Come volevasi dimostrare, era stato il momento più imbarazzante di tutta la giornata.
Quando la conversazione terminava si piombava in un silenzio tombale. Avevamo mangiato nel giro di mezz'ora.
Io e Nancy stavamo tornando nel dormitorio per lavarci i denti. Dopo avevamo la pausa, ma avevamo organizzato di incontrarci in palestra per degli esercizi.
"Che non ti salti più mente di invitare solo lui" dissi. Avevo capito che c'era sotto qualcosa, ma non volevo che quella situazione imbarazzante si ripetesse.
"Scusami, hai ragione. Ti ho tirato dentro perchè mi vergognavo di stare da sola con lui" rispose.
"Quindi c'è sotto qualcosa! Lo avevo capito! Da quanto tempo ti piace? Se sono più di due mesi mi offendo" dissi ridendo. Io ero riservata, ma gli altri non dovevano esserlo con me.
"Ma non mi piace! Credo che sia simpatico..."
"...Altruista, gentile, bello, l'uomo della tua vita?" completai la frase per lei per farle sputare il rospo.
"E va bene! Però abbassa la voce! Sì, mi piace, ok?"
"Vedi? Non era difficile. Comunque, se ti interessa, il signor Regh ci ha obbligati a collaborare per l'uccisione del mostro che mi ha attaccato. Da quanto ho capito Bill è il miglior stratega della scuola, per questo devo lavorare con lui. Te lo sei scelto intelligente."
Mi guardò sorridendo, potevo dirle tutto di lui a lei.
Le diedi una spintarella per farla smettere.Io arrivavo sempre prima agli appuntamenti in palestra, quindi sapevo già cosa fare mentre Nancy si preparava. Accesi il tapis-roulant e iniziai a correre. Era diventata un ossessione da quando erano iniziati gli incubi dove venivo sempre catturata. Se avessi migliorato la mia resistenza e la mia velocità magari avrei potuto sfuggire alla figura che mi rapiva.
Mi ero persa nei miei pensieri.
Solo il tocco di Nancy mi risvegliò. Era arrabbiata perché non avevo risposto al telefono: "per ben due volte".
A scuola quel 'coso' era vietato durante le materie di studio. Ma al compimento di quattordici anni ognuno doveva avercelo.
Era l'età dalla quale iniziavi a cacciare i mostri, quindi il telefono serviva per rimanere in contatto con gli altri ragazzi.
Nancy però lo usava per qualsiasi minima cosa. Io, invece, preferivo utilizzarlo per le mie ricerche scolastiche o personali e, qualche volta, mi concedevo di guardare i social, avrebbe destato troppi sospetti una ragazza che non pubblicava mai una storia.
Già, gli altri esseri umani non sapevano dei mostri e dei loro cacciatori.
Dopotutto entrambi avevano caratteristiche umane e si attaccavano a vicenda. Infatti i mostri perseguitavano solo i ragazzi che superavano il Test di ammissione alla scuola che era sconosciuto a tutti.
Quindi io e gli altri cacciatori ci 'difendavamo' dai mostri. Almeno questo era l'obiettivo iniziale. Con il tempo i mostri sono diventati le prede, mentre i cacciatori i predatori.Nancy si stava stufando, era la quinta volta che le chiedevo di ripetere quello che aveva detto.
Dopo un'ora se ne andò, mentre io rimasi ad allenarmi.
Se dovevo affrontare lui avrei dovuto essere molto più forte di così.Quando sentii solo il battito del mio cuore e il pulsare della testa, tanto da non riuscire più a pensare, decisi di andare in camera a farmi una doccia veloce, le lezioni stavano per iniziare.
Gli orari cambiavano sempre, per questo me li diceva Nancy. Prima di andarsene, oltre a sbuffare, mi aveva detto di tornare entro due ore perché stava per iniziare la lotta notturna. Era la cosa che preferivo in assoluto. Quando non avevo ancora l'età per cacciare i mostri praticamente vivevo solo di quello. Era una sorta di simulazione di battaglia. Ci si nascondeva nei boschi vicini con tutta la scuola, di sera, e bisognava rimanere allerta tutto il tempo. Ogni ragazzo e ragazza erano i tuoi nemici. Nessuna distinzione. Incontravi qualcuno? Scappavi o lo affrontavi. Di solito non ci si faceva male, comunque tutti avevano un limite che preferivano non varcare, ma molte volte capitava di cadere o inciampare per colpa della poca luce.
Divertente, no?Aprii la porta e trovai Nancy che si stava guardando allo specchio mentre si faceva la coda. Era in tenuta da combattimento: tutta nera, attillata, di cuoio.
Feci una piccola esclamazione e mi fiondai in bagno, avevo più o meno trenta minuti per lavarmi, asciugarmi i capelli e vestirmi. Sarebbe stata un'impresa degna di un libro.
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La ragazza mortale
FantasyIvy è una cacciatrice di mostri e va a scuola per imparare ad ucciderli. Un giorno, però, una nuova creatura la attacca. È diversa dalle altre, è molto più intelligente. Ivy sarà legata sempre di più a essa e questo porterà la ragazza alla scoperta...