UOMO SENZA VOLTO

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(poesia artefatta da "Il figlio dell'uomo" di René Magritte)


Chiedimi perché sono infelice,

e ti dirò che sono vuoto.

La mia testa non pensa più,

è persa nel cielo in tempesta.


Sono la marionetta di un teatro dell'assurdo,

il pupazzo schiavo di un'esistenza surreale,

l'ingranaggio di una macchina

con troppi padroni e piloti.


Ma, se potessi,

volerei più in alto del sole malato

che non mi scalda più,

butterei via questo abito

che mi affligge e mi condanna

ad una vita sempre uguale.


Lasciami vivere libero,

fammi godere il sapore delle mele,

il piacere nascosto dietro il visibile,

il profumo dell'oceano invisibile.


Abbandonami alle tentazioni,

guarda il mio volto riprendere forma,

chiamami a te prima che fugga lontano,

baciami e fammi sentire vivo e vero,

adesso e per sempre.

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