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Quando Eddie arriva al locale, con una mezz'ora di ritardo, la band ha già iniziato a scaricare la strumentazione all'interno del pub.

A quest'ora, quando il locale è ancora vuoto e le luci sono spente è quasi irriconoscibile, le pareti rivestite in legno scuro e rossastro sono piene di quadri, bandiere di band e chitarre autografate hanno un aria spettrale. Di giorno c'è un aria cupa, totalmente diversa da quella che si respira di sera.

A basso volume gli AC/DC suonano dall'impianto, il palco troneggia infondo al locale, alto poco più di un metro ma ampio e ben illuminato.

Il pub è pregno di odore di legno alcool e umidità, Eddie ne è avvolto appena supera la soglia, mentre prende la piccola discesa che lo porta verso la sala principale.

Inspira profondamente, si sente a casa.

Quando gli occhi di Eddie si abituano all'oscurità riconosce Shoutie, che è sottopalco illuminata dall'unica luce accesa di tutto il locale; lo scruta dall'alto verso il basso con disappunto.

I capelli biondi di lei sono legati con una coda alta, indossa un abitino giallo pastello con le maniche a palloncino e lo scollo quadrato, le gambe coperte da leggere calze nere strappate e i suoi soliti anfibi.

Tra le labbra colorate di un bordeaux intenso tiene una sigaretta appena accesa, sembra infastidita dal sorriso di Eddie; che è limpido e vivace, privo di senso di colpa per il ritardo, come lei vorrebbe che fosse.

Shoutie ha riconosciuto il chitarrista da subito, da quando ha visto la silhouette scura sul fondo bianco e illuminato dell'entrata principale del locale.

Ne ha riconosciuto la postura, il modo di tenere la chitarra, il modo di fumare.

Ellie non distoglie lo sguardo da lui fin quando non viene richiamata da Stinky, che le chiede di passargli i piatti, lei fa un sospiro stizzito e si volta mettendosi a lavoro.

Si accorge che Eddie le è alle spalle quando il profumo di pelle del suo chiodo le arriva alle narici e la mano di lui le toglie la sigaretta dalle labbra, delicatamente.

Lo sguardo dei due si incontra ancora, gli occhi scuri di lui contro quelli di ghiaccio di lei.

Ellie fissa Eddie, lui si porta alle labbra la sigaretta che le ha appena rubato, il filtro sporco di rossetto tinge appena la sua bocca carnosa; ci passa lentamente sopra la punta della lingua.
È dannatamente sensuale.

Ellie si ritrova a leccarsi le labbra mentre lo fissa, come ad assaporare il gusto di quelle di lui.

Da quando ha ricordato quel bacio fugace non riesce a togliersi Eddie dalla mente, non riesce a pensare ad altro, vuole baciarlo di nuovo.

- Corto il vestitino! Hai intenzione di mostrare le mutande a tutti anche stasera?!

La prende in giro il chitarrista, riporta alla luce un episodio di cui Ellie preferisce non parlare, vuole farla incazzare un po'.

Eddie ricorda con chiarezza quel concerto, e su quell'episodio ha fantasticato non poco.

Shoutie è sdraiata per terra, sul palco; la chitarra in grembo, suona totalmente rapita dalla musica. Lei è nella sua bolla, non c'è nessun'altro all'infuori di lei e della sua chitarra.

Eddie ricorda il vestito a sottoveste, leggero, di raso nero. Le scivola sulle cosce nude, e lei che si morde le labbra mentre suona, le gambe che si schiudono appena per poi tornare a strofinarsi l'una contro l'altra mostrando di tanto in tanto mutandine di pizzo nere.

- Sei un coglione!

Risponde Shoutie arrossendo, non fa nessuna delle sue battute volgari e non è quello che Eddie si aspetta, non è la reazione a cui è abituato. Rimane stupito e abbagliato dall'espressione di imbarazzo, inconsueta, di lei.

Toglimi Una Curiosità [1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora