Capitolo 7

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Albe sbirciò furtivamente in corridoio, controllando che non ci fosse nessuno in vista.

"Vieni" sussurrò da sopra la sua spalla nella camera da letto, facendo un cenno con la mano.

Non rimase sorpreso quando una mano gli afferrò il braccio e iniziò a tirarlo in camera.

Chiuse delicatamente la porta e restò fermo con la schiena appoggiato ad essa.

La mano che lo aveva tirato dentro la stanza ora era dietro il suo collo, facendogli abbassare la testa.

Dopo pochi secondi, interruppe il bacio in cui era stato coinvolto.

"Pensavo te ne stessi andando" ridacchiò.

Biondi capelli morbidi rimbalzarono da una parte all'altra quando lei scosse la testa.

"Mattia potrebbe alzarsi in qualunque momento e sentirci. Dobbiamo fare attenzione" disse, cercando di suonare pratico, ma sperando che lei non lasciasse la sua stanza per tutta la giornata.

Serena gli lanciò uno sguardo che intendeva dire 'vieni qui' e lasciò scivolare a terra il lenzuolo che avvolgeva il suo corpo. Lui non ebbe bisogno di altri inviti: la prese tra le braccia e la riportò a letto.

***

Christian venne svegliato dal rumore di una porta che si chiudeva da qualche parte nel corridoio.

Quella notte Carola gli aveva dato il cambio nel controllare Mattia, ma era sgattaiolata fuori dalla sua stanza prima dell'alba. Gli aveva detto che non voleva farsi trovare lì quando Mattia si sarebbe svegliato, facendo qualche commento su Mattia che la definiva una 'mamma chioccia'.

Sua sorella se ne era andata circa mezz'ora prima. Ora Mattia era di nuovo sveglio e lui osservò la sua figura immobile, incapace di guardarlo direttamente in faccia.

Era stata una lunga notte: guardarlo mentre era sveglio ed entrare nei suoi sogni mentre dormiva.

Desiderò poter rivelare il suo segreto a qualcuno e dividere con qualcun altro la responsabilità di tenerlo d'occhio, preoccupato su cosa sospettava avrebbe potuto fare. Era troppo per lui da sopportare.

Udì nuovamente un rumore provenire dal corridoio. Andò alla porta e la aprì leggermente.

Fece appena in tempo per vedere Alex e Cosmary che si infilavano nella camera di Alex dalla parte opposta del corridoio. Dietro di sé sentì il respiro leggero di Mattia. Li aveva visti anche lui.

Quindi erano loro che la notte prima erano usciti a cavallo. Aveva visto bene.

Non era difficile capire cosa fosse successo.

Forse avrebbe dovuto attraversare il corridoio, recarsi nella stanza del fratello e fargli una ramanzina sullo sbaglio che stava facendo. Ma non ebbe il coraggio di farlo.

Invidiò Alex. Doveva essere meraviglioso avere qualcuno che ricambia il tuo amore completamente.

Per un istante ebbe la speranza che suo fratello potesse avere un lieto fine con la sua storia d'amore.

Christian aveva la sensazione che Alex sarebbe stato pronto a rinunciare a tutto, ma non a Cosmary.

Chiuse piano la porta, restando per un attimo fermo appoggiando il palmo della mano sulla porta.

"Sono contento" mormorò Mattia.

"Per loro?" Christian si girò per guardarlo.

"Sì" rispose e si sedette sul letto.

"Anche io"

Mattia prese un fazzoletto per asciugarsi il viso dalle lacrime.

"Mi dispiace per questa notte, ma non serve che mi sorvegli. Non farò niente di stupido, se è questo che ti preoccupa"

Fiore del deserto |Zenzonelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora