazione. Sembravano ignorarsi.

"Dove sono gli altri?" domandò sedendosi di fronte a sua moglie e cominciando a servirsi dai piatti di portata presenti sul tavolo.

"Christian e Mattia sono appena usciti. Hanno detto che andavano a cavalcare" gli rispose Luigi, tenendo lo sguardo fisso sul proprio piatto.

"A cavalcare insieme? Di loro spontanea volontà? Questo sì che è divertente. E Albe e Serena?" chiese, osservando attentamente ogni dettaglio del viso di Cosmary. Lei era splendente anche al mattino.

Fiore del deserto |Zenzonelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora