Morning cuddles

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"Buongiorno pulcino" disse il moro difronte a me, accarezzandomi il viso che veniva illuminato dalla luce del sole che entrava dalla finestra.

"Giorno" dissi con gli occhi socchiusi accecato dalla troppa luce improvvisa.

Le sue leggere dita continuarono a sfiorare la mia pelle e sentii la sua presenza avvicinarsi al mio volto per poi baciarmi dolcemente sulle labbra.

Ancora assonnato lo lasciai fare, chiudendo gli occhi e beandomi di quelle carezze mattutine.

"Che ore sono Jinnie?" Chiesi mentre una delle sue mani tracciava cerchi invisibili sulla mia pelle.

Mi staccò, a malavoglia, leggermente, prendendo dal comodino il suo telefono per poter leggere l'orario per poi girarsi e informarmi che fossero le dieci e mezza.

"Sei stanco Lix?" Chiese vedendo che tenevo ancora gli occhi socchiusi e mi lasciavo accarezzare.

"Mh..non tanto ma..mi piacciono le tue attenzioni"

Ammisi arrossendo e sentendo le sue morbide labbra poggiarsi sul mio piccolo naso, gesto che mi fece sorridere e arrossire a dismisura mentre ancora tenevo gli occhi chiusi, non avendo il coraggio di guardarlo.

"Tutte le attenzioni che desidera, mio principe" disse e non capii se mi stesse pendendo in giro o fosse serio ma dal modo in cui mi avvicinò a lui e mi cinse la vita con un braccio mi fece capire che non stesse scherzando.

Aprii gli occhi osservando quella meraviglia di ragazzo che avevo difronte, illuminato dai piccoli raggi di sole che lo rendevano simile a una visione.

La pelle lattea priva di imperfezioni, le labbra grandi e arrossate, gli occhi castani, intenti a osservarmi attentamente, proprio come stavo facendo in quel momento io.

Poi mi venne in mente una domanda e mi venne spontaneo porgegliela

"Jinnie" dissi per richiamare la sua attenzioni "come mai vi siete trasferiti qua?"

Lui prima di rispondermi mi bacio le guance, appoggiando i suoi bellissimi boccioli sulle mie lentiggini che costellavano il mio viso, facendo accellerare il battito del mio cuore.

"Pulcino il tuo cuore batte come un treno in corsa" mi disse in un sussurro sulle mie labbra, facendo aumentare ulteriormente i miei battiti.

"E comunque" Continuò sistemando una delle mie ciocche per bene dietro l'orecchio per poi sfiorare la mia pell, "è molto calmo qui, apparte la scuola, lo zio di Minho lo aveva invitato a lavorare nel suo ristorante, permettendogli di far assumere anche Chan" disse smettendo di accarezzarmi a indietreggiando per guardarmi meglio "siamo dovuti andare via dalla vecchia città in cui eravamo perché stavamo per essere scoperti e non potevamo permettercelo" disse facendo però una pausa "ma bhe questa è colpa mia" affermò sospirando e io gli rivolsi uno sguardo interrogativo.

"Vedi Felix" disse allontanandosi sempre di più per poi alzarsi definitivamente dal materasso.
Seguii ogni suo singolo movimento con lo sguardo, non capendo perché quel gesto improvviso quando fino a pochi istanti prima ci stavamo coccolando sotto il lenzuolo bianco del mio letto.

"Quando si è neo-vampiri controllare i propri istinti è quasi impossibile" incominciò.

Ricordai di aver letto in parecchi libri fantasy su questo fatto per cui non mi stupii più di tanto di questa rivelazione.

"Lo stesso vale per me e bhe" fece nuovamente una piccola pausa senza incontrare mai il mio sguardo, posandolo ovunque tranne che su di me.

"Un giorno...ho perso il controllo...stavano per scoprirci....quindi...abbiamo cambiato città" disse con la voce che mi diede l'impressione di essere rotta.

"Jinnie" dissi alzandosi dal letto e stringendo il suo busto tra le mie piccole braccia, sentendo sulla pelle il contrasto tra la il calore del letto e la temperatura della stanza poco più bassa.

"Non preoccuparti ora ok? Non ci pensare"
Dissi alzando il mio volto dal suo petto coperto dal tessuto leggero della maglia in cotone che indossava, prendendo tra le mani il suo bolto e lascianodo un dolce e piccolo bacio a stampo sulle sue labbra.

Gli sorrisi dolcemente e lui cercò di fare lo stesso, avvolgendomi tra le sue forti braccia la vita e avvicinandomi a lui.

Si avvicinò nuovamente alle mie labbra ma qualcuno bussò alla porta, facendogli girare gli occhi e sbuffare infastidito.

"Mica avevi il super udito?" Lo presi in giro dato che non si era accorto che qualcuno stesse arrivando come era suo solito.

"Ero troppo concentrato su di te pulcino"
Disse facendomi arrossire notevolmente per il tono di voce con cui lo aveva detto, provocandomi.

"Hyunjin smettila di fare il pervertito e apri sta porta" disse una voce femminile dall'altra parte della porta e tale frase mi fece ridacchiare notando la noia nell'espressione del corvino.

"Perché sei qui Yeji?" Chiese infastidito dopo aver aperto la porta e guardandola sconcertato quando avanzò superandolo e ignorando la sua domanda.

Venne verso di me
"Mi spiace ma devo fregarti il ragazzo"
Disse lasciandomi un po perplesso.

"Come mai?" Chiesi curioso e volendo spiegazioni di questo avviso improvviso.

"Abbiamo da fare, cose da vampiri" disse facendomi l'occhiolino e mostrando i canini.

Hyunjin la guardò parecchio male "non parlargli così" disse avvicinandosi velocemente mettendosi davanti a me e fronteggiando la sorella.

"Pff si va bene come vuoi" disse per poi prendere il braccio di Hyunjin e tirarlo verso la porta "su dai ora muoviamoci" disse con tono scocciato.

"No no" disse bloccandosi sul posto il corvino "prima di tutto, dove stiamo andando? Perché poi così dal nulla senza preavviso?" Chiese infastidito e, notandolo, mi avvicinai e gli accarezzai il braccio per calmarlo.

"Affari di famiglia che di certo non starò a dirti davanti a un umano" disse indicandomi "ti ho detto di non rivolgerti a lui in questo modo" disse e vidi una scintilla rossa nei suoi occhi e dedussi stesse perdendo le staffe.

"Jinnie calmo" dissi prendendogli la mano e intrecciando le nostre dita "farò un giro della scuola e magari conoscerò qualcuno di simpatico con cui passare il tempo ok? Vai tranquillo" dissi facendogli un dolce sorriso.

Ci pensò un po' su e, insistendo un pochino, lo convinsi ad andare con la sorella.

Chiusa la porta del dormitorio mi cambiai con dei vestiti semplici, una maglietta e degli short leggeri con sopra una felpa e uscii, dirigendomi verso la biblioteca con dei libri in mano, sia di scuola che miei.


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~Sweet Blood~ Hyunlix Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora