piccola parentesi: se vi piace, commentate (adoro leggervi giuro!) e lasciate una stellina perché vivo di insicurezze... grazie a prescindere ciao ❤️
«Prego, vi posso portare qualcosa da bere nell'attesa?» finii di segnare sul taccuino le ordinazioni del tavolo.
I due commensali scossero la testa e tornarono a non prestarmi attenzione. Mi allontanai e sbuffai chiudendomi la porta alle spalle. Quel mercoledì sera la locanda era particolarmente vuota, se non per quel misero tavolo. Mi avvicinai al bancone della cucina e consegnai il fogliettino a mia madre con un sorriso stanco.
«Grazie Boo.» disse Johanna prima di mettersi a cucinare i piatti. «Sai non sei costretto a restare. Posso occuparmene io stasera.» stirò un sorriso.
Scossi la testa. «Madre per piacere. Non ho posti migliori dove andare e aiutare in sala mi piace, non preoccuparti.» le sorrisi, accomodandomi sulla sedia scricchiolante in fondo alla cucina. «In più, quei due tizi non mi piacciono.» continuai, lanciando un'occhiata oltre l'oblò della cucina.
«Sei sempre così diffidente, mio caro.» borbottò mia madre, roteando gli occhi al cielo.
Sorrisi. Johanna era una donna forte, sicura di sé, che era riuscita a tirare avanti una locanda e ben cinque figli completamente da sola. Da quando mio padre era perito in mare, mamma aveva dovuto assumere un paio di pescatori e occuparsi del locale tutta da sola. Avevo solo sedici anni, non ebbi nemmeno il tempo di piangere la morte di mio padre perché presi in mano la locanda e abbandonai gli studi, non che fosse così inusuale dalle mie parti, nelle zone povere della piccola città portuale di Penzance.
La città si trovava proprio sulla punta più bassa del Regno di Inghilterra e perciò non era insolito che molti navi mercantili o di passaggio attraccassero al loro porto e si rinfrescassero alla nostra locanda, situata in un punto tattico. Fin dal primo giorno dalla scomparsa di mio padre, mi ero dovuto tirar su le maniche per aiutare mia madre in sala. Avrei preferito andare per mare con i pescatori, ma Johanna non me lo aveva mai permesso, troppo spaventata di perdere anche il suo primo genito fra quelle onde.
«Non sarebbe la prima volta che dei manigoldi vengono al nostro locale!» ribattei con tono duro. Penzance era un paese tattico per le navi di ogni genere e spesso malviventi o peggio, pirati, attraccavano al piccolo porto per rifornirsi o cercar di rubare. Non mi piaceva che mia madre continuasse a farli accomodare nella nostra locanda, ma era pur vero che fossero una sostanziale fetta della nostra clientela abituale.
«Lo sai come funziona: l'importante è che paghino.» sospirò con un sorriso quel motto ormai famoso. Fui costretto ad annuire perché per fortuna non avevamo mai avuto problemi: tutti coloro che avevano mangiato, avevano anche saldato il debito senza protestare. Probabilmente perché lo sguardo truce con cui mia madre mi rimproverava da bambino quando rubavo un secondo dolcetto dalla dispensa avrebbe spaventato anche il più valoroso dei pirati.
«E adesso su, porta questi ai nostri ospiti.» mi ordinò dolcemente, porgendomi il vassoio con le due ordinazioni.
La serata procedette tranquilla, i due uomini pagarono senza protestare e potei iniziare a pulire il retro cucina prima del solito. Quando mi spostai a sistemare la sala, Johanna mi salutò per andare a controllare che le mie sorelline fossero fra le coperte, sperando che Charlotte fosse riuscita ad addormentarle. La salutai con un dolce bacio sulla gota e afferrai il straccio da passare a terra.
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Moths in our Stomachs flying through the Sea
Fanficlarry stylinson in Pirates!AU Un vecchio uomo in fin di vita consegna a Louis, un semplice giovanotto, una mappa del tesoro. Louis e il suo amico Liam quindi partono alla sua ricerca, ma hanno bisogno di uomini per riuscire a governare la nave appen...