4 (H) - Le virgole

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Athazagoraphobia: l'irrazionale paura di essere dimenticati, ignorati o rimpiazzati.

"Secondo una leggenda risalente al medioevo, un cavaliere e la sua dama stavano passeggiando insieme sulla riva di un fiume. Lui si chinò per raccogliere dei fiori, ma a causa del peso della sua armatura cadde in acqua.
Mentre annegava, lanciò il mazzo di fiori alla sua amata e le gridò:
"Non dimenticarmi".
Quei fiori venivano spesso indossati dalle donne, come simbolo di fedeltà
e amore eterno."

— But I can't help myself
When you get close to me
Baby, my tongue goes numb
Sounds like bleh, blah, blee

🔥
H E L L ' S
P O V

«Come sarebbe a dire che non hai passato l'esame, Hazel?» domanda mia madre, dall'altro capo della linea. Posso quasi immaginare la sua espressione. La solita che ha quando la deludo.

Non so cosa risponderle, perciò rimango in silenzio a morire di vergogna.

Cersei Lancaster Fox è un'avvocatessa dagli occhi color del ghiaccio, i capelli biondi come il grano e la sensibilità di una busta di plastica. Andare male a scuola, con lei, è sempre stata una tragedia.

«Mikael, hai sentito? Hazel non ha passato l'esame di matematica. La base di tutto il corso di studio a cui è iscritta!» sbraita mia madre, per poi tornare a me. «Come è successo, Hazel? Non stai studiando? E se non stai studiando, cosa stai facendo? Non vorrai farmi credere che esci ogni sera e hai una vita sociale attiva.»

Mi mordo il labbro così forte che sento il sapore ferroso del sangue. Non risponderle, non risponderle. Aspetta che si sfoghi. Cinque minuti massimo e la telefonata finirà.

«Ci aspettiamo molto di più da te, lo sai, vero?» riprende. La sento muovere dei fogli e sbattere oggetti su un ripiano. «Devi laurearti in tempo. E con dei bei voti. O non ti interessa perché tanto i soldi della retta li paghiamo noi?»

I soldi non sono mai stati un problema in questa famiglia. Se mia madre lavora in tribunale ed è un'avvocatessa rinomata, Mikael Fox è il chirurgo di spicco del Chicago Hospital. I miei genitori sono praticamente due ricconi, laureati con le lodi dei professori e con carriere brillanti. Ogni materia scientifica è come una passeggiata per loro. Sono bravi in qualsiasi ambito: chimica, fisica, matematica, medicina, biologia, ingegneria... Come sia nata io, estremamente negata per qualsiasi disciplina scientifica, non si sa.

«Devi fare di più, mi hai capito? E gli altri esami, invece? O ne hai sostenuto solo uno? Voglio sperare di no, Hazel.»

La verità è che marzo è alle porte e tutti gli esami che ho provato a dare (tre) non li ho passati. Il problema è che io non sono una bugiarda. Non ho mai mentito su un brutto voto o su dove andassi una volta fuori di casa. E non inizierò ora a dire bugie.

«In realtà...»

«Devo scappare, ho un'emergenza,» mi interrompe mia madre. «Ne riparleremo, stanne certa. E se hai problemi con lo studio, ti mandiamo dei soldi per pagare le ripetizioni. A quanto pare il tuo cervellino ha bisogno di una spinta.»

Riattacca senza salutare. Ho ancora la bocca aperta, pronta a pronunciare un "d'accordo, grazie, ciao", quando blocco lo schermo del cellulare e me lo infilo in tasca.

Sospiro ed esco dal nascondiglio in cui mi ero infilata, nel corridoio, per non farmi vedere dagli altri studenti mentre mia madre mi urlava contro. La porta della caffetteria è subito sulla destra, e la spingo con uno sbuffo.

Game of Chaos. Redenzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora