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Dean mi ha dato appuntamento al International Hellish Station per il resoconto sui progressi, così ché potremo finalmente salire sulla terra e procedere con l'incarico.

L' International Hellish Station è uno dei pochissimi punti di partenza e arrivo dall'inferno verso la Terra, certamente il più grande. Quelle poche stazioni sparse per i deserti infernali hanno un paio di vagoni sgangerati, qui ce ne sono 20, di ultima generazione con partenze continue. Immagina il più bel centro commericiale che tu abbia mai visto, negozi di ogni sorta, architettura moderna e ampi spazi, giardini e illuminazione a non finire. Sulla terrazza di questo, però, immagina ci siano vagoni verticali in vetro, brillanti e appuntiti che sfrecciano verso il cielo su binari di luce. Posiziona ora, tutto questo su di un grattacielo enorme, luminoso e sfarzoso come solo a Dubai sanno fare, ecco; quello che hai appena immaginato è l'I.H.S.

Nell'edificio sono accessibili sensi e peccati per i visitatori, Lucifero ovviamente ne è il proprietario, il Lord mette a disposizione, per affitto o acquisto, appartamenti extralusso forniti di sensi. E chiunque alloggia qui finisce per richiedere forniture extra, ovviamente a prezzi esorbitanti. Solo i Demoni di ranghi alti possono permettersi il pernotto, molti pur di farne sfoggio si indebitano, e non sono pochi. Se vuoi essere qualcuno, se vuoi contare qualcosa all'Inferno, devi comprare o alloggiare nelle proprietà di Luce del Mattino. Per scalare i ranghi dell'inferno devi prima scalare i piani dell' I.H.S.

Ci sono controlli rigidissimi e l'armata imperiale che gira in divisa fa sempre un certo effetto, do il passaporto all'entrata, mi viene chiesto di che natura sia la mia visita, rilascio il mio codice personale che mi consente di andare e venire senza limiti, una sorta di Golden Pass.
Mi chiedo cosa ci siamo venuti a fare qui, e perché Dean abbia scelto proprio questo posto per il nostro incontro. Supero la Hall vado verso gli ascensori diretti e salgo su fino all'attico.

Il vociferare è quasi assordante, demoni di tutte le forme passeggiano, entrano ed escono dai negozi, sbuffo dirigentomi verso l'albero centrale della stazione. L'albero che brucia ancora della stessa fiamma delle ali di Lucifero quando è caduto dal Paradiso, lo trovo di cattivo gusto ma lungi da me esprimere la mia opinione sulle scelte del Lord, neanche rinata!

Fluttuo nella mia forma eterea contenendomi nelle linee umane, è così che mi mostro quando ne ho voglia o non ho un corpo, una sorta di spettro.

Dean arriva puntuale all'appuntamento, jeans t shirt e una camicia a quadri legata in vita. E' bello in giacca e cravatta e il volto appena rasato, ma così; mio Diavolo...E' da mangiare! Ho un debole per questi corpi umani c'è poco da fare. Mi viene incontro con un bel sorriso a passo svelto, porta uno zaino sulla spalla,

- Hey -

Mi dice quando fermo davanti a me poggia lo zaino per terra e in ginocchio inizia a frugarci dentro.

- Perchè qui? Sai che non mi piace il casino -

Gli dico scocciata, lui non smette di sorridere e neanche mi guarda mentre rimane con quel ghignetto stampato

- Dovevo prenderti una cosa, poi andiamo sulla Terra.
Visto che tu mi hai portato a Parigi anch'io voglio portarti in un posto. -

Sbuffo, è un appuntamento di lavoro, non sono in vena di fare gite e poi cominciamo male se trascura i punti importanti del mio fascicolo. Inizio ad innervosirmi, lui mi vede vibrare ma non smette di sorridere.

- Dean non ho un cazzo di corpo dove vuoi portarmi? Non mi sembra il caso, credi sia normale andare a passeggio sulla terra con un fantasma?

- Beh no, certo che no...

Mi guarda e tira fuori dallo zaino una scatoletta d'argento, sembra un porta sigari, la allunga verso di me e la apre, all'interno ci sono 4 fialette piene del mio "siero", dorato e brillante, di ottima qualità.

Toglimi Una Curiosità [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora