Capitolo 11. Ivan

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Ivan si era fatto sentire spesso negli ultimi giorni, con scuse stupide come "oh, potremmo fare una passeggiata". Sembrava essere davvero cambiato, non era l' Ivan che avevo conosciuto.
Il telefono prese a vibrare, sullo schermo del mio S5 apparve il nome Ivan in chiamata. Non so il motivo, ma fui pervasa da una nuova emozione. Risposi.

"Ehi, come stai? " mi chiese.

" B.. Bene, e tu? " chiesi a mia volta

" Volevo chiederti.. " iniziò

" Si? " chiesi impaziente.

" Dovrei comprare una nuova sella per King e, dato che sono ancora tutti fuori, vorresti accompagnarmi? Senza impegno ovviamente.. " disse timidamente

" Oh, certo! " Risposi senza pensarci due volte.

" Benissimo, ti passo a prendere per le 10? Così poi mangiamo qualcosa e andiamo su in maneggio? " chiese.

" Si, perfetto! " Risposi entusiasta.

" Bene, a dopo. " concluse

" A dopo, Ivan. " riagganciai.

Ed ecco il momento meno atteso: Cosa mettere?

Optai per la maglietta che mi aveva regalato lui, un jeans chiaro e le mie converse nere, avrei portato anche gli stivali, dato che nel pomeriggio saremmo andati al maneggio.
Feci una veloce doccia, mi vestii e misi un filo di eyeliner per far risaltare i miei occhi.
Arrivarono le 10 e scesi ad aspettare Ivan, dopo poco arrivò. Salii in macchina, era piena del suo profumo. Merda. Mi diede un veloce bacio sulla guancia per salutarmi e subito dopo mi elencò il programma della giornata.
Appena arrivati al negozio, dopo aver visto 810591 selle, Ivan si decise a prendere una color cammello (?).
Pagò e andammo via.
Ci fermammo ad un centro commerciale e lui fu così carino da comprarmi un vestito per il quale avevo perso la testa. Per pranzo prendemmo un pezzo di pizza subito prima di ripartire. Il viaggio di ritorno, fu pieno di silenzi imbarazzanti e così decisi di mettere la musica. Partì : Love me like you do, merda, proprio quella fottuta canzone!
Lui mi guardò, io lo guardai, distolsi lo sguardo. Mise la mano sulla mia gamba, accarezzandola. Imbarazzata e non sapendo che fare iniziai interrottamente a parlare della sella acquistata. Per fortuna il viaggio finí e una volta arrivati al maneggio, Ivan prese King e regolò la sella in base al suo corpo.
Si avvicinò poi a me è mi sussurrò "ti va una passeggiata?"

"S...s..si."

"Bene, se vuoi ti lascio cavalcare King. " disse

La terra sotto di me non c'era. Mi sentii mancare, per poco non svenni. Avrei potuto montare King, per la prima volta!
Presi il morso che avevo comprato al mio compleanno e che avevo portato giorni prima al maneggio, e glielo infilai dopo aver messo la sella.
Ivan avrebbe preso Furia, per farla camminare un po'. Partimmo e quello, giuro, fu il giorno più bello della mia vita. Tutte le praterie, le attraversammo al galoppo, con i capelli al vento, con il cavallo dei miei sogni.Non era come me lo aspettavo, tutti dicevano che era un cavallo pazzo e ingestibile. Invece no, almeno con me, era un cavallo solo un po' vivace, proprio come piacevano a me.
Rientrammo e, dopo aver sistemato i cavalli, Ivan mi portò stranamente nella selleria. Si avvicinò a me è mi disse: va a cambiarti e mettiti quel vestito, stasera si va a cena fuori.
Feci come mi disse. Andammo a cena fuori, e, mentre aspettavamo le portate, decisi di raccontargli tutto quello che avevo fatto con King, il suo cavallo.

"Allora Ivan, devo dirti una cosa importante." iniziai

"Dimmi " rispose tranquillo intrecciando la sua mano nella mia.

" Ehm, allora........ "

Salveeeee! Ecco l'undicesimo capitolo, spero vi piaccia e tu, si proprio tu che stai leggendo, ti costa molto premere sulla stellina? Nahhhhhh, su su! Non fare il/la pigro/a e clicca like! ;) ❤
~M

"The Horse Of My Life" ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora