Sull'amicizia

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Si conoscono da sempre, Giulia e Margherita.

Dai tempi dell'asilo, fin da quando si iniziano ad avere dei ricordi.

Nei ricordi di Giulia, infatti, Margherita è sempre presente.

Non sa più come si sono conosciute, non saprebbe determinare un momento preciso, una giornata a scuola, un pomeriggio al parco.
Nessuna delle due lo ricorda; sanno solo che da un certo punto in poi hanno iniziato ad esserci l'una per l'altra.

Come spesso succede nelle amicizie, quelle vere per davvero, quelle che si possono definire amicizie con la A maiuscola, sono l'una l'opposta dell'altra -calma, riflessiva, prudente Giulia, impulsiva, impaziente, determinata Margherita.

Margherita è una delle poche persone con cui Giulia riesce a essere quasi del tutto sé stessa- sé stessa fino in fondo non riesce ad esserlo mai- ma con Margherita ecco, ci avviciniamo parecchio.

Sono cresciute insieme, condividendo i giochi spensierati di quando si è bambini, quando l'unica cosa importante è andare ancora più veloce sull'altalena, passando attraverso il terremoto emotivo e fisico, fatto di scoperte e prime volte, e brividi, e paure, e risate, e che m'importa dei miei, sono solo gli amici che contano, e scritte sul diario, e bigliettini lanciati di nascosto dalla prof, e prime cotte, e giornata passate a parlare di niente e di tutto -adolescenza, la chiamano, fino ad arrivare alla così definita età adulta, dove le cose importanti sono altre e andare più veloci sull'altalena non basta più.

Margherita è sempre stata quella più sveglia tra le due; è stata lei a dare il primo bacio, lei a fumare la prima sigaretta, lei a fare l'amore per la prima volta, lei a salire in macchina del ragazzo di turno, appena conosciuto, lei a raccontare balle su balle ai suoi, lei a fidanzarsi sul serio, come si può essere seri a venti anni, con annessa convivenza in altro paese, non lontano dal loro, ma comunque lontanissimo per Giulia, che aveva visto per la prima volta la sua amica allontanarsi.

In tutti i sensi.

Giulia si era ritrovata spesso a pensare che tutte le scelte fatte da Marghe, il suo essere impulsiva, il suo lanciarsi nelle cose a tutto tondo, nascondessero in fondo in fondo una certa dose di insicurezza.

Camuffata bene, si intende.

Buttarsi nelle cose per non sentire quel qualcosa dentro, che poi se lo ascolto troppo fa male.

E forse allora Margherita e Giulia non erano altro che facce della stessa medaglia, entrambe alla ricerca di qualcosa di autentico in un mondo che sembrava loro fatto solo di finzione e mezze verità.

Adesso che sono cresciute si sono un po' allontanate, come sembra essere normale e fisiologico.

Impegni diversi, lavori con orari diversi, fidanzati, figli.

Marghe ancora non ne ha, la vita di Giulia invece è stata completamente stravolta dall'arrivo di Davide.

Per un po' ci hanno provato, a tenere in vita quel filo invisibile che sembrava unirle da sempre.

Si vedono poco però, e quando lo fanno una delle due è sempre di corsa.

Le poche volte che riescono a vedersi per più di cinque minuti finiscono per parlare di banalità, di cose scontate, come si parla con quelle persone con cui si ha poco in comune.

Forse è vero che crescendo tutto si trasforma. L'amore, le amicizie.

Giulia comunque continua a volere un bene dell'anima a Margherita, continua a considerala la sua amica del cuore, quella che ognuno di noi ne ha una, e non importa cosa succederà, quell' amica ci sarà sempre.
O almeno spera.

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