3 (A) - Un martedí sera esplosivo

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"La successione di Fibonacci venne introdotta dal matematico pisano per dare una descrizione regolare e numerica della crescita mensile di una popolazione di conigli, supponendo che essi diventino fertili al compimento del primo mese e ogni coppia di conigli partorisca al compimento del secondo mese. Così, i primi due termini della successione sono entrambi uguali a 1, mentre ciascun termine dal terzo in poi è uguale alla somma dei due che lo precedono. La successione di Fibonacci è da sempre circondata da un'aura di mistero e ha sempre esercitato un grande fascino in ambiti anche distanti dalla matematica poiché si presta a descrivere alcune regolarità osservabili in fenomeni naturali di crescita. Per questo, anche se alcuni riferimenti a essa sono piuttosto forzati, i suoi termini si utilizzano in modellizzazioni matematiche di fenomeni di vario tipo, dalla disposizione delle foglie lungo un ramo di una pianta in crescita ai fenomeni acustici e di riconoscimento di onde sonore."



— If you be the cash
I'll be the rubber band
You be the match
I will be a fuse, b o o m


🍒
A R E S '
P O V


«Ares,» mi richiama Hermes, guardando il mio cellulare che vibra sul tavolino. «È la quarta chiamata che ricevi. Perché non rispondi?»

Infilo un'altra cucchiaiata di gelato in bocca e parlo a bocca piena. «Odio le chiamate. Non mi piace parlare al telefono.»

Hermes, seduto per terra con un pigiama satinato giallo, con la camicia completamente sbottonata (l'unica nudità che gli abbiamo concesso), fa una smorfia e lancia un'altra occhiata allo schermo. «Ah, no? Nemmeno se fosse Hazel?»

Sbuffo. «Certo. E comunque non ho il suo numero.» Ci rifletto un attimo. Almeno, io non ricordo di averlo mai salvato. Magari qualcun altro me lo ha messo in rubrica.

Scatto in avanti e afferro il cellulare, mentre la risata di Hermes mi fa da sottofondo. Non c'è il nome di Hell. E non c'è nemmeno un numero preciso, a dirla tutta. Sconosciuto. Ottimo.

«Dai, rispondi,» continua a prendermi in giro Hermes. «Magari è Hell che ti fa uno scherzo. Tanto vale tentare.»

Ignoro la sua provocazione. Se c'è una cosa che ho capito, in questi due giorni passati a convivere con lui e Liam, è che se non li ignoro, finisco per sgozzarli. E io non sono proprio fatto per il carcere, diciamocela tutta.

Continuo a fissare lo schermo, con la chiamata in arrivo, e attendo che chiunque mi stia disturbando riattacchi.

«Ragazzi!» strilla Liam da qualche parte nella camera. Ha un tono troppo entusiasta, la cosa non promette bene. Quando Liam Baker è entusiasta, di solito pensa di aver fatto qualcosa di intelligente senza rendersi conto che è un'enorme cazzata.

Liam arriva nel piccolo salotto con le mani raccolte a coppa, dentro c'è qualcosa che guarda con gli occhi dell'amore. Poi sposta lo sguardo tra me e Hermes, più volte. «Ho trovato questo geco vicino alla finestra. Penso non si senta bene. Non è scappato e si è fatto prendere in mano!»

Mi ritraggo con uno scatto. «Dio, buttalo fuori,» gli ordino. «Detesto i gechi, sono tra gli animali più orribili al mondo.»

Anche Hermes non sembra tanto felice del nuovo inquilino. Scivola indietro, sul pavimento. «Che schifo, Liam. Rimettilo fuori.»

Liam spalanca la bocca in un'espressione oltraggiata. Fa scivolare l'essere ripugnante in una sola mano, e con l'indice dell'altra lo accarezza. «Non ascoltarli, Michael Geckson. Tu rimani qui con me, sotto la mia protezione.»

Hermes aggrotta la fronte ma gli scappa una risatina. «Michael Geckson?»

Io sono preoccupato da ben altro. «Lui rimane qui con te? Te lo scordi, Liam. Quel mostro non vivrà con noi.»

Game of Chaos. Redenzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora