27 (A&H) - Il mondo visto dall'alto

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— Say, "Don't go"
I would stay forever if you say "Don't go".



Acaronar (catalano):
attirare dolcemente qualcuno a sé; stringere, accarezzare,
abbracciare, proteggere qualcuno.



Scusate il ritardo nell'aggiornamento, sono state 2 settimane intense 🥲
E in caso a qualcuno non piacessero: 🌶️🌶️🌶️🌶️🌶️. Così potete saltare 🤚🏻

🍒
A R E S

Mi sono sempre chiesto quand'è che la mia vita ha cominciato ad andare a rotoli. Finalmente, ho trovato una risposta: il giorno in cui sono nato.

Il momento in cui la mia testa da neonato è sbucata fuori dall'utero di quella stronza di mia madre, le cose hanno cominciato a cadere in pezzi.

Credo, comunque, che la cosa importante sia saper ammettere di essere il problema. Insomma, sono io. Io sono il problema. Io sono l'antagonista della mia stessa storia.

Sono un deficiente che fa scelte di merda. Punto.

E questa nuova realtà in cui ho un occhio fuori uso e l'altro che, a passi da lumaca, si riprende, comincia a darmi davvero sui nervi.

Per la frustrazione, premo con troppa forza la matita sul foglio, e la mina si spezza. Sbuffo a gran voce e lancio la matita alla mia destra; resto ad ascoltare il rumore di quell'inutile pezzo di legno che rotola sul pavimento piastrellato della piscina, fino a quando la sua corsa non si interrompe.

Con la coda dell'occhio buono, mi accorgo che qualcuno mi sta venendo incontro. Mia madre, con la matita bloccata sotto la suola dello stivaletto col tacco, esala un sospiro. Nys si inchina a raccoglierla, e poi riprendono la loro avanzata gloriosa, nella mia direzione.

Alzo l'occhio al cielo. «No, vi prego, non sono in vena di una riunione di famiglia. Le nostre sono noiose.»

«Perché dici una cosa simile?» protesta Posy, prendendo posto alla mia sinistra. Hera e Nys si mettono subito dopo di lui, in modo da lasciare che nostra madre occupi la mia destra.

«Noi parliamo a cuore aperto, e ci riempiamo le bocche di sentimentalismi.» Fingo un verso disgustato. «Almeno, i nostri cugini litigano come iene e si lanciano le posate.»

«Vero», concorda Teia, distendendo le lunghe gambe in avanti. «Potevamo almeno portarci dietro Liam. Con le sue frasi inopportune avrebbe reso le cose più divertenti.»

«Ehi, cosa fai qui, a proposito?» domanda Posy, dando un colpetto al mio blocco da disegno, ancora aperto sulle mie gambe.

Lo richiudo con uno scatto troppo nervoso. «Disegnavo.»

«Cosa?» insiste.
«La piscina.»
«Ah, bello.»
«Sta mentendo, Posy. Disegnava Hell», gli viene in aiuto Hera.

Teia mi poggia una mano sulla spalla, e si sporge in avanti. Vuole vedere i miei ritratti, ma sa quanto sia delicato per me e aspetta che riapra il blocco di mia spontanea volontà.

«Almeno, ci provavo», mormoro, lasciando libero sfogo alla mia disperazione. «Non vedo nulla.»

«Forse perché sei a dieci metri di distanza da lei», commenta Nys. «Che diamine ci fai nascosto qui nell'ombra? Se vuoi vedere qualche culo in costume, apri PornHub.»

«Nys!» esclama Teia a voce troppo alta, per poi tapparsi la bocca con la mano.

«Cosa?» si difende lui. «Anche io sono contro i siti porno, in effetti. In genere, preferisco i giochi interattivi dove...»

Game of Chaos. Redenzione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora