Spécial

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Capitolo 24: speciale

Il fumo abbandonò le labbra di Izuku disperdendosi nell'aria fresca della sera, osservò quella piccola nuvola nera aleggiare lontano da sé, mentre le sue dita distrattamente giocavano con la sigaretta, facendola oscillare tra indice e medio; le sue braccia si sostenevano sulla ringhiera del piccolo terrazzo dell'elefante e le sue mani penzolavano nel vuoto, seguendo distrattamente il ritmo della musica che proveniva ancora dal locale. Aveva sempre apprezzato la tranquillità di quel piccolo angolo di aria fresca, inserito nella testa della grande scultura. Le stoffe che ornavano il capo dell'animale e le sontuose decorazioni che ne arricchivano il muso offrivano un confortante nascondiglio da occhi indiscreti proventi dal sottostante giardino, e si era ritrovato spesso lì, accompagnato dai suoi pensieri, mentre la brezza lo accarezzava, riempiendo di brividi la sua pelle.

Sospirò, prima di emettere un mugolio rilassato quando due braccia gli avvolsero il bacino e chinò il capo a destra, lasciando che quelle labbra gli accarezzassero il collo, depositando baci bollenti sulla sua pelle fredda.

«temo di essermi addormentato» sussurrò Shoto contro il suo orecchio, prima di spostare le labbra sulla sua tempia dove depositò un altro bacio e Izuku sorrise, beandosi di quelle attenzioni che andava scoprendo di amare sempre più.
«solo per poco, non volevo svegliarti, é ancora presto... sono appena le undici» anche lui tenne un tono basso, quasi come a non voler spezzare quel senso di rilassatezza che provavano entrambi.

Shoto annuì, poggiando il mento sulla sua spalla e guardando insieme a lui la folla di persone che danzavano in maniera disordinata, ridendo e urlando a squarciagola.

Non parlarono per un po', si limitarono solo ad osservare le persone sotto di loro, volgendo talvolta gli sguardi sui tetti delle palazzine che si intravedevano oltre lo scenografico mulino rosso, le cui pale illuminate sembravano girare in un moto perpetuo.

«tu stai bene?» chiese poi l'artista e Izuku sorrise appena, prima di fare un altro tiro dalla sua sigaretta.
«continuo a pensare che stiamo facendo una cazzata» espirò il fumo, mentre le dita di Shoto si insinuavano tra le sue, sfilandogli la sigaretta dalle mani. Se la portò anche lui alle labbra ed aspirò quasi avidamente il tabacco, forse per rilassarsi, forse solamente per levarla all'altro e infine la fece cadere per terra, calpestandone i resti ormai consumati.
«é così - ammise e Izuku sospirò a quella verità che non voleva accettare - ma sei stato tu a dirmi di dover essere un po' egoista» gli rammentò e il ballerino annuì appena, accennando un sorriso.
«ho cercato di allontanarti perché volevo che tu avessi di meglio» sussurrò infine il ballerino, dicendo per la prima volta ad alta voce i pensieri che lo affliggevano, scostando forse per la prima volta quella maschera di freddezza a cui si era abituato e senza la quale, ormai, avrebbe potuto vivere.

Si rese solo in quel momento quanto quelle parole fossero pesanti da pronunciare, quanto si sentisse improvvisamente nudo davanti a lui, davanti un ragazzo che nonostante tutto conosceva appena. Si domandava proprio in quegli istanti se in realtà non avessero catturato il suo interesse semplicemente i suoi modi così gentili, solamente quelle parole dolci che mai nessuno gli aveva riservato. La sua inesperienza in amore gli stava facendo fare le scelte sbagliate?

«a me sembra incredibile che tu mi stia dando questa possibilità... come posso desiderare di meglio?»

Izuku accennò un sorriso.

«sei un adulatore, chérie» lo canzonò e Shoto lo strinse maggiormente a sé.
«dico sul serio, Izuku» sussurrò e il ballerino annuì appena.
«lo so... é questo che mi spaventa» soffiò e la labbra dell'altro baciarono dolcemente la sua spalla, mentre le mani accarezzavano il suo ventre con gesti lenti rilassando i suoi muscoli che si erano fatti improvvisamente tesi.

L'émeraude du Moulin Rouge || TododekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora