Sul tornare a casa.

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Giulia è davanti a casa, sta tornando da quella sera totalmente fuori dagli schemi. Si accende una sigaretta, e si fruga in tasca in cerca delle chiavi.

Andrea starà dormendo?
Che cazzo gli dico quando si sveglia?

Decide di non pensarci. Per adesso, almeno.

Mentre cerca le chiavi, sente che c'è qualcos'altro in tasca. Sembra uno scontrino appallottolato.
Lo tira fuori.
Non è uno scontrino, è un foglio.
Grande, A4, pieno zeppo di scritte. Lo apre.

"Lista di cose che possono risultare piuttosto inutili ma che trovo piuttosto utili in caso di smarrimento. Si noti che con il termine "smarrimento" in questo specifico contesto si intende quel momento, o quei momenti-magari ce ne fosse solo uno, in cui tutto sembra senza senso, spento, grigio, appiattito.

O anche quando ci sono talmente troppe cose da mettere in ordine che uno non sa nemmeno da dove cominciare.

Ecco, in questi momenti di smarrimento, dicevo, torna utile, almeno a me, stilare una lista di cose che mi piace definire- belle.

Cose che mi emozionano, nel bene e nel male,cose che mi fanno tornare alla mente sensazioni provate e mai dimenticate. Cose che mi fanno dire -ma sì dai, anche se ora mi fa tutto schifo, magari qualcosa di bello riesco comunque a trovarlo."

Giulia rimane perplessa. È abbastanza sicura che quel foglio non fosse nella sua tasca quando si è messa il giubbino per uscire- sì, Giulia è una di quelle che il giubbino lo porta, e spesso lo mette, anche al mare.

Così come è altrettanto sicura che quella non sia la sua scrittura, né quella di Andrea. Deve averglielo messo in tasca Carlo.
Continua a fumare la sua sigaretta, e inizia a leggere.

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