Capitolo 13: gioco di sguardi
Izuku trangugiò quel bicchiere di assenzio con troppa velocità, e lui odiava quell'alcolico troppo amaro per i suoi gusti.
Si trovava nel giardino del locale, era in piedi poggiato contro il bancone dove servivano le bevande e si ritrovava a fissare adesso quel bicchiere che era stato svuotato in pochi secondi. La musica e la confusione erano forti potevano sovrastare i suoi pensieri, ma non era abbastanza.
Aveva già chiesto un altro bicchiere e l'uomo dietro il bancone non aveva perso tempo a porgerglielo. Agitò lentamente l'alcolico dal colore verde brillante e maledisse per l'ennesima volta quella serata libera; non un solo dannatissimo cliente si era fatto avanti e si rese conto solo in quei momenti che ciò che aveva sperato tutta la giornata gli si stava inesorabilmente ritorcendo contro.
Nessuna distrazione, niente lavoro, solo la piena consapevolezza che lui fosse lì e probabilmente non volesse avere niente a che fare con lui.Non lo aveva guardato durante l'esibizione, non c'era riuscito, la sorpresa era stata tale che per la prima volta Izuku aveva esitato. Lui che era sempre stato padrone della scena si era perso nelle note e nei movimenti, destabilizzato da una sola persona di cui non avrebbe dovuto minimamente curarsi.
Riuscì a bere d'un fiato solo mezzo bicchiere prima che qualcuno glielo togliesse di mano facendolo imprecare.
«che stai facendo?» il tono allegro di Yuga lo fece innervosire, mentre il suo amico prendeva posto di fianco a lui, dando però le spalle al bancone.
«sto bevendo» rispose con tono ovvio e fin troppo seccato perché il suo malumore passasse inosservato.
«tu odi l'assenzio» lo derise il biondo finendo la bevanda al posto suo.Izuku alzò gli occhi al cielo, trovando superfluo dire che la sua chiara intenzione fosse quella di una sbronza. Dirlo ad alta voce, sarebbe suonato solo patetico.
Non che già non lo fosse.
Fecero eco i suoi pensieri.
«lo stai evitando» aggiunse Yuga e il ballerino scosse il capo.
«non so di cosa stai parlando e mi devi un drink ora» borbottò sentendo solamente uno sbuffo.
«andiamo Izuku! Hai davanti la maledettissima occasione di sistemare le cose!» si lamentò il suo amico con fin troppa enfasi e questo bastò a fargli ricevere un'occhiata di traverso.
«Yuga non c'è niente da sistemare, è stata la storia di una notte, é stato un cliente come tanti altri... Tu fantastichi troppo.. c'è una grande differenza tra amore e attrazione fisica» lo avvertì.Ed era vero. La sua era pura attrazione fisica, adorava quella chimica che c'era stata tra loro due, il desiderio carnale tra i loro corpi... ma nulla di più. L'amore era ben altro, era un sentimento speciale e unico, che si costruiva con il tempo, lentamente, man mano che si conosceva l'altra persona. E lui, certamente, non sapeva nulla di quel ragazzo.
Yuga sospirò.
«non ti importa davvero che sia tornato?»
«cosa ti fa pensare che sia venuto qui per me?» iniziava ad essere spazientito, quella conversazione iniziava ad essere scomoda.
«ti sta fissando» lo canzonò divertito e Izuku si voltò troppo in fretta per rendersene conto.E i loro occhi si incontrarono.
Shoto stava distrattamente parlando con suo fratello. I due non sembravano star facendo qualcosa in particolare, semplicemente in piedi, con un bicchiere vuoto tra le mani, probabilmente a godersi la serata. Fu Shoto il primo a destare lo sguardo, forse perché richiamato da Touya; rivolse il suo sguardo imbarazzato verso il fratello e presto quest'ultimo si girò per capire cosa stesse guardando.
Izuku riportò la sua attenzione su Yuga prima di incrociare il suo sguardo e sbuffò.
«non mi importa, se vuole qualcosa stavolta fa lui la prima mossa» borbottò
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L'émeraude du Moulin Rouge || Tododeku
Fanfiction[INCOMPLETA] Tododeku - QuirklessAU Quando un artista trova la sua musa, nulla può più fermare la sua arte