CAPITOLO IX: non è possibile (parte II)

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Arco di tempo capitolo: martedì

I miei occhi erano ancora puntati nel punto in cui c'era stato lui. Ero totalmente sorpresa che non mi stavo nemmeno rendendo conto del dolore che provavo in tutto il mio corpo.

Pochi attimi dopo un cacciatore mi corse incontro.
"Ivy ci sei? Stai bene? Hai bisogno di qualcosa?" disse tutto questo troppo di fretta, non si sarebbe mai aspettato un attacco dai mostri. Si vedeva.
Scossi la testa. Per quanto il braccio potesse farmi male non importava, c'erano altri che stavano peggio e avevano bisogno di quelle cure.

Mi offrì una mano e io mi aggrappai ad essa per tirarmi in piedi. Feci una smorfia di dolore per il braccio sinistro, ma non lo feci notare.

"Era una trappola" iniziò il ragazzo "Noi ci siamo cascati! Avremmo dovuto pensare di più invece che fare tutto subito!" lo disse mentre si metteva le mani nei capelli.

Gli misi una mano sulla spalla per tranquillizzarlo, non lo avevo mai visto, ma sapevo quanto fosse dolorosa una cosa del genere: la sconfitta.

Si ammutolì e mi portò dal resto del gruppo allungandomi una benda. Lo ringraziai e legai il braccio contro il petto per tenerlo fermo. A quanto pare non ero riuscita a fingere bene.

"State tranquilli. Avete ripreso tutti?" chiese Matilde, era praticamente la capa del gruppo.
Tutti annuirono.
"Siamo stati attaccati, era una trappola. Dopo parecchio tempo, però, i mostri si sono ritirati al suono di un fischio. Ma a chi apparteneva?"

"Al mio mostro, è stato lui a fischiare." mi intromisi.
Era stato lui a distogliere per primo lo sguardo dal mio per richiamare tutti e andarsene. Erano scomparsi come erano arrivati.

"Dobbiamo fare l'appello, per controllare che tutti ci siano. Purtroppo abbiamo anche delle... vittime." disse Matilde, la voce che le si rompeva per pronunciare l'ultima parola.

Cercai con lo sguardo Nancy e per fortuna la trovai, ma sul suo viso c'era una smorfia di dolore. La stavano medicando.
Mi alzai sulle punte per vedere meglio, era coperta dagli altri cacciatori, non ottenni alcun risultato.

Non potevo andare da lei, avrei creato problemi con la conta. Quindi non feci un passo, in onore di chi era caduto, ma con lo sguardo la seguivo dappertutto.

Al mio nome alzai la mano.

Mancavano all'appello: Sam, Rose e Luca.

Quel ragazzo mi sarebbe mancato, era strano pensare che poco tempo prima era stato con me e ora non poteva più esserlo.

Sentivo in lontananza vari singhiozzi. Ma non volevo vedere nessun corpo se non prima quello di Nancy, per fortuna ancora caldo.

Corsi dalla mia amica e lei mi fece un sorriso forzato. Non mi tranquillizzò affatto, soprattutto perchè fu seguito da un'altra smorfia di dolore.

Da lontano non avevo notato quale fosse il suo problema, ma ora era tutto molto più chiaro. La gamba. Probabilmente era rotta.

Non mi era mai successo, non sapevo che cosa si provasse veramente. Solo molto, ma molto dolore.

Incoraggiai la mia amica e cercai di aiutare coloro che la stavano medicando, ma nei limiti possibili. Li avrei intralciati e basta, visto che avevano già iniziato il lavoro.

Crearono una steccatura di fortuna, ma Nancy avvertiva comunque molto dolore. Si vedeva.

Regh era stato avvertito e stava arrivando, per fortuna. Gli autisti avrebbero portato con loro delle barelle sia per i feriti che per i... morti.

Conoscevo solo Luca tra di loro, ma vedevo la tristezza negli occhi degli altri e non potevo non esserlo anche io.

Nancy si rifiutò categoricamente di essere portata con i lettini, anche dopo le varie implorazioni che le feci.

"Non voglio essere come Luca, essere nella sua stessa posizione. Io posso ancora chiedere di non essere messa su quella stupida barella! Lo capisci? Fallo per me! Fallo per lui." mi disse con due lacrimoni agli occhi. Annuii e le porsi un fazzoletto, non volevo piangere. Non conoscevo bene Luca, ma sapevo per certo che non voleva che qualcuno piangesse sul suo corpo morto.

Nancy mi usò come stampella insieme a un suo medicatore per muoversi e arrivammo, seppur molto lentamente, al luogo dove si trovavano le macchine.

Vidi Regh che era intento a gridare ordini a destra e a manca, trasportare lettini e medicare chi aveva ferite leggere.

Appoggiai la mia amica sulla macchina di qualcuno e corsi a prendere un antidolorifico abbastanza potente. Lei lo trangugiò all'istante.

"Non ci posso credere..." iniziai a parlare dopo che il cacciatore se ne fu andato. "Luca era bravo, o almeno sembrava esserlo. Ora non è più qui... È... Strano..."
Non sapevo cosa dire. L'avevo conosciuto a malapena, non potevo fare un discorsone, ma non potevo nemmeno far finta di niente. Stavo dicendo la verità, era strano pensare che non ci sarebbe più stato.
Lo pensavo sempre quando qualcuno moriva, ma era da parecchio che non accadeva. I cacciatori si erano migliorati e con loro i piani che usavano, il rischio si era ridotto di molto.

Ma a quanto pare a lui non importava! Lui voleva essere l'eccezione! Allora perchè mi aveva salvata? Perchè me e non gli altri?

"Vero...Era bravo a karate... Mi ricordo un po' di anni fa, prima che fossimo compagne di stanza, che lui mi aveva atterrato durate allenamento, aveva riso. Poi mi aveva offerto la mano per alzarmi. Credo che io avessi avuto una piccola cotta per lui." rispose Nancy molto cautamente.
"Non mi è mai successo, sai, che la mia ex fiamma morisse... È vero è... Strano"

Io e la mia amica sapevamo descrivere molto bene le situazioni di vita: erano...Strane.

Non sapevo questo suo piccolo segreto e cercai di abbracciarla anche con la steccatura. Lei affondò il viso nella mia spalla e sentii due lacrime contate cadermi sulla maglietta.

Mi alzai e me ne andai a prestare servizio a chi aveva bisogno di aiuto. Nancy sapeva che non potevo stare con lei per sempre. Avremmo avuto dopo il tempo di parlare di tutto.

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Ciaooo
capitolo corto (e ci ho messo pure tanto a pubblicarlo), ma pensavo che le cose "non possibili" fossero finite.

Chiedo scusa per Luca ahaha, ma dovevo, era già stato deciso (sorryy).

Sinceramente questo capitolo mi piace molto, non è niente di particolare, ma riusciamo a scoprire molte cose "non possibili" e anche cose in più sulla nostra protagonista Ivy.

Vi sta piacendo il suo carattere?

E secondo voi Bill come reagirà? Perchè ci devo ancora pensare ahaha vediamo se mi riuscite a ispirare ;)

Arrivederci e non uccidetemi plss ahah

La ragazza mortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora