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                        Nadine

Non ha spiccicato parola per tutto il viaggio e sinceramente mi sta mettendo un po' di timore.

La sbronza sembra essermi passata del tutto e in questo momento vorrei tanto essere ubriaca, così da non pensare a cosa succederà una volta nel suo appartamento.

Non l'ho mai visto così serio, nemmeno all'inizio quando mi trattava con superbia e indifferenza.

Arrivati a destinazione, con una calma disarmate parcheggia l'auto <<scendi bambina>> mi esorta, e così faccio.

Scende dall'auto anche lui e senza degnarmi di un'occhiata, inizia a dirigersi all'interno.

Stringo la borsa più forte che posso, cercando di scaricare tutto il nervosismo e la tensione su di essa,  mentre lo seguo.

Arrivati alla meta, apre la porta lasciandola del tutto spalancata entrando all'interno, faccio altrettanto chiudendo la porta per poi, rimanere come uno stoccafisso all'ingresso.

<<Bene, adesso spogliati>> sbotta girandosi lentamente nelle mia direzione.

<<C- cosa?>>Vuole che mi spogli ora? Adesso?

<<Non farmelo ripetere>>mi guarda arcigno <<Spogliati bambina>>

Un po' titubante e a disagio, inizio a spogliarmi lentamente.

Poso la borsa sul pavimento e  tolgo il vestitino, rimanendo in intimo e ancora con indosso i tacchi.

Abbasso il capo concentrandomi sul pavimento e inizio a strofinare le gambe a disagio.

Si avvicina lentamente, fermandosi ad un soffio dal mio viso <<guardami>> ordina con voce rauca facendomi tremare tutta.

Alzo il capo inchiodando i miei occhi ai suoi.

<<Togli il reggiseno.>>

Faccio per contraddirlo, ma vengo messa a tacere con un solo sguardo.

Immagazzinando aria, faccio come dice.

Con mani tremanti afferro il gancio e con un click faccio ricadere il reggiseno ai miei piedi, continuando a tenere fermi  i miei occhi nei suoi.

<<Le mutandine>> ordina leccandosi le labbra mentre ammira il mio seno.

<<B-Blake>>sospiro, perché sta facendo così?

<<Ho detto, le mutandine Nadine.>>

Rassegnata, lentamente tolgo anche quelle, rimanendo completamente nuda.

Si avvicina ancor di più, come un predatore pronto a sbranare la sua preda <<Ti sei divertita stasera?>>

<<I-Io...>>non so che dire!

Con l'indice inizia ad accarezzarmi lentamente tra i seni, strappandomi un sospiro di piacere.

<<Ti è piaciuto strusciare il tuo bel culetto sui loro cazzi?>>porta l'indice più giù, accarezzandomi il ventre.

<<No...>>sussurro flebilmente buttando la testa all'indietro sbattendola contro la porta.

<<Ripeti, non ho capito.>>

<<No, Blake>>questa volta mi sforzo a far uscire la voce più decisa, nonostante stia fremendo per il suo tocco.

<<Sai.. che sei solo mia vero?>>porta l'indice ancora più giù lambendo il punto del mio piacere.

You Are My SinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora