Capitolo 16

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Mattia fu svegliato dalle imprecazioni di Christian quando lo scostò dal suo torace e balzò fuori dal letto.

"Merda, merda, merda!"

"Che c'è?" gli chiese Mattia sbadigliando.

Christian gli lanciò uno sguardo mentre si dirigeva dall'altra parte della stanza e poi affondò la testa in una bacinella con dell'acqua.

La vista di Mattia era leggermente nascosta dal paravento, ma riuscì a cogliere l'espressione sofferente di Christian quando realizzò quanto fredda fosse l'acqua.

Si lavò sbrigativamente, poi afferrò i pantaloni e la camicia che indossava la notte prima.

"Oh, accidenti!" Imprecò ancora e mosse le dita fra i ricci, cercando di domarli.

"Cosa succede, Christian?" gli chiese di nuovo, mettendosi a sedere e stiracchiandosi.

"Albe e Luigi. Avevo detto loro di vederci qui per le dieci e sono le dieci e un quarto. Merda!"

Corse per la camera e si sedette su una sedia per infilarsi le scarpe.

"Beh, non mi sembra la fine del mondo" ridacchiò Mattia.

Mentre Mattia continuava a ridere, sentirono la voce di Albe provenire dal salottino vicino

"Beh, lo cercherò qui e ho tutta l'intenzione di farlo"

Christian tirò a Mattia la sua vestaglia "Non sopporta quando dormo troppo. Pensa sia un suo dovere morale venire a svegliarmi"

Qualcuno bussò alla porta "Renditi presentabile, Christian. Sto per entrare. Sai che ora è?"

Mattia prese la vestaglia e corse dietro il paravento per nascondersi.

Fece appena in tempo, prima che Albe spalancasse la porta.

"Accidenti, Albe. Esci" gli ringhiò contro Christian.

"Cosa c'è? Non sono io quello che ha dormito quando aveva un appuntamento"

"Va bene, hai ragione. Sono sveglio adesso. Vai di sotto e aspettami lì. Sarò giù fra un minuto"

"D'accordo, d'accordo. Oh, vedo che hai trovato le lettere"

"Già. VAI. DI. SOTTO"

"Mattia non l'ha letta, vero?"

"Dannazione, Albe. Vai di sotto"

"Va bene, vado"

Mattia sentì Christian sbattere la porta e uscì da dietro il paravento.

Christian sembrò sorpreso della sua presenza. Non avevano avuto tempo di discutere di nulla la notte prima. Erano entrambi talmente stanchi che si erano semplicemente addormentati.

"Ho appena realizzato quanto sia stato stupido da parte mia nascondermi. Voglio dire, noi siamo sposati"

Sorrise leggermente e si strinse nella sua vestaglia. Si sentiva in imbarazzo?

"Uh, già. Hai ragione" tenne gli occhi fissi su Mattia mentre si muoveva lentamente fino a ritrovarselo davanti, vicino al tavolino dalla parte del letto di Mattia.

"La strada probabilmente ora è libera, se vuoi tornare nella tua stanza. È molto probabile che Albe ti venga a cercare, se non ti vede di sotto"

Mattia annuì e iniziò a dirigersi verso la porta. Poi si fermò per guardarlo in faccia

"Di cosa stava parlando Albe? Di lettere?"

Christian trasalì "Oh. Uhm, lui... ehm, voleva assicurarsi che non le avessi mandate a tuo padre"

Fiore del deserto |Zenzonelli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora