Partenza

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"Mamma su dai che perdiamo l'aereo"
Disse mentre aspettava la donna sulla porta.
Le valigie erano pronte ed erano già state caricate in macchina e tra un'ora e mezza il loro volo sarebbe partito.
Ci volevano 30 minuti per arrivare in aeroporto e lui odiava fare in ritardo.

Si passò una mano tra i capelli biondo tinto che gli cadevano sugli occhi nocciola.
Quando finalmente la donna scese dalle scale con due borse in mano, poterono uscire per l'ultima volta da quella casa salutandola per sempre.

Raggiunsero il padre in macchina, seduto lì da una manciata di minuti e con già il navigatore impostato per l'aeroporto.
Quando salirono in macchina si girò per guardare la moglie al suo fianco e il figlio

"Avete preso tutto?"

Chiese e loro annuirono

"Bene possiamo andare" sospirò rumorosamente.
Era nato in quella città e ci viveva da ormai 49 anni, lasciarla non sarebbe stato di certo facile.

"Ci si vede nelle vacanze Sidney" disse salutando la città natale con un po' di nostalgia

"Vedrai tesoro, a Seoul ci troveremo bene e con il nuovo incarico di lavoro saprai gestirti alla perfezione" lo rassicurò la donna, mettendo una mano su quella del marito, poggiata sul cambio manuale.
Si sorrisero a vicenda per poi continuare il viaggio avvolti dalla musica della radio.

Atterrati a Seoul
27 agosto: 12:17

Erano sfiniti dal lungo viaggio in aereo e appena atterrarono e presero i bagagli si diressero al nuovo appartamento.
Era molto grande e arredato con mobili moderni.
Aveva 8 stanze: due bagni, la camera dei genitori, la cameretta, soggiorno, sala da pranzo, cucina e uno sgabuzzino dove mettevano le scarpe e l'aspirapolvere.

Appena entrati la donna osservò orgogliosa la sua nuova casa, le piaceva da morire.
All'uomo aveva sempre apprezzato il gusto estetico della moglie e quella casa era completamente scelta da lei.
Per quanto riguarda il figlio, bhe a lui non cambiava molto, che fosse grande o piccola, lui sarebbe andato a vivere in un dormitorio scolastico.
Ebbene si, la scuola che aveva scelto quell'anno aveva dato la possibilità agli studenti di provare qualcosa di nuovo, distaccarsi dai genitori, che potevano però comunque andare a trovare, e stringere amicizie più facilmente.

Da una parte era felice, niente genitori, non avrebbe dovuto fare le corse per prendere l'autobus e avrebbe conosciuto più facilmente le persone.
Al tempo stesso quest'ultimo aspetto poteva anche essere un pericolo.
Avrebbe potuto incontrare un qualche bullo, qualcuno di antipatico, lo avrebbero magari preso in giro e fatto sentire uno schifo.

Aveva paura di avere attacchi di panico e non saperli gestire da solo, in genere c'era sempre un suo amico che lo aiutava, ma ora che si erano separati come avrebbe fatto? E se avesse riiniziato a soffrire si bulimia? Sperava di no, ci era uscito con fatica e non ci voleva più tornare a quel periodo.

Cercò di pensare positivo anche se le paranoie lo perseguitavano e non lo fecero dormire la sera prima dell'inizio della scuola.

Si sarebbe fatto degli amici?





Spazio me

Genteeeeeee
Come va?
Vi piace come inizio?
Non ho mai scritto ff e quindi non so come verrà, ma spero bene.

Qualcuno penso abbia già capito chi sia il nostro amato ragazzo che si è trasferito a Seoul

Fatemi sapere cosa ne pensate per ora
È solo un capitolo di passaggio sia chiaro, non vedo l'ora di scrivere i prossimi e spero vengano bene

Byee💙🌺

27/02/23

~Sweet Blood~ Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora