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                                       Blake

Cazzo, le sue labbra mi sono mancate da morire, il suo profumo, i suoi capelli...

Mi è mancata lei.

La divoro, nel vero senso della parola.

Le mordo il labbro inferiore gustandolo quasi fosse un frutto proibito.

E quando le ficco la lingua in bocca, sento le sue piccole mani appoggiarsi sul mio petto per spintonarmi.

Le afferro la nuca portandola più vicino, impedendole di allontanarsi.

Ho bisogno di averla, di possederla, di...

Un dolore lancinante alla guancia destra mi fa allontanare bruscamente da lei.

La guardo basito; cazzo non me lo aspettavo.

<<Mi hai dato uno schiaffo?>>non ci credo, fa male porca puttana.

<<Te lo meriti, non puoi pretendere che ti baci dopo come ti sei comportato.>>mi guarda in cagnesco e cazzo, è ridicola.

Gli occhi le luccicano di eccitazione come due lampadine, le guance sono arrossate e le labbra sono gonfie per i miei baci.

La guardo divertito non potendone fare a meno e lei... lei cazzo, mi agguanta dalla cravatta e fa scontrare le nostre labbra.

Il bacio che avviene è tutt'altro che casto.

Infila la lingua nella mia bocca ed io, non posso far altro che succhiarla. Spalanca le palpebre e Dio... le piace, le piace proprio.

Geme cosi sonoramente, che sento il cazzo irrigidirsi e i pantaloni restringersi.

So di dover fare il bravo, perché è ubriaca, ma non ci riesco.

Mi stacco di colpo, prendendola a sacco di patate e mi dirigo nel vicolo buio dietro il Night.

Appena la poso a terra, sbarella leggermente.

L'afferro dai fianchi cercando di sostenerla e di non farla cadere,

<<C-che stai facendo?>> Dio, bambina, non guardarmi così perché non rispondo più di me.

<<Shh, lasciami fare.>> le sussurro all'orecchio per poi morderle il lobo; infilo una mano nei leggings di pelle, sfiorandole l'intimità da sopra le mutandine, trovandole completamente zuppe.

<<Sei così bagnata.>> sto perdendo completamente la testa.

Inarca la schiena e ad ogni carezza, inizia ad ansimare.

Musica per le mie orecchie.

Appena i gemiti aumentano e le gambe iniziano a tremarle; mi fermo. <<Sei bagnata per me?>>

<<I-io... ti prego.>> mugola, cercando di strusciarsi sulle mie dita.

Con L'altra mano le arpiona il fianco così forte, che sobbalza al dolore.

You Are My SinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora