Capitolo 11

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Franco Zenzola osservò in silenzio suo figlio Mattia stare in piedi di fronte al prete con Christian Stefanelli.

La voce di Christian era ferma e decisa mentre ripeteva dopo il prete.

"Io dichiaro solennemente..."

In un altro tempo e in un altro posto lui aveva pronunciato quelle stesse parole.

Guardò Mattia, che somigliava così tanto a sua madre.

Il prete non era stato particolarmente felice quando pochi minuti prima aveva bussato alla sua porta, svegliandolo. Aveva borbottato qualcosa a proposito dell'inciviltà degli abitanti di quella città, quando lui gli aveva spiegato il motivo della loro presenza. Poche monete posate sul palmo della sua mano avevano riportato il sorriso sul volto del prete, che li aveva così condotti nella piccola cappella.

Alla sua destra Franco sentì Ivan trattenere il respiro quando il prete iniziò a rivolgersi a Mattia.

Si voltò per guardare il suo vecchio amico e non fu sorpreso di vederlo con gli occhi pieni di lacrime.

Amava Christian come se fosse stato davvero suo figlio.

Il suono della voce di Mattia lo fece un po' trasalire. Si girò per guardarlo. Poteva vedere solo il suo profilo.

"Io dichiaro solennemente..."

La luce delle candele si rifletteva delicatamente sulla sua pelle e lui pensò che sembrasse un angelo.

Ricordò il viso di Giulia durante il loro matrimonio e il sorriso che lei aveva da orecchio a orecchio.

Non c'era alcun sorriso sul volto di Mattia, ma lui non se ne preoccupava.

Il suo amore per chi gli stava accanto si vedeva dai suoi occhi.

Schiarendosi la gola, il prete si girò di nuovo verso Christian, posando la mano di Mattia sulla sua.

Christian stava di nuovo ripetendo dopo l'uomo, pronunciando le parole con una punta di orgoglio nella voce, notò il Generale.

"Con questo anello..."

Mattia trasalì e lanciò una breve occhiata preoccupata verso suo padre.

L'anello di sua madre: lui lo portava sempre al collo appeso a una catenina.

Prima, mentre andavano verso la cappella, lo aveva dato a Christian.

Sapeva che il pensiero di avere un anello non aveva sfiorato nessuno dei due.

Il prete stava nuovamente parlando a Mattia, che proseguì nel pronunciare i propri voti nuziali.

"... prendo te, Christian Galeo Stefanelli..."

Gli occhi di Mattia rimanevano fissi sul sacerdote, mentre quelli di Christian erano fissi su Mattia.

Aveva già visto la stessa espressione sul viso di Christian già prima nel corso di quella notte ed era il motivo che lo aveva convinto a permettere loro di fare questo.

Si chiese quanto tempo ci sarebbe voluto perché capissero le cose da soli.

Forse giorni, forse anni, ma nessuno poteva farlo al posto loro.

Ora era il turno di Christian di pronunciare i propri voti nuziali. Rimase stupito di quanto ferma fosse la sua voce. Sua moglie lo aveva preso in giro per anni per come lui aveva balbettato durante la loro cerimonia.

"... prendo te, Mattia Zenzola..."

La celebrazione del matrimonio era quasi finita.

Guardò di nuovo Ivan e vide che ancora alcune lacrime gli scorrevano lungo le guance.

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