il giorno migliore ma peggiore della mia vita.

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Finalmente finì quella giornata di scuola che sembrava interminabile, uscì da scuola e trovai mia mamma parcheggiata con la macchina al suo solito posto che mi stava aspettando, salì in macchina e come tutte le mamme del mondo mi chiese la fatidica domanda: "allora? Com'é andata oggi a scuola?" beh... La risposta penso che per tutti sia la solita: "normale" anche se per me, "normale", equivaleva al fatto di avere preso almeno un 4 e una nota, ma faniente ormai mia mamma si era rassegnata al fatto che la scuola mi facesse schifo.
Arrivai a casa e mi buttai letteralmente sul divano con ancora addosso il giubbotto e lo zaino, mi tolsi le scarpe lanciandole in qualche posto sconosciuto ai miei occhi e subito dopo tolsi anche il giubbotto e mi misi a tavola aspettando qualcosa da mangiare, presi il telefono in mano e... Ah gia... Quasi dimenticavo... Io ero fidanzata con un ragazzo di nome Daniel, diciamo che ci vedavamo spesso ma io avevo gia intenzione di chiudere per il suo fare troppo appiccicoso ma torniamo a noi... Presi il telefono in mano e trovai parecchi messaggi e dopo aver risposto a tutti entrai su facebook e trovai una notifica che diceva "Andrea ******** ti ha taggata in una foto" all'inizio ho solo pensato a quanto volessi ammazzarlo essendo uscita con una faccia da cazzo assurda, ma poi pensai che alla fine non era una tragedia e misi soltanto mi piace. Il giorno dopo era un sabato e io mi svrgliai verso le 10.00, accesi il computer e vidi su quella foto un commento di un ragazzo e notai di avere una richiesta di amicizia, era quel ragazzo che, anche lui, si chiamava Daniel... Gli accettai l'amicizia e subito mi scrisse... Parlando un po' scoprii tante cose di lui tipo che suonava la chitarra e che abitava in un paese vicino al mio, dopo un po' mi chiese il numero di telefono dicendo che almeno avremmo parlato con whatsapp, io glielo diedi, ma in effetti non capisco perché io gliel'abbia dato visto che ad ogni ragazzo che mi chiese il numero in passato gli avevo risposto sempre di no per via del mio ragazzo...
Passarono i giorni e arrivarono le vacanze di natale, con quel ragazzo parlai 2 o 3 volte non di più, l'ultimo giorno di scuola tornai a casa e trovai un suo messaggio, gli risposi e iniziammo a parlare ora dopo ora, minuto dopo minuto fino ad arrivare alla sera... A volte capitava anche che parlavamo fino a notte tardi ma se devo essere sincera... La cosa mi piaceva...

Sarai la mia condanna a vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora