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CAPITOLO 21

                                            Blake

Appena sveglio, noto che Nadine non si è spostata di un millimetro.

È ancora stesa su di me, con la testa sul mio petto.

Mi fermo a guardarla, dorme ancora la mia piccolina.

È una meraviglia, anche con la bava alla bocca.

Non posso crederci che questa creatura meravigliosa mi ami.

Cazzo, non me lo merito il suo amore, non merito lei.

Non la merito per un'infinità di motivi.

Soffro della "Sindrome d'abbandono" mi è stata diagnosticata quando era ancora piccolo, non ricordo l'età giusta, su per giù...tre anni circa. 

La conseguenza a tutto ciò, è stato sicuramente il fatto di essere stato abbandonato in un orfanotrofio di merda dai miei genitori.

Quando Celine ha iniziato a viaggiare per lavoro, all'inizio andava tutto bene, avevo i ragazzi e il Night, ero parecchio impegnato.

Ma un annetto dopo, le cose sono precipitate.

Jace si è fidanzato e come giusto che sia ha dovuto ritagliare la maggior parte del tempo per Kathleen, Ethan ha fatto nuove amicizie e anche lui ha dovuto dedicare del tempo a loro e poi... Celine non c'era.

Ero solo per la maggior parte del tempo, quasi tutte le sere finivo per ubriacarmi da schifo per poi collassare nello studio, risvegliarmi e riprendere tutto dall'inizio.

Quando Celine tornava, la situazione si placava e quando ripartiva, punto e a capo.

È stata lei stessa a consigliarmi di trovare compagnia, quando lei non c'era, che non mi avrebbe condannato e che mi avrebbe capito, alla fine si trattava solo di una notte.

È così ho fatto, fino a quando non ho incontrato la mia bambina.

Dalla prima volta che i miei occhi si sono posati su di lei, il mio mondo è stato travolto.

Dal primo momento, il pensiero di lei non mi ha mai lasciato o fatto sentire solo .

Mi sono ubriacato due volte , in sua assenza.

La prima  volta è stata, quando siamo andati a ballare e mi aspettavo di vederla, ma non è venuta.

La seconda, quando abbiamo litigato e non si è fatta viva per tre giorni, cazzo avevo pensato seriamente di averla persa.

Dopo aver mandato a puttane per la seconda volta i miei buoni propositi per lei, avevo capito immediatamente di essere fottuto. Per quanto mi sarei impegnato a starle lontano, non ci sarei riuscito. Quindi vaffanculo!

Avevo bisogno di lei, ho bisogno di lei come l'aria che si respira, ne sono diventato indipendente.

Il mio psicologo diceva che sarebbe stato difficile per me vivere una relazione a lungo termine, gli avevo raccontato di Celine, che siamo fidanzati da quando eravamo piccoli, e lui semplicemente mi ha detto: " sei abituato alla sua assenza, non è un vedersi costante o un mancarsi costante, quindi non ti causa problemi. Ma se un giorno ti innamorerai di un'altra persona o affronterai una nuova relazione, dove la sua presenza sarà costante, i sintomi verranno fuori in men che non si dica".

È questi sintomi erano:

1: sentimenti ed ansia legati alla separazione.

Ed io avevo costantemente paura di perdere la mia bambina.

2: Bassa autostima.

Pensavo costantemente di non essere all'altezza della bambina.

3: scarsa fiducia.

Quando Nadine parlava di Marcus.. io uscivo fuori di testa. Non mi fidavo per niente a saperli soli o soltanto vicini.

4: Insicurezza.

Ultimamente lo ero sempre.

5: Difficolta ad essere se stessi.

Ok, non ne avevo mai sofferto, nel male e nel bene lo sono sempre.

Insomma... senza dileguarmi troppo, questa è la cruda e  pura verità, sono malato.

Un lieve spostamento d'aria mi porta alla realtà,  Nadine si è appena svegliata e al momento si sta strofinando gli occhi <<buongiorno>> gracchia con voce impastata.

È normale che mi ecciti anche appena sveglia?

<<buongiorno>>ricambio, per poi attirarla a me e baciarla in modo poco casto facendola mugolare.

È saporita anche di prima mattina.

<<Devo andare a lavoro, sono anche in ritardo>> mi sollevo dal letto entrando in bagno a prepararmi,  cercando di fare il più rapidamente possibile.

Una volta pronto, saluto Nadine che è ancora a letto e esco di casa dirigendomi spedito a lavoro.

La giornata passa a rilento, tra scartoffie e ordini per il Night e le lamentele di Ethan su quanto sia difficile essere padre anche se il bambino non è ancora nato.

<<Non dormo bene, ogni notte ha sempre una cazzo di voglia e sono costretto a correre pur di colmarla. Che cazzo non voglio far disperare mio figlio per il cibo, so cosa significa volere qualcosa da mangiare e non poterla avere. Ogni due secondi si sveglia per andare a fare pipì e tutte le cazzo di volte, fa un baccano assurdo svegliandomi. Per non parlare poi dei suoi cambi d'umore... Spero che questi mesi passino in fretta, perché sennò sarò morto prima che veda mio figlio nascere>> Continua a lamentarsi, un po' mi dispiace ma la gravidanza non è una cosa facile <<Ethan so che non è facile, ma prova a metterti nei panni di Nerissa, per lei la situazione è ancora più difficile.

Il corpo che cambia, gli ormoni impazziti e la costante preoccupazione di fare qualcosa di sbagliato che possa nuocere il feto, quindi cerca di starle il più vicino possibile e di supportarla più che puoi, se dovessi avere bisogno puoi chiamarmi, sempre, anche di notte, farei qualsiasi cosa pur di vedervi sereni, lo sai>>dico dandogli due pacche sulla spalla.

<<Tornando a noi, Kathleen mi ha detto che domani è il compleanno di Nadine>> sobbalzo dalla poltrona guardando stralunato Jace  <<e per che cazzo io non ne so niente?>>Ok, mi sto incazzando.

<<E che cazzo ne so, che non sai quand'è il suo compleanno?>>ribatte lo stronzo. Effettivamente ha ragione, non posso prendermela con lui.

<<Ok,ok... hai ragione>> sbuffo passandomi nervosamente le mani sul viso <<facciamo così, ora voi vi occupate di queste scartoffie mentre io vado a prenotare la torta, vado a vedere se trovo qualcosa da regalargli, ah e per domani non affittate la sala vip.

Mi raccomando ditelo alle vostre donne ma non fate sapere niente a Nadine, voglio che sia una sorpresa>> detto ciò, senza salutare, afferro la giacca e esco dallo studio con ancora gli sguardi sbigottiti dei ragazzi addosso.

Me ne sbatto il cazzo, domani è il compleanno della mia bambina e mi assicurerò di renderla felice.

You Are My SinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora